EXPO 2015.Posa della prima pietra al cantiere  di Rho Fiera

Arriva l’Expo, siamo a pochi giorni ed è quasi tutto non pronto. A cominciare dal padiglione Italia, Paese ospitante. Figuriamoci i padiglioni degli altri Paesi! Si sentono migliaia di spot in radio e Milano è tappezzata di cartelli colorati che indicano “Expo”. Expo sarà inaugurata da Renzi col taglio del nastro e per edulcorare l’evento arriveranno le FECCE bianche. Expo pare un luna park sbiadito perché invece delle montagne russe, nei cieli della tangenziale passano viadotti di strade. Strade, svincoli, parallele, rotonde e segnali… E’ tutta una grande abbuffata di asfalto attorno a Expo. Hanno nutrito di catrame l’ultimo lembo di periferia schiacciata tra il carcere di Bollate e la fiera di Rho. E’ qui che si nutrirà il pianeta. Intanto c’è già chi è sazio di poltrone. L’ultimo dei nutriti di una poltrona nel cda di Expo, è Domenico Aiello, avvocato di due Bobo non qualsiasi: Craxi e Maroni. C’è anche chi ha già rinunciato a nutrirsi di Expo: sono diverse centinaia di reclutati al lavoro che rifiutano i turni scomodi. Expo è uno spazio pubblico, ma ad alcuni privati è concesso di nutrirsi di soldi: uno di loro è Oscar Farinetti, patron di Eataly e grande amico di Renzi. Chiede 750 euro a chi vuole mettere in mostra i propri prodotti nel suo padiglione. Arriva Expo e sono attesi i no global assieme a una serie di scioperi. E’ l’altra faccia della medaglia dell’esposizione universale: nutrire il casino. Andateci e saziatevi tutti! Io me ne sto a dieta.

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