Mi sono reso conto che i fatti da me riportati in merito a quei processi non corrispondevano al vero e che le fonti delle notizie in cui riponevo piena fiducia, si erano rivelate inattendibili. Di quanto è accaduto, e dell’offesa arrecata al dottor Caselli, magistrato noto per l’estrema correttezza e indipendenza, mi rammarico sinceramente“. Firmato Vittorio Sgarbi e Vittorio Feltri sul Giornale del 3 dicembre 2011, in cui chiedono scusa al procuratore di Torino Giancarlo Caselli che li aveva querelati per diffamazione.

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