Non soltanto massoni, indagati per riciclaggio e potenziali voltagabbana. In lista nei Cinque stelle ci sono anche gli sfruttatori di manodopera a buon mercato. Nel collegio uninominale di Piacenza risulta candidato Pierluigi Baronio, editore di Telecolor e Primarete Lombardia. Nei primi anni Duemila avevo lavorato nelle sue emittenti in qualità di giornalista nella redazione del telegiornale. Un lavoro a tempo pieno a Cremona (60km da casa mia senza nemmeno un minimo di rimborso spese di viaggio), che per un paio d’anni ho svolto sottopagato con un contratto Aeranti Corallo benché fossi già professionista e abbondantemente over 30. Insomma, non più in età di paga da stagista o da apprendistato. Aeranti Corallo è un’associazione formalmente legale usata come tramite per permettere agli editori di precarizzare i loro giornalisti e di sfruttarli al massimo.
Io a Telecolor, per bisogno, lavoravo 6 giorni su 7 compresi i sabato e domenica e facevo di tutto: dalla rassegna stampa mattutina fino alla redazione, preparazione e conduzione dei telegiornali, oltre alla realizzazione dei servizi esterni per il tg nell’area Bergamo-Milano. Per un certo periodo sono stato uno dei volti di punta delle emittenti del candidato senatore convertito al grillismo, benché dovevo sottostare agli ordini di una figlia incapace che ci vietava di parlare di inquinamento elettromagnetico per non rischiare di dover tirare in ballo le antenne televisive.
Dopo due anni di sacrifici immani, anziché un contratto regolare da giornalista, ho dovuto ricorrere all’avvocato per ottenere dalla testata di Telecolor e Primarete il minimo che mi spettava con una causa di lavoro. Ovviamente vinta. Negli anni a seguire non so se il sigonr Baronio abbia cambiato “politica” lavorativa nei confronti dei suoi dipendenti. Rimane che i 5 stelle candidano uno che in tempi non sospetti se poteva ti sfruttava bene e volentieri. Non proprio in linea con l’etica legalitaria e leale di un vero pentastellato. Auguri, votate pure voi.