«La crisi non è alle nostre spalle, ma ancora davanti a noi. Dalle grandi crisi si può uscire con le guerre, come dalla crisi del ’29. Oppure con la “grande inflazione”. In Cina si distruggerebbe il risparmio di decenni, destabilizzando il Paese. Potremmo avere un altro tipo di esplosione. Non esiste una matematica della catastrofe. Non esistono libri scritti su una cosa che non c’è ancora. Bernanke, il presidente della Fed, non è andato al G7 in Inghilterra ma a una conferenza a Chicago, dove ha detto: “Stiamo attenti alla prossima bolla”. Se lo dice lui!». Giulio Tremonti ex ministro del Tesoro dei governi Berlusconi, 20 maggio 2013.

Un pensiero su “Tremonti, quello de “i conti in ordine””

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