Giovedì 10 giugno é il giorno in cui il Senato ha votato la fiducia al decreto intercettazioni che complicherà  le indagini ai magistrati e vieterà  ai giornalisti di raccontarle.
I senatori dell’Italia dei valori hanno occupato l’aula per tutta la notte in segno di protesta.
Stamane anche un un sit in che é stato possibile fare in piazza Navona, a meno di 100 metri dall’ingresso principale di palazzo Madama presidiato dalla polizia. Oltre a Italia dei valori, presenti esponenti del popolo viola ed esponenti del partito democratico armati di megafono, per informare i cittadini su questo golpe. Che io non rispetterò.

14 pensiero su “Legge bavaglio, sit in al Senato”
  1. @ SIL LAN
    Si, é a te che mi riferivo, ma il tono era di disillusione (non di “rimprovero”).
    Da questa gente non ci possiamo aspettare nulla, é da noi stessi che dobbiamo aspettarci qualcosa.
    Se si consegnano le chiavi dell’asilo ad un pedofilo é pateticamente inutile aspettarsi che quello non segua la sua natura e a tali delinquenti abbiamo regalato il “bambino” che é in noi, cioé i nostri SOGNI.
    PENSATECI !!!!!
     

  2. @PaulKersey

    Se é a me che ti riferivi, ti rispondo: no che non mi aspettavo altro…
     Napolitano me lo ricordo dal 1956 (invasione dell’Ungheria).
    Per tutto il resto, sono perfettamente d’accordo.

  3. Perché ti aspettavi altro ?!!
    E’ lo stesso che (nel 2004) da Parlamentare Europeo ha preso un volo Roma-Bruxelles pagandolo 90 €uro e facendosene risarcire 800€.
    Come puoi pensare che uno che é stato in quel merdaio che é il Parlamento Italiano da 40 anni possa essere non colluso col gruppo.
    A mio modesto parere gli Italiani fanno un (grave) errore di fondo:
    pensano che l’ Istituzione sia “santa” in quanto tale, quindi chi la incarna lo é a sua volta, ma questo é ciò che DOVREBBE essere, non quello che, nel nostro caso, é. L’essere umano é quello che fa, non quello che dice.
    Napolitano é della stessa pasta degli altri, gli stessi che ci prendono per il culo da 60 anni.
    I politici (italiani) sono come i personaggi delle rievocazioni storiche estive: sono solo dei FIGURANTI. Servono a far credere a questo non-popolo di idioti che l’Italia é una democrazia, ma la realtà  é ciò che é, non quello che appare. Anche il mago Silvan può tagliare una donna a metà  e poi ricomporla, nella forma però, non nella sostanza. Insomma questi politici, ma sarebbe molto più corretto dire politicanti, sono dei meri Illusionisti.
    La conclusione é che l’ Italia non é una Democrazia, ma una Oligarchia, un’oligarchia di un centinaio di famiglie (Agnelli, Tronchetti-Provera, Benetton, ad esempio) che in accordo con i Politici a 20.000 €uro al mese sfrutta il proprio Popolo.
    Ci sono voluti 60 anni per capirlo, mi chiedo quanti ce ne vorranno per liberarcene e ad ogni modo il metodo non potrà  mai essere pacifico.
     

  4. Che il 10 giugno non portasse fortuna al nostro Paese era già  dimostrato, questa data era già  stata occupata da un dittatore tanti anni fa.
    Applaudito dal 60% degli italiani aveva avuto la brillante idea di fare un po’ di guerre per se, facendole passare come un bisogno di crescita della popolazione.

    Fino a poche ore fa vivevo abbastanza tranquillo, conscio o illuso del fatto che la storia ci avrebbe insegnato qualcosa; si vabbé non sta andando benissimo ma mai e poi mai certi limiti verranno superati.
    D’altronde, il 60% degli italiani dell’ultima volta insieme al rimanente 40% avevano ben pensato, al fine di evitare il ripetesi di episodi simili, di dotarsi di una COSTITUZIONE.
    Diceva una frase di una canzone di Sting “… history will teach us nothing…”, fa venire i brividi ma aveva ragione, ci siamo dimenticati tutto ed é ritornato questo malaugurante 60%.
    Che me ne voglia fare una ragione o meno, purtroppo oggi si é chiuso un ciclo, si é chiusa una sfida che gli italiani hanno perso senza nemmeno rendersene conto, enon il 60% ma il 100%… come l’altra volta.

