denis verdini lucia annunziata

«Non sono avvocato difensore né di Boschi, né del suo papà che non conosco, ma conoscendo come sono fatte le banche locali, non vedo un conflitto d’interessi». Parola di Denis Verdini, deputato ex Forza Italia ora leader di Ala, ostello parlamentare per tutti i voltagabbana di Arcore, plurimputato in cinque processi, ivi compreso quello che riguarda l’affare dell’eolico in Sardegna. La procura di Firenze gli ha letteralmente sequestrato e fatto chiudere il Credito cooperativo di Campi Bisenzio, banca che Verdini usava a suo piacimento e senza il benestare del cda, con finanziamenti milionari senza garanzie e senza coperture ai suoi amici: uno su tutti Luca Fusi. Insomma, lui che per decenni ha fatto da palo in parlamento ai conflitti di interesse di Berlusconi, si può certo spacciare in tivù (a In mezz’ora su Rai3), per grand’intenditore di banche e di disastri. La Boschi ne andrà senz’altro fiera, mentre a noi di fronte a certe fregnacce televisive senza mordente (poverella l’Annunziata che come uno zerbino non ha controbattuto), non rimane più nemmeno il gusto del ridicolo.

Lascia un commento