Il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi é fervente e fedele sostenitore del puttaniere ma quando é in pubblico si raccoglie con le mani come fosse sul confessionale, nel tentativo di fare le scarpe a Bruno Vespa uso allo stesso gesto. E’ il suo modo di porsi da piacione. Non a caso non perde mai occasione per distinguersi nelle dichiarazioni, a patto ci sia Raiset in traiettoria e qualche prelato da sostenere. A partire dai vescovi, per i quali Lupi si affretta definire il loro monito “assolutamente utile visto che rappresenta un richiamo a non essere indifferenti davanti alla tragedia dell’immigrazione“. Peccato che quando tocca a lui, lungo la sua strada da lupo con le sembianze di pastore, fa l’indifferente con un fratello che gli pone qualche domanda a videocamera accesa.

Attimi in cui Lupi scorda l’incoraggiamento del Papa rivolto a tutti e “in particolare a coloro che hanno responsabilità  politiche e di governo, per primi chiamati a perseguire il bene comune che richiede un impegno costante all’insegna della verità , del rigore morale, della trasparenza” (Benedetto XVI a Natale). Proprio in quell’occasione Maurizio Lupi rimarcava che “l’invito del Papa é una spinta ulteriore a proseguire lungo la strada del confronto tra maggioranza (i cittadini) e opposizione (la casta)”.
Evidentemente Lupi é un pastore (nel senso che pastura) un po’ perverso. Predica bene ma razzola schifo seminando odio e bugie, oltre che nessun rispetto per i giudici come Raimondo Mesiano del calzino turchese. Promosso di grado dal Csm il lupo-pastore lo definì esempio di come “basta colpire Berlusconi per fare carriera“.

La Lombardia é la regione più inquinata d’Europa e in cui si muore di più per tumori. Formigoni, in 15 anni di governo, non ha saputo fare altro che incolpare l’Europa. Il lupo-pastore, dopo l’avviso di garanzia all’amico ciellino governatore, ha chiosato che “Ormai siamo davanti a una commedia delle parti. Appena si avvicinano le elezioni il solito zelante magistrato tira fuori l’avviso di garanzia“. Una frase di responsabilità  da parte di questo fervido e prostrato cattolico che assurge ad affinità  con Dio persino nel dono dell’ubiquità : da prezzolato vice presidente della Camera (ardente) e da prezzolato amministratore delegato di Fiera Milano congressi.

A Maurizio Giannattasio del Corriere il lupo-pastore prima delle elezioni regionali raccontava che “non possiamo delegare alla magistratura il compito di prepararci le liste e Berlusconi (corruttore ndr) é stato chiaro: un conto é chi é condannato per casi eclatanti di corruzione evidente. Un conto é ritenere che basti un avviso di garanzia per l’esclusione“. Per il lupo-pastore “Dobbiamo essere chiari: se uno ruba o é corrotto, o é un ladro che deve pagare per l’errore che ha fatto. Non solo perché va contro il settimo comandamento, ma perché infrange la legge”.  

Ecco, dove lo potremmo mai trovare un lupo-pastore più corrotto di così? Fervido catto-comunista che regge il moccolo a un puttaniere corruttore di giudici e di testimoni infrangendo non solo il sesto, ma pure l’ottavo comandamento. Magiche perversioni da esigenze di visibilità  in virtù delle quali al lupo-pastore non tange il cittadino. Tange solo rendere conto al corruttore che ha costruito la sua fortuna su tangenti e corruzione. Che la vergogna accompagni Maurizio Lupi.

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2 pensiero su “Arroganza e falsità  da lupi”
  1. Lupi ingrassa le fila dei cosidetti “senza niente”, senza morale, senza pensiero, senza idee una inesorabile e infinita serie di senza, soprattutto senza palle! E si perché anche quelle le ha offerte in dono al suo Berlusconi per mantenere le sue sgradevoli terga su una poltrona. Del resto si sa, ciascuno depone il suo obolo al sultano del 2000!
     
    Fondamentalmente non contano le idee, i principi, la morale e tutte queste anticaglie che hanno fatto grande l’Italia é importante prendersi per il culo (non solo metaforicamente) ed affidare le propie palle al “padrone” per permettergli di strizzarle un pò, magari come antistress; del resto chi é coglione non ha bisogno di certi orpelli ciondolanti per sentirsi uomo.
     
    Lupi é colui che racchiude l’universo in se stesso é tutto e niente piena interpretazione della politica Berlusconiana, negare qualunque cosa non sia uguale al verbo di sua emittenza Berlusconi.
    Lupi e come gli altri, leccaculo servente, tra il sacro ed il profano, altro esempio vivente di Homo-Zerbinus é colui che viaggia nell’etere tra un canale e l’altro afar digerire le purghe e le stronzate propinate dal Governo Berlusconi.
    E’ il governo del fare, fare stronzate, ma sempre del fare! Il candido Lupi si allinea nel ricordo di debiti passati, eredità  fiscali mai sanate ma che da 7 anni a questa parte (anni in cui la maggioranaza Berlusconi governa saldamente) non solo non sono diminuite o sono rimaste immutate, sono semplicemente peggiorate, aumentate a dismisura, perché il governo del fare si e fatto soprattutto i cazzi suoi e non ha fatto quello che doveva fare per il Paese, semplice!
    Sarebbe il caso che il buon Lupi si riprendesse i coglioni che ha depositato nelle mani di Berlusconi, qunato meno per etica personale, e si rendesse conto che fare il pupazzo in mezzo ai burattini non ti fa distinguere.
     
    Del resto fattene una ragione Daniele, i portavoce del governo Berlusconi sono tutti uguali e tu li devi capire, sono senza palle.
    E poi come dice Berlusconi citando Mussolini, guarda caso, lui può solo dire al cavallo se andare a destra o a sinistra… bene, speriamo sia circonadato solo da precipizi!

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