Sul fronte della cronaca giudiziaria ci sono 2 importanti aggiornamenti del tutto taciuti in televisione.
Il primo riguarda il meloniano Roberto Rosso di cui vi avevo parlato nel video del 22 maggio scorso intitolato “pappa e ciccia con la ‘ndrangheta”.
Ebbene, l’ex assessore del Piemonte, è stato condannato anche in Appello, stavolta a 4 anni 4 mesi per voto di scambio con la ‘ndrangheta, per aver pagato 2 boss locali con 8 mila euro in cambio di voti alle urne. In primo grado prese 5 anni.
Rosso dovrà risarcire anche il partito di Fratelli d’Italia, costituitosi parte civile. Oltre a Rosso, il giudice ha inflitto altre 20 condanne, la più alta a Salvatore Arone, con 17 anni di reclusione.
Il secondo aggiornamento riguarda il leghista Alberto Di Rubba, di cui vi avevo parlato della condanna in primo grado in un video del 17 aprile scorso, in quanto nominato da Salvini amministratore federale della Lega in sostituzione di Giulio Centemero, a sua volta condannato a 8 mesi per finanziamento illecito.
Ebbene, l’ex revisore dei Conti alla Camera del Carroccio, è stato anche lui condannato in Appello, per peculato, stavolta a 2 anni e 10 mesi. Pena ridotta grazie ai benefici del rito abbreviato.
Per il coimputato Andrea Manzoni, anche lui condannato in primo grado, i tempi sono più lunghi perché ha scelto il rito ordinario assieme ad altri 4 imputati. Sono accusati di aver usato 800 mila euro pubblici della Lombardia Film Commission per comprare a prezzo stragonfiato un capannone abbandonato e senza agibilità a Cormano. Compravendita di cui hanno beneficiato altri leghisti a loro volta sotto processo.
Ecco, se fossimo in un Paese normale queste notizie le sapreste.
E invece siamo ridotti a dircere su Tiktok.
Mettete un dito sul segui, perché se aspettate i telegiornali campa cavallo…
