‘Fini e Berlusconi stanno assassinando l’economia italiana. La loro é un’azione di banditismo politico che sta procurando danni terribili a tutti, escluso naturalmente il re dei debiti della Fininvest, che in questo modo, con la nostra moneta ridotta a carta straccia per colpa sua, vede diminuire i quattromila miliardi di debiti delle sue aziende, mai così vicine come oggi al dissesto. Ecco il vero volto dei fascisti e degli uomini della P2. Vogliono portare l’Italia allo sfascio per poi presentarsi come salvatori, ma i responsabili del disastro finanziario in corso sono loro. Non pensano al bene dei cittadini, hanno in mente di distruggere la democrazia. Fermiamoli” (Roberto Calderoli, Ansa, 3 marzo 1995).

L’arresto di Marcello Dell’Utri conferma i pesanti coinvolgimenti giudiziari del vertice di Fininvest, degli uomini più vicini a Silvio Berlusconi. Non sono diffamatorie le accuse che la Lega ha rivolto pubblicamente a personaggi che con il loro operato si sono posti fuori dalla politica, fuori dalla morale e fuori dalla legge. L’arresto di Dell’Utri a Torino dimostra l’infondatezza della presunta persecuzione che subirebbe Silvio Berlusconi per colpa di certi giudici che agirebbero senza prove. Mani pulite non é finita, anzi per la Fininvest e per Berlusconi é appena iniziata” (Roberto Calderoli, Ansa, 26 maggio 1995).

E’ semplicemente paradossale che Silvio Berlusconi, presidente della Fininvest all’epoca dei fatti oggi interesse dell’azione dell’autorità  giudiziaria, fosse all’oscuro del versamento di ben 10 miliardi presi dalle casse della sua azienda e dati a Bettino Craxi. Dato che una somma simile ben difficilmente é stata data a Craxi dalla Fininvest nel 1991 senza che il proprietario stesso della Fininvest, Silvio Berlusconi, ne sapesse nulla, si pone un altro quesito: Silvio Berlusconi é anche uno spergiuro?” (Roberto Calderoli, Ansa, 23 novembre 1995).

A Milano non c’é posto per chi ha come scopo della ‘politica’ la distruzione del pool di Mani pulite. Se Silvio Berlusconi pensa di essere milanese, ha un modo per dimostrarlo: vada dai giudici e spieghi le sue ragioni. La Lega Nord ha a cuore il destino di Milano, della società  civile, dei valori di rinnovamento e di progresso che essa rappresenta oggi in Italia. Non a caso proprio a Milano ha avuto inizio il processo di pulizia della politica italiana, inquinata dalla corruzione e dalla criminalità  organizzata, per opera dei giudici della Procura. Berlusconi, invece di far parlare i suoi impiegati del partito-azienda per rovesciare veleno sul sindaco di Milano Marco Formentini, farebbe bene a comportarsi da milanese, da cittadino che non teme le istituzioni e ha il coraggio delle proprie azioni” (Roberto Calderoli, Ansa, 29 novembre 1995).

E’ evidente che a Berlusconi i principi della democrazia siano insopportabili al punto da provocargli uno shock allergico. Sarebbe auspicabile – e lo dico da medico quale sono – che il dottor Berlusconi si facesse visitare da un buon internista. Sono a sua disposizione per consigliargliene qualcuno, anche gratuitamente” (Roberto Calderoli, Ansa, 19 febbraio 1996).

Inquietanti ombre si stagliano sulla politica italiana e sul cosiddetto rinnovamento. C’é chi si candida alla guida del Paese nonostante sia imputato di gravi reati. C’é chi ha fondato un partito giudicato appetibile ed utile, per quanto riferito nei processi di mafia in corso, agli interessi dei vertici del crimine organizzato di stampo mafioso. Sono segnali gravi che vanno a coincidere con la richiesta presentata al processo a Milano, richiesta paradossale quanto incredibile. Le alternative in questi casi sarebbero: addirittura accelerare il corso del processo prima che il popolo possa esprimere il voto perché abbia cognizione di chi si propone alla guida nel Paese non solo sotto l’aspetto politico, ammesso che ce ne sia uno, ma sotto l’aspetto giuridico; oppure anche solo una fantasia: rinviare le elezioni e non il processo per accertare prima e non dopo se ci si trovi di fronte a uno statista o a un tangentista” (Roberto Calderoli, Ansa, 20 febbraio 1996).

Apprendiamo che Berlusconi si lamenta con Dini accusandolo di aver ‘copiato’ il programma di Forza Italia del 1994. Strano, mi risultava che fosse Berlusconi ad aver copiato il ‘programma’ di qualcuno. Un tale che abita in Toscana, Licio Gelli. Vien da dire: chi la fa l’aspetti” (Roberto Calderoli, Ansa, 28 febbraio 1996).

Quello di Berlusconi che accosta la magistratura alla banda della Uno Bianca é un infelice paragone. Prescindendo dal fatto che Berlusconi sia imputato di corruzione in un processo attualmente in svolgimento proprