«Bisogna partire dallo slogan “la difesa è sempre legittima”, in apparenza un’ovvietà, nella realtà un inganno. La pretesa d’introdurre presunzioni sulla “necessità” in caso di violazione del domicilio e sulla “proporzionalità” con la parola magica “sempre” è illusoria… In un contesto di demagogia e di messaggi illusori qui si tocca un problema reale, ma s’introduce una norma tecnicamente sgangherata. Sarà sempre necessario aprire un’indagine: esame del luogo, consulenza balistica, ricostruzioni delle posizioni rispettive delle persone coinvolte, autopsia. Farlo comporta necessariamente l”atto dovuto” dell’iscrizione e l’informazione di garanzia per l’esercizio dei diritti di difesa».
Edmondo Bruti Liberati, ex procuratore generale di Milano sulla modifica alla Legge sulla legittima difesa votata alla Camera (voluta dalla Lega, ma col sostegno in Aula dei 5 stelle).

Lascia un commento