«Fare il consigliere non è un impegno. Non conti niente. Vai in Consiglio una volta la settimana, dici le tue cazzate e magari riesci pure a imporre qualcosa. Così posso continuare a fare il mio lavoro a Libero. E non mi monto la testa come fa chi non ce l’ha. A 19 anni a Bergamo, che era in mano alla Dc, mi sono iscritto ai socialisti. Ero in una commissione per rinnovare le scuole. L’abbiamo peggiorate sensibilmente. Le piste ciclabili hanno paralizzato la città. Le zanzare a rotelle, i monopattini, sono dei mostri, odio le movide. Razzismo e omofobia sono etichette per scatenare discussioni che non portano a niente. L’idolo di Milano è Romelu Lukaku, quello di Bergamo Duvan Zapata. Due neri beatificati».

Vittorio Feltri candidato alle comunali di Milano con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni

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