    15 anni fa, un poco più che aspirante muratore (l’impresa era del babbo) ha capito che lavorare in un cantiere sarebbe stato faticoso e di sicuro un destino inaccettabile.
    Se a me la vita ha spiegato sin da subito che c’erano delle regole di convivenza da rispettare, lui il problema se lo é posto solo quando la giustizia é andata a chiedergli conto di una certa quantità  di “affari poco chiari”. E’ stato allora che la fine ha avuto inizio, quando nella sua mente ambiziosa ha iniziato a prendere forma un’idea, quella di essere al di sopra di tutto, ingiudicabile perché nulla era più importante del suo stesso giudizio.
    Come il più grande degli hacker non svela il suo piano, se non a pochissimi che sono disposti a credergli ed appoggiarlo nella guerra ai mulini a vento, perché come tale doveva apparire l’idea di cambiare la COSTITUZIONE, estremamente sbagliata e squilibrata a suo sfavore. (..ovvio era stata fatta apposta per tutelarsi da persone come lui).
    Come il più grande degli hacker studia debolezze e strumenti necessari. Capisce sin da subito che senza comunicazione, ovvero senza la possibilità  di parlare alla gente, a tanta gente, il piano non avrebbe potuto realizzarsi.
    Quì ha la prima conferma che fare il muratore non era la scelta giusta. Un muratore avrebbe risolto il problema costruendo un alto palazzo e un bel balcone da cui esporsi, ma 50 anni dopo si rischia solo di prendersi i pomodori, troppo riconoscibili.
    Ormai l’edilizia col 20% alla politica aveva fatto il suo tempo e prodotto il “fieno in cascina” , non rimaneva che scambiare carriole, gru, e camion con televisioni e radio, meglio dei balconi e protette dai pomodori e sicuramente meno costose di un palazzo, almeno a quel tempo. Oggi valgono molto di più perché hanno dimostrato la potenza che hanno aldilà  della monnezza che producono, tanto hanno comunque finanziamenti che glielo permettono.
    Il martello nasce involontariamente con una duplice funzionalità : piantare un chiodo o piantarlo in testa a qualcuno; quello che ci dovrebbe far scegliere é la nostra scala di valori capace di discernere tra un chiodo e una testa.
    Purtroppo quando uno ha in mano un martello, anche se riteniamo naturale un uso corretto dobbiamo sempre farci venire un piccolo dubbio perché poi succede che una cosa che può essere usata per divulgare cultura viene invece utilizzata per demolirla.
    Avere un’avversario alla propria bassezza é sempre ciò che si augura il malfattore, se troppo acculturato o intelligente potrebbe capire il trucco e si ritorna alla storia dei pomodori.

    Quando la cultura e i valori sono demoliti, ovvero si vive in un paese che non sa più cosa fare trovandosi preda di rapinatori mascherati da governanti ecco che viene il momento di entrare nella cabina telefonica e mettere la maschera di superman sopra quella dei bassotti.
    Qualcuno che lo conosceva ha tentato flebili urli inascoltati, gli altri incominciavano veramente a credere che fosse “uno di noi”, d’altronde se ce lo fossimo dimenticati ci potevano aiutare quei cartelloni 10metrix6 col presidente operai, cantante, nano e ballerino.
    Via dai… ci é riuscito… se non altro era simpatico, buffo in quei voli pindarici che faceva.
    Nessuno capiva perché affittava campi di calcio dove giocava solo lui e vinceva .. oggi forse é un po’ più chiaro.
    Bene, la faccia era fatta, lievi ritocchi comunicativi erano sempre possibili nel corso del tempo.

