«So cosa diceva De André: “Un nano è una carogna di sicuro/ perché ha il cuore troppo troppo vicino al buco del culo”. Basta con la storia del nano e del complesso che ne avrei derivato. Balle. È come dire: quello è così perché è povero, quello ha la faccia da delinquente… Ma siamo pazzi? (…) Come può un medico come Gino Strada dire che io sono “esteticamente incompatibile con Venezia?”. Per fortuna la natura umana non è solo nel dato biologico. Lo dico da laico: c’è l’anima, c’è l’intelligenza, c’è lo spirito, c’è la poesia, c’è l’emozione. C’è il sublime. E, per tornare a De André, nessuno conosce “la statura di Dio”. Il mio punto di forza è essere me stesso, tutto intero. Ho il carattere che ho: un cattivo carattere come tutti quelli che ne hanno uno. Sono uno che si arrabbia; ma poi se uno mi tende un mignolo gli do il braccio. E qualche idea buona l’ho avuta.» Renato Brunetta (Pdl) al Corriere del 26 maggio 2013.

Un pensiero su “Brunetta sul “nano” di De André”

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