Metti di subire una rapina, un furto, un’estorsione. La giustizia ha 12 anni e mezzo di tempo prima di far cadere in prescrizione il processo ai colpevoli. 15 anni per un depistaggio che distrugge prove essenziali per individuare gli autori di omicidi e stragi. 30 anni se si tratta di reati ambientali.

Ecco, con la riforma Cartabia tanto decantata dai partiti del governo Draghi, (Salvini-Renzi-Berlusconi e Letta con l’errore madornale del voto a favore dei 5 stelle), basteranno 2 anni e un giorno tra la sentenza di primo grado e la sentenza d’Appello, o appena un anno tra la sentenza d’Appello e quella di Cassazione per incappare nell’estinzione del processo per improcedibilità. Che è ancora meglio della prescrizione perché il processo morirebbe senza vincitori né vinti. E al tempo stesso è in palese contraddizione con la norma stessa sulla prescrizione, che diventerebbe inutile.

A questo punto se tutti rapinassimo, rubassimo o estorcessimo, avremmo la matematica certezza di farla franca perché i Tribunali sarebbero talmente ingolfati da essere sicuri di non essere giudicati nei tempi previsti.

La riforma Cartabia voluta dai partiti, sancirebbe così la libertà della giustizia fai-da-te a favore dei delinquenti e a danno degli onesti.

Di questo mostro giuridico che rischia di passare alle Camere non c’è traccia di cortei di clacson in strada.

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