Poiché «le uniche sfide che mi piacciono sono quelle impossibili, mi do il 10-15% di possibilità di essere eletto Presidente della Repubblica», lui calcola che ci sarebbero già 476 grandi elettori disponibili a votarlo per succedere a Mattarella.
Dunque, per raggiungere quota 505, necessaria all’elezione al Colle, Silvio Berlusconi ha sguinzagliato i suoi sherpa tra i grillini “alla ricerca di un nuovo personale centro di gravità”.
Siccome Verderami sul Corsera scrive che a Berlusconi “non mancano i modi per tessere rapporti”, tipo pagare, provò già con Conte quand’era in ballo a formare il governo al quale “il Cavaliere – si legge – gli ha regalato un dipinto della sua pinacoteca. «Le racconto la mia esperienza – esordì – così che possa esserle d’aiuto…». Ma Conte lo interruppe: «Presidente, non ce n’è bisogno. Le sue imprese sono scritte a caratteri cubitali nei libri di storia».
I grillini sono stati i primi a riformare questo Paese in meglio. Se eleggessero un pregiudicato al Quirinale diventerebbero gli ultimi della lista di partiti a riformare questo Paese in peggio.