Berlusconi per “salvare la sua roba” e rimanere barricato dov’é, diffonde terrorismo estremista invadendo le tivù con improbabili zingaropoli dentro Milano, senza il minimo cenno alla zingaropoli dentro il Pdl col via vai di banditi travestiti da onorevoli, che se potessero ammazzerebbero la loro madre pur di intascare il riscatto senza farsi notare, come l’anonima sequestri. L’ultimatum scadrà  tra una settimana ai ballottaggi dei comuni. Se vincerà  Pisapia a Milano saremo tutti meno sicuri perché dovremo temere bombe, attentati, finti stupri e pizzini anonimi come negli ambienti Pdl sono abituati all’esercizio. Basti ricordare le recenti bufale sull’attentato a Belpietro, il finto pizzino a Paolo Guzzardi del Giornale, l’odierno pizzino alla Santanché, i cimicioni ad Avarizia Moratti o gli autoattentati alle sedi della Lega. Idem si dovrà  temere a Napoli se saprà  scansare alle urne “socialmente pericoloso” filoleghista Nicola Cosentino per faccia di Gianni Lettieri, con l’elezione di Luigi De Magistris a primo cittadino.

Insomma, l’unico rosso possibile sarà  solo il sangue di qualche malcapitato in metropolitana o in qualche via Palestro invece che di qualche bandiera. Quelle, semmai, flirtano con Berlusconi per il tramite della governatrice del Lazio Renata Polverini, corteggiata dal nostalgico Pd locale, rosso di eccitazione più che di vergogna per l’appoggio alla lista “Città  nuove” ai ballottaggi di Sora e Terracina per augurio di un democratico che pare uscito dalla settimana enigmistica: Esterino Montino. Eccoli i rossi di quel Pd che si é fatto beffe di Di Pietro a Milano e di De Magistris a Napoli. Preferiscono “Sora” Renata a capo di una regione dilaniata da 10 miliardi di debiti nella sanità  che tace sui casi di malasanità , a patto non si tratti di vip come Lamberto Sposini. Per il quale e solo per il quale, pur di finire sui giornali, ha inscenato la richiesta della relazione del soccorso per il presunto ritardo dell’ambulanza in Rai. Una demagoga capace di promettere senza mantenere il calo di Irap e Irpef, e al contrario, di aumentare i tagli alla sanità  tanto da indurre il sindaco di Acquapendente a vietare i suoi cittadini di ammalarsi.

Qualcuno dica al Pd romano che Sora Renata in consiglio regionale si é vista solo 6 volte, che non risponde alle centinaia di interpellanze e che c’é una coda di fornitori degli ospedali che aspettano il saldo delle fatture. In sospeso ci sono valvole cardiache, reagenti per gli esami del sangue, pacemaker, defibrillatori, Tac, risonanze magnetiche, protesi e pannoloni. Sora Renata per “salvare la sua faccia” segue la scuola piduista: si inventa telecamere e cimicioni per “bloccare la riforma della sanità ” ma fortunatamente (per il morbido Pd) é tardi.  Perché saranno i milanesi e i napoletani a bloccare questa banda di estremisti del Pdl. I danni procurati ormai sono irreversibili. Forse l’Italia s’é desta davvero.

Lascia un commento