Al referendum di domenica e lunedì Berlusconi non vota per non andare in galera, Formigoni non vota “per diritto“, Bossi non vota su invito di Reguzzoni, Rotondi non vota “questo strumento di sconfitta per la politica e i cittadini“, Fitto non vota per “legittimità  a far prevalere un risultato piuttosto che un altro“, Giovanardi non vota un “guazzabuglio da comiche che prende in giro gli elettori“, Brunetta non vota perché nell’urna non gli danno lo sgabello, Letta e Frattini non votano perché vogliono “importare i mini reattori nucleari Iris” (da non confondere con la lolita amica di Ruby ai bunga bunga), Scajola non vota perché “non sa“, Franco Scaroni non vota “una follia“, il “libero” servo Belpietro non vota “merce di scambio contro il premier“, il Libero servo Facci non vota quello che sarebbe un “sondaggio umorale“, il Libero servo Sallusti non vota perché le urne apriranno “sabato e domenica” anziché domenica e lunedì, lo schiavo sado-Masi Minzolini non vota perché per il suo tg1 sulla tivù di Stato si vota “il 13 e il 14” anziché il 12 e il 13,  Zaia voterà  sì tranne che per l’illegittimo impedimento.
Io, invece, ai referendum andrò a votare 4 sì.

Spiegazione dei 4 quesiti del referendum

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