Insomma, alla fine di questa temutissima “settimana cruciale” che cosa ci ha comunicato il governo di nessuno Monti? Ci siamo sentiti dire che “senza sacrifici addio ai risparmi familiari“. Che “sono necessari sacrifici anche per i meno abbienti“. Come se fino ad oggi, noi (soliti noti idioti) meno abbienti che abbiamo sempre pagato, che non sappiamo cosa sia un natante attraccato al porto o un conto svizzero, ci fossimo contati i peli davanti. Ci parlano di sacrifici, di tagli, di azzeramento conti, di aumento tasse, e l’unica crescita di cui siamo al corrente è l’iva sui prezzi dei beni al consumo. Se i governi della P2 ci hanno pian piano tolto la possibilità e le prospettive di ricchezza anche se siamo capaci, ora ai banchieri della P3 e della P4 non è rimasto che ridurci a barboni per indurci al silenzio.

Lo abbiamo capito tutti che Monti e il suo governo sono marionette guidate dai fili di Berlusconi. I suoi deputati sono ancora tutti lì (assieme a quelli del Pd) a ricattare il governo sulla fiducia al decreto “delle liberalizzazioni e della crescita“. L’esempio della liberalizzazioni dei taxi è il più lampante. Una pantomima di finta libertà che ci dice due cose. La prima: i tassisti vogliono continuare a comportarsi da casta passandosi le licenze a 200 mila euro cadauna, come se trasportare un cliente in macchina equivalesse alla capacità di trapiantare un cervello. La seconda: la cosiddetta liberalizzazione intende trasformare i tassisti in nuovi precari tanto al mese, dipendenti di grandi capitalisti che vorrebbero comprarsi gli interi posteggi degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie principali (Milano e Roma). Togliendo un’altra possibilità al singolo di fare impresa per renderlo schiavo dei banchieri alla ministro Passera.

Monti ci chiede sacrifici ma per la chiesa niente Imu, nessun taglio ai finanziamenti pubblici all’editoria, nessun taglio agli stipendi dei parlamentari e nessun, ripeto, nessun partito che rinunci ai rimborsi elettorali. Intanto i focolai di protesta e i segnali del degrado sociale di questo Paese si fanno sempre più vistosi. Per liberarci da questa mafia di banchieri che ci vogliono ridurre a clochard con la complicità dei Monti di turno non ci rimane che guardare quello che sta accadendo nelle piazze dell’Egitto. L”Egitto insegna. E’ l’unica strada verso la libertà.

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