“Francesco Barachetti ha partecipato alla spartizione dei soldi per la vendita gonfiata dello stabile di Cormano”. Così il giudici di Milano hanno inflitto 5 anni di galera e 294 mila euro di risarcimento all’imprenditore bergamasco di Casnigo, a causa del proprio “contributo fondamentale” per la riuscita dell’operazione Lombardia Film Commission. L’ente di Regione Lombardia che ha sborsato 800 mila euro al commercialista leghista Michele Scillieri (già condannato con patteggio), per un capannone di Cormano che ne valeva 5 o 6 volte meno, grazie all’intermediazione dei revisori leghisti Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, a loro volta già condannati con rito abbreviato.

Barachetti, che ufficialmente doveva occuparsi della ristrutturazione del capannone, ha partecipato alla spartizione del bottino di soldi dei lombardi sperperati per quell’immobile sovrastimato, all’interno di quel “rodato sodalizio criminale” fatto di “contratti farlocchi, fatture a cascata, soldi che vanno da Barachetti a Manzoni e Di Rubba” come hanno motivato i pm in Aula.

Un processo cha ha confermato “tutti i classici indici delle frodi nei delitti di criminalità: le società sono tutte rappresentate da prestanome, sono società a perdere, le operazioni sono simulate, ci sono fatture false”. Barachetti, col beneplacito degli affari della Lega con i soldi dei cittadini, era arrivato ad ampliare il proprio volume d’affare a 2 milioni di euro.

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