Ricordiamo l’onorevole grillino Mattia Fantinati per qualche interessante iniziativa, tipo la prima firma l’emendamento al decreto “Destinazione Italia” che ha bloccato le cartelle esattoriali alle imprese creditrici nei confronti della Pubblica amministrazione. Ricordiamo Fantinati anche per la denuncia del caso dell’ex sottosegretario lettiano Alberto Giorgetti, che da onorevole con delega alle slot machine, s’era dimesso dal parlamento per andare a lavorare in un’azienda collegata a Lottomatica. Di sé, Fantinati diceva divertito che “Diventi onorevole e ci provano tutti“, all’indomani dell’elezione alla Camera nel 2013. E aggingeva: “Si fanno presentare e si capisce subito che sono interessati ai favori…” L’ingegner Fantinati, catapultato dalla sua tranquilla Verona a Roma, aveva “la pelle d’oca” in quegli ormai lontani primi tempi. “Ci vado cauto, alla larga dalle donne facili“. Oggi, invece, dopo oltre due anni di attività politica e di corteggiamenti strenui, Fantinati deve averci fatto l’abitudine. Le sirene dei grandi potentati pare producano melodie gradevoli al deputato grillino. Mattia Fantinati compare infatti nell’elenco degli ospiti invitati sul palco del meeting di Comunione e Liberazione. Pardon, fatturazione. Dall’Italia 5 stelle di Imola a Rimini. Fantinati si dice cattolico… Anche due anni fa lo era. Eppure a nessun 5 stelle sarebbe passato per l’anticamera del cervello di andare al meeting di Cl. Strana evoluzione…