I greci muoiono di stenti. Gli’italiani rovistano i cassonetti e rivendono i rifiuti per strada. L’Europa mediterranea è in asfissia da euro. A stringere il collo è il credit crunch. Più nessuno paga nessuno. Intanto i giornali ci raccontano le gesta epiche dell’Europa impegnata a tenere la Grecia nell’euro. Ettore Livini di Repubblica sembra il narratore dei manga giapponesi. C’è il “king-maker Mario Draghi” nel ruolo di Goldrake con quella smorfia sempre un po’ così, a metà tra il beffardo e lo svaporato. Livini, ma non è il solo, esalta quest’ometto che non si capisce chi lo abbia eletto e chi lo abbia autorizzato a firmare le banconote. Nessuno ce lo spiega. Ci raccontano, al contrario, del suo “Quantitative easing” (che vuol dire stampa di carta da mettere in circolo), dipinto come uno “scudo stellare” che “dovrebbe proteggere gli ex ventri molli Portogallo, Spagna e Italia grazie alle loro riforme“. Fermarsi a pensare di quali riforme stia parlando il narratore-manga, non si arriva a una conclusione. Visto che non le elenca. Sono Draghi assieme a tutta la Troika a contrastare il “corto circuito sotto il Partenone“. Che tradotto significa: “La Grecia non pagherà mai i suoi debiti sovrani“. Nessun problema: “La potenza di fuoco in mano a Eurotower è impressionante“. Roba che l’eruzione del Tambora è stata una pippa in confronto. Sì perché, ecco la magia, “la Bce comprerà 60 miliardi di titoli di Stato al mese, 1.200 miliardi nell’arco del programma. Quanto basterebbe per comprare quasi tutti i Bot, i Btp e i Ctz emessi dall’Italia in 3 anni“. La Bce compra, compra, ma la Grecia, e anche l’Italia, non pagheranno mai. C’è da chiedersi: quando e a chi risarciranno? Non è dato a sapere. Niente paura: è sempre lui, Draghi-Goldrake a sorvegliare l’Eurotower e i suoi interventi “per arginare l’assalto della speculazione, scatenata quando sente odore di sangue“. Draghi, con quella smorfia un po’ così, non è solo il king-maker. E’ anche l’uomo bazooka che va in coppia con Francoforte, e “l’arma potentissima: Hedge fund“. Ovviamente senza tradurlo in italiano con un poco rassicurante “fondo speculativo“. Insomma, la trama del cartone-manga propone un armentario di interventi colossali grazie all’eroe “Supermario“, che aleggia come l’uomo ragno mentre fa lo sputa-fuoco. Eppure alla fine “il rischio è che la vittima sarebbe l’euro” ricorda il narratore-manga Livini. Del resto, la Grecia “deve essere accompagnata da un colpo d’acceleratore all’integrazione continentale per non lasciare da solo SuperMario“. La domanda che dovremmo porci è: “visto che la Grecia non pagherà i suoi debiti, perché mai dovrebbe pagarli l’italia?” Questi sono i temi del “supervertice in programma lunedì“. Il problema è come allestire la supercazzola per giustificare il Grexit, o la tenuta della Grecia nell’euro a patto che le banche rinuncino ai crediti ellenici. Buona passeggiata tra i cassonetti.