    Torniamo a ragionare da hacker, ho il target, ho gli strumenti, so di cosa voglio impadronirmi, cosa mi manca se non capire dove é custodito e come e chi può accedervi.
    Facile, sono dati pubblici, tutto ciò che mi serve sta nella COSTITUZIONE e possono accedervi uomini politici che godono di un ampio, ampissimo consenso, non va in mano al primo che passa.
    Man mano che vi elenco il piano provate a fare anche un approssimativo conto dei costi, vi renderete conto di quanto era l’iniziale “fieno in cascina”.
    Ora gli elementi per incominciare l’attacco ci sono tutti, sarà  lunga, ci saranno vittorie e sconfitte ma le seconde serviranno solo a capire che non si é stati abbastanza spregiudicati nell’attacco. Un’azzardo in un attacco! Ci si gioca il tutto per tutto fino all’essere scoperti e puniti, ma d’altronde quel rischio c’era ugualmente…
    Per il consenso non c’era problema: il “pirla” coi soldi, al bar, a Milano, ha sempre fatto comitiva…
    Di gente scartata dal giudizio degli italiani da riciclare, sulla piazza, ce n’era a volontà  e anche di soldi.
    Anche il malcontento di una situazione di impasse stava creando le “rivolte dei borghi”. Capi-contadini che non sapevano bene dove andare ma gli piaceva urlare, vestirsi di verde come i troll dei boschi, fare tante sagre, mangiare la porchetta, odiare chi non lo faceva e non capire nulla.

    Un armata brancaleone insomma.
    Ed ecco il secondo gravissimo errore, non capire che poteva essere pericoloso stare a guardare questo carrozzone folkloristico che voleva governare. Quali logiche possono mai riunire un così disomogeneo, reietto agglomerato di carichi pendenti?
    Anche quì é facile, soldi e potere promesso, all’unico patto di fare e dire quello che si vuole ma alla fine fare sempre di sì con il capino.
    Facilita sempre l’impresa un po’ di confusione, generare log a caso costringe chi si difende a dover esaminare pagine e pagine di roba inutile… virtuale, ma nella reatà  come lo traduco?
    Adesso mi stanco di dire semplice, perché tra me e me sto cominciando a pensare: “e se lo facessi io? … vuoi vedere che riesco meglio?”.
    Comunque, dicevo, … semplice, allora… da sempre l’Italia é il paese delle emergenze, cosa succede se le amplifico un po’ usando il rosso e occupando il 90% dei notiziari? Quello che é successo. Stiamo a preoccuparci di perseguitare un criminale quando l’Italia viene sommersa dalla monnezza, invasa dai negri, minacciata dagli arabi, sconfitta economicamente dai cinesi che avevano l’abilità  di occupare interi rioni senza che i sindaci se ne accorgessero… un popolo di David Copperfield gialli!
    Riuscito! Sono passati solo dieci anni e guarda dove é arrivato questo hackerino.
    Dice cose che a fermarsi a pensare due minuti ci si rende conto dell’idiozia, esempio? … sì ma solo uno per tutti, il più fresco… “Il 60% degli Italiani ha finito di avere paura di essere intercettato”.

    Analisi del periodo secondo la cultura politica attuale:
    1) si intende chiaramente che il 60% degli Italiani la pensa come lui
    2) insinua comunque che la reatà  é questa, e nel 50%+1 anche i somari hanno capito che la probabilità  di essere dentro non é così remota, ma lui le spara sempre un po’ più grosse,… 60.
    3) Non lo ha mai detto! Questo é importante, ricordatelo, AFFERMARE UNA COSA SENZA MAI FARLO é la prima regola di un buon sedicente politico
    4) La paura. Chi di noi non prova paura, timore di una cosa che non sa prevedere e non saprebbe come controllare.

