La nostra ipotesi è che Dell’Utri stava costruendo i presupposti affinché nascesse questo nuovo partito, come nuovo punto di riferimento per Cosa nostra, per il quale poi convinse Berlusconi a scendere in campo. La tesi della procura, confermata dai giudici di primo grado, non confermata dalla sentenza d’appello recentemente annullata, è che quest’accordo (Forza Italia come punto di riferimento di Cosa nostra, così come emerge dalle dichiarazioni dei collaboratori Brusca, Giuffrè e Spatuzza) viene di fatto stipulato, e non può essere stipulato all’insaputa di Berlusconi“. Antonio Ingroia nel suo libro-intervista “Antonio Ingroia – Io so” edito da Chiarelettere.

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