«Inevitabile l’uscita dall’euro è la parola. Ma la premessa è il recupero di sovranità, in cui il ritorno al controllo sulla moneta è indispensabile per togliersi dal ricatto. Guardi l’Ungheria: Orban ha cacciato il Fmi e ora costruisce un muro per fermare gli immigrati. Eppure, nessuno gli dice niente. Perché ha la sua moneta e nessuno può imporgli niente. È libero». Claudio Borghi Aquilini, “ministro dell’economia” di un ipotetico governo Salvini.