incidente stradale Lurano

Stefania Milesi aveva appena lasciato il marito ricoverato in ospedale a Bergamo. Stava rientrando a casa in auto, pioveva a dirotto. Lungo la strada provinciale disastrata dalle buche, la donna è andata a sbattere contro un’altra auto morendo sul colpo. Le cronache locali raccontano le solite cose, come fosse un copione: la dinamica dell’accaduto, i nomi delle vittime e la tiritera dei soccorsi. Nessuna riflessione sulle responsabilità politiche di quello che potremmo definire un omicidio stradale al contrario. Gli assassini morali? La provincia di Bergamo con a capo il suo presidente, il piddino Matteo Rossi, nominato nel 2014 da una platea di sindaci locali nonostante un patteggiamento di 6 mesi di carcere per firme false. Lui e tutta la sua giunta potrebbero avere sulla coscienza la morte di Stefania Milesi, visto che la manutenzione delle strade provinciali, di compentenza della provincia, è praticamente inesistente. Non ci sono i soldi, si dirà, perché i tagli di governo hanno mandato al collasso tutto. Eppure la provincia di Bergamo detiene l’1,14% (valore oltre 5 milioni di euro) di azioni Brebemi, l’autostrada utile per seppellire rifiuti tossici lungo la tratta come raccontano le inchieste in corso della magistratura. E che dire dei 17 milioni (ribassati dagli iniziali 23) di quote in A4 sempre detenuti dalla provincia orobica? La prefettura, ergo il Viminale, deve ancora alla provincia di Bergamo un milione e mezzo di euro di affitti non pagati. Insomma, senza contare altri ammanchi e altri sprechi, sarebbero bastati soltanto una parte di quei soldi per mettere in sicurezza le strade provinciali, quanto meno asfaltandole. Invece no. Le strade provinciali (come un po’ in tutta Italia), ferme a cinquant’anni fà, sono diventate budelli da percorrere a zig-zag, sulla linea di mezzeria o sulla banchina per evitare di lasciarci gomme e ammortizzatori. Figuriamoci quando piove, come nel caso di Stefania Milesi! Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori (piddino come il presidente provinciale Rossi), era sceso in piazza per dare solidarietà alle vittime di Parigi. Com’è che non ri-scende in piazza per dare solidarietà alle vittime della strada nostrane grazie al Pd? Forse è meglio tacere e fingere di nulla. Anzi, meglio promettere di buttare soldi per un’improbabile autostrada Bergamo-Treviglio, di varianti di Cisano e Zogno (quest’ultima ferma ai cantieri per i fondi finiti dopo aver speso 8 milioni), del ponte di Serina e di altre fantasticherie tipo il trenino Bergamo-Orio. Se il Pd bergamasco tace su quel potenziale omicidio stradale, non parliamo dell’Anas! Un carrozzone che serve ad arricchire i dirigenti con uscite milionarie e che si auto-licenziano prima del tempo per incassare altre buonuscite, (vedere alla voce Pietro Ciucci). E la Lega nord dell’ex presidente provinciale ed ex senatore Ettore Pirovano? Non pervenuta. Hanno governato anni prima del Pd e anche loro, come il Pd, hanno lasciato andare allo sfascio le strade provinciali. Hanno solo pensato a mettere le mani sulle poltrone governando in un grande inciucio. Infatti, a Bergamo, il piddino Matteo Rossi non avendo la maggioranza, governa col sostegno di Forza Italia e con la strizzatina d’occhi della Lega. Addirittura, parola dello stesso Rossi “il Pd che governa con Forza Italia e Ncd sono una pagina inedita che funziona“. Si vede! Raccontatelo ai familiari di Stefania Milesi da Caravaggio, (paese dell’ex sindaco Pirovano): morta sulla provinciale 121 tra Lurano e Brignano, paese dell’assessore lombardo ai Trasporti Alessandro Sorte, grande fan di Brebemi e collega di quel Rizzi che hanno appena ammanettato per tangenti. La morte dei cittadini è la sorte che ci riserva la malagestione politica. Qualcuno lo dica a Rossi di farsi un esame di coscienza.

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