La macchina mediatica italiana, lo sappiamo, è ridotta a ruolo di ufficio stampa del potere. Ci sia Berlusconi, ci sia Renzi, quotidianamente giornali e televisioni ci propalano passivamente le dichiarazioni e le reazioni dei politici, senza piglio critico, e soprattutto senza fare uso della memoria. Una dichiarazione del premier attuale che è esattamente il contrario di ciò che lo stesso premier diceva tre giorni fa, non provoca nessun rigurgito di dovere di cronaca. Il Paese è narcotizzato dalle dichiarazioni fritte di una classe politica screditata, corrotta e non votata, ma che è espressione del potere precostituito. In questo momento Renzi ha alle spalle il potere finanziario e le banche. I giornali e le televisioni che sono l’espressione di questi poteri, non sono messe in condizioni di fare da volano alla consapevolezza sociale.

Ecco allora che l’Italia se si vuole informare deve ricorrere a Internet o ai libri. Il mio libro è ormai finito. Consegno oggi la prefazione e tra pochi giorni sarà pronto. E’ un compendio di dichiarazioni di Matteo Renzi che ne riassumono la personalità arrivista, narcisista e adatta a un Paese di politici clown, dove l’apparente autorevolezza dev’essere direttamente proporzionale all’inconsistenza personale e politica del soggetto che si presta al ruolo. A un politico europeo, una dichiarazione contraria alla precedente, costa solitamente il posto nell’istituzione che rappresenta e anche la carriera politica. In Italia, invece, oltre a far merito le indagini e le condanne, è importante COMUNICARE. Non importa cosa. L’importante è fare della chiacchiera la propria bandiera distintiva. Merito che a Renzi va riconosciuto in toto. Il potere è dalla sua parte. E i giornali gli fanno campagna elettorale. Basta guaradare le prime pagine di oggi che all’indicativo, spacciano il Partito democratico avanti di dieci punti rispetto al Movimento 5 stelle, come se i sondaggi per le elezioni europee fossero risultati di voto. Un modo disonesto e corrotto di spacciare per informazione quelli che sono dati a campione ridotto commissionati ad aziende pagate dai partiti. I giornali, questo, non lo scrivono. Sono tutti passivi. A 90 gradi.

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