Il fallimento dell’Irlanda ha trascinato al segno meno tutte le Borse europee: oggi Madrid ha perso il 3,05%, Dublino il 2,86, Atene lo 0,61, Londra l’1,75, Parigi il 2,47, Francoforte l’1,72, Milano il 2,07, Zurigo il 2,13 e Lisbona il 2,18%.

Fuori dalla Ue Wall Street ha ceduto l’1,39% e l’1,74 il Nasdaq. La crisi economica é in realtà  crisi del sistema monetario fondato sul debito. Chi non ha soldi e capitali alle spalle in questo tsunami ci può solo guadagnare. La crisi preoccupa soltanto i ricchi e i banchieri che dominano la sovranità  monetaria. Sono loro quelli che sanno di dover perdere. E’ questa massoneria d’elite che si sta chiedendo come continuare a dominare le masse impoverite e tartassate per garantirsi una vita di privilegi e di lusso.

Le nazioni e i loro confini reggono soltanto per ragioni bancarie. Non a caso chi fallisce, per pagare il debito non può che cedere la propria sovranità  nazionale al creditore. Accade per la Grecia, per l’Irlanda. Accadrà  per il Portogallo e l’Italia mentre l’euro scomparirà  a breve. Nessuno é in grado di prevedere cosa accadrà  dopo. Io continuo a ritenere che con la crisi del capitalismo l’economia ripartirà  da capo con forme di scambio e di baratto che aboliranno i confini nazionali e le proprietà  dei ricchi. In sostanza, dopo un tributo di sangue dovuto allo choc della crisi derivante dalla mancanza di moneta circolante che porterà  un numero sempre maggiore di famiglie indebitate che si vedranno pignorare tutto, casa compresa, credo si genererà  un economia di scambio di beni e servizi senza soldi.

Mi piace immaginare una radicale ridistribuzione delle ricchezze senza ricchi e senza poveri in un’economia monca di carta moneta. Tenute e mega ville con vista mare che diventeranno patrimonio dell’umanità , assegnate a turno un po’ a tutti con criteri di tutti da scoprire. Senza soldi e senza confini é in pericolo la proprietà  privata come condizione e status sociale. A meno che le nazioni governate da Paesi creditori come Cina, India, Usa, Germania, Francia e chissà  chi altri, si faranno ingabbiare dalla loro carta moneta. E’ una questione di numeri. Se una maggioranza sociale deciderà  di costituirsi una propria economia, non ci saranno imposizioni che tengano. A meno che per mantenere il controllo delle masse i Paesi creditori useranno guerra e violenza per garantirsi il potere fittizio di un’economia basata sul debito. Modello già  fallito assieme agli Stati. E ai ricchi. Spero di non sbagliarmi.

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