Mai, da quando si ha memoria storica, si è piombati in una crisi economica di queste proporzioni. Con la crisi, mai come in questo momento, è scesa la credibilità dei politici. I partiti novecenteschi, come tante aziende che hanno appaltato abusivamente le istituzioni succhiando denaro dei cittadini, annaspano alla ricerca di sé stessi. I loro capi cercano alleanze e discutono di legge elettorale in vista del voto di novembre (?). Ma nulla di nulla in tema di programmi. Sentiamo soltanto nomi, liste, colori e slogan. Leggiamo di Micciché, Musumeci, De Magistris, Bersani, Renzi, ma nessuno di loro che abbia ancora svelato il trucco che userà per acchiappare voti.

Di futuro dei giovani e di rilancio dell’economia con strategie alternative al capitalismo accecato dalla crescita, non si sente parlare. Di qualcuno che prometta lo smembramento delle lobby, nemmeno. La politica continua ad essere usata come palco personale per apparire sui giornali, sulle tivù e per farsi pubblicità gratuita, con la speranza di arraffare lo scranno e sopravvivere tranquilli alla depressione economica e sociale. Non sono in grado di sapere cosa ci sia dietro questo metodo novecentesco che le solite facce continuano ad adottare. I casi sono due: o questi sono totalmente fuori dal mondo, e dunque prenderanno una sonora bastonata alle elezioni (tutti, dal Pd al Pdl, alla Lega e anche l’Idv). Oppure devo pensare che, nonostante la crisi e nonostante gli scandali dei rimborsi elettorali e delle tangenti che hanno coinvolto tesorieri e deputati di tutti gli schieramenti, questi pianificano la campagna elettorale a botte di nomi e colori, perché certi di essere votati da una vasta porzione di elettori che chiede ancora in cambio vantaggi sottoforma di consulenze o assunzioni.

Non vedo altre ragioni per votare uno come Matteo Renzi, che smette i panni di sindaco di una città come Firenze per girare l’Italia in camper da Gorizia a Ragusa per convincere i piddini a votarlo alle primarie. Qualcuno ha idea di cosa proponga Renzi in tema di economia, lavoro, giovani, pensioni e lobby? Io credo di no. La sensazione è che Renzi stia cercando pubblicità a spese di Bersani alle primarie del Pd per la scelta del candidato premier solo per carriera personale. Bersani idem, sia chiaro. In un momento in cui falliscono i comuni e non ci sono più soldi nemmeno per pagare gli stipendi agli statali, mi chiedo come racimoleranno voti i partiti che non potranno rendere il favore della crocetta sulla scheda con un’assuzione o una consulenza.

In sintesi, se i politici vecchio stampo cercano consensi senza programmi da elettori vecchio stampo, cos’è che potrà dare lo scatto a un totale rinnovamento delle facce nelle istituzioni nella prossima legislatura? A mio avviso, la differenza potranno farla solo i disertori delle urne. Saranno i non votanti che torneranno alle urne per scegliere i movimenti cosiddetti anti-sistema, l’unica via d’uscita all’andazzo attuale. Sarà il partito del non-voto, ma anche i neomaggiorenni, gli unici in grado di dare garanzie di cambiamento radicale del quadro politico che abbiamo conosciuto fino ad oggi. Purtroppo i salti di quaglia siciliani dei Micicché di turno, sono segnali preoccupanti di come il metodo di accaparramento voti in quella regione fallita non sia cambiato. Quanti sono gli elettori siciliani coscienti che non c’è più trippa per gatti? Cosa racconta il candidato alle regionali siciliane Micciché nelle piazze? Il candidato Crocetta, nella miseria delle promesse in tema di astinenza sessuale, ha già detto di più di Micciché. Dietro queste figure di cartapesta c’è il vuoto assoluto.

Ecco che è giunto il momento di del Movimento cinque stelle di Grillo. Se si vota a novembre, come pare voglia fare il piduista di Arcore, bisogna muoversi subito. Bisogna individuare i candidati al parlamento e i loro programmi. Bisogna capire quale sarà il metodo di scelta dei candidati e il metodo di stila delle liste. E’ ora di cambiare e raccontare la verità agli elettori. Soprattutto a quelli vecchio stampo. Bisogna dire loro che i partiti del Novecento sono roba del secolo scorso. Con gli anni 2000 stiamo ripartendo da zero per ridiscutere tutto. Se vorremo sopravvivere. Altrimenti, se ci ritroveremo ancora Monti-Berlusconi-Bersani-Casini, saranno grane.

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