Dibattito sulla mafia in Lombardia, il leghista Boni lascia lo studio
Non ci voleva certo una lettera sulla prima pagina del Corrierone del procuratore di Reggio Calabria per farci sapere che in Lombardia c’é la ‘Ndrangheta infiltrata negli appalti e nella sanità . Il problema é che in Lombardia c’é pure tanta corruzione. Dal rapporto annuale della Corte dei conti regionale emerge che il 62% riguarda proprio questo reato assieme alla concussione. Al secondo posto ci sono i reati sugli appalti pubblici senza contare gli episodi che sfuggono alla magistratura perché nessuno li denuncia. L’Expo 2015 rappresenterà un’occasione ghiotta per chi vuole arricchirsi con gli appalti. Tuttavia rimane difficile combattere queste piaghe in quanto a compilcare le cose ci sono le carenze dell’organico. Il presidente della Corte dei conti Lombardia Claudio Galtieri parla di “inadeguatezza numerica” del personale di magistratura e amministrativo “in particolare per la Procura lombarda, nella quale all’insufficienza degli organici si sono aggiunti avvicendamenti che hanno inciso negativamente sull’entità del contrasto agli illeciti amministrativi“. Le sentenze emesse nel 2010 sono state 70, rispetto alle 79 emesse nel 2009 e alle 103 del 2008. La conseguenza inevitabile é che un altissimo numero di reati é impossibile perseguire per insufficienza delle strutture che debbono investigare e raccogliere le prove. Le vertenze pendenti erano 6.106 a fine del 2010 contro le 5.103 del 2009. Tra i procedimenti spicca quello contro il segretario di un Comune in provincia di Bergamo che ha incassato un compenso “abnorme e ingiustificato” per il doppio incarico: 207.000 euro lordi e nel 2009 altri 224.000. àˆ stato condannato a risarcire un danno erariale di 174.000 euro. Inoltre é stato contestato l’uso di carte di credito da parte di assessori comunali di Brescia per pranzi e cene non giustificate. Istruttoria archiviata quando il sindaco pro-tempore ha rimborsato il Comune con 43.657 euro. Anche queste sono forme di mafia.