    Se veramente il 60% degli italiani venisse intercettato, visto che si sta parlando di circa 35 milioni di persone, avremmo tutti un ottimo lavoro ben pagato nell’ambito della security.
    Poi é vero che é sempre un’errore fare della propria realtà  una cosa globale, però non conosco persona che abbia mai avuto questo problema o abbia seriamente avuto paura di esserne affetto. Voi?
    E’ meschino giocare sempre sull’equazione: io sono uguale a voi quindi se lo fanno a me lo fanno anche a voi.
    Ma anche le complicità  degli avversari hanno il loro ruolo. Se l’amministratore del server che attacchiamo ha dei vantaggi nella perdita della partita, forse, anzi certamente si girerà  dall’altra parte; e anche questo si é verificato.
    Solo che i complici non hanno capito che dividendosi il malloppo alla fine avrebbero perso qualunque diritto a protestare, sarebbero a loro volta diventati complici, e così ce ne troviamo 600; …che hanno saputo benissimo salvaguardare la loro milionaria pensione venendo a cercare i soldi nel mio portafoglio.

    Insomma, questa é la storia di un hacker, che nessuno credeva capace e forse un po’ nemmeno lui, ma che ha saputo dimostrare che a volte é la strada più assurda quella giusta per arrivare alla meta, e che come sempre… é solo questione di tempo e di dedizione, poi si riesce ad UCCIDERE ANCHE LA COSTITUZIONE.

    P.S. Visto che anche questo articolo, secondo le ultime leggi, rischia di essere “sovversivo”, mi affretto a specificare che:
    – non ho citato nomi e i riferimenti sono voluti ma anonimi,
    – se qualcuno dovesse riconoscersi nei personaggi citati é pregato di costituirsi al più presto.
    – non voglio in nessun modo incitare a rivolte, sparatorie, lanci di monumenti, monetine… (qualche sputazzo sì), voglio solamente esprimere le mie opinioni liberamente nella speranza illuminino qualcuno, anche se non ne hanno la pretesa.

  5. OT


    E questa é dedicata a tutti quei leghisti che ancora credono alla befana, agli asini che volano e al fatto che Roma é ladrona e la Lega… pure! E’ facile, tanto, troppo facile, fare i buoni samaritani a parole perché questo é capace di fare la Lega Nord, solo questo, per il resto é tale e quale al partito con cui si é alleato il PDL, ovvero pensa indistintamente ai cazzi suoi.
     
    Flavio TOSI, sindaco leghista di Verona, é stato beccato per l’ennesima volta in autostrada ad una media di 190 Km/h dall’autovelox TUTOR.
    La sua auto blu é stata beccata sulla Brescia-Padova che sfrecciava a tutta velocità ; faccio presente che il sistema TUTOR notifica la multa calcolando la media della velocità  lungo un tratto di diversi Km di lunghezza il che fa presumere che l’auto abbia viaggiato in alcuni tratti anche a altre 220 Km/h.
     
    Per tutta risposta, vedendosi notificare la multa, Tosi ha scritto al comando chiedendo l’archiviazione della pratica giustificando l’infrazione come ragioni di sicurezza o di istituto.
    Come sempre la casta é buona solo a parlare ma quando si tratta di passare ai fatti e dare il buon esempio se ne fotte alla granade. Sarà  proprio per il fatto che la politica straparla che gli danno fastidio le intercettazioni.
    Oltretutto mi chiedo per quale cazzo di motivo un Sindaco di Verona debba viaggiare su un’auto blindata di almeno 100.000€ e con la scorta, ma chi cazzo é?
    Ed allora il Presidente della Repubblica come dovrebbe andare in giro con un carro armato?
    Come mai nella manovra finanziaria del vile Tremonti di tagli veri ai privilegi di queste immani merde della politica italiana non ce n’é neanche l’ombra mentre sulla gente comune si taglia a piene mani?
     
    Ma andate a fare in culo, schifosi parassiti della politica.
     
    http://www.infomotori.com/auto/2010/06/10/lauto-blu-di-tosi-ai-190-non-paga-la-multa/

  6. UNIRSI – COMBATTERE: l’unico modo per riavere la nostra libertà .
    Gesù Cristo, Martin Luther King, Gandhi: tutti morti ammazzati.
    Silla invece é morto nel suo letto (e con una di 20 anni tra le braccia).
    Studia la Storia, Italiano; apri la mente.
    ‘Fanculo ai Mondiali di Calcio (soldi ai Laureati, no ai Calciatori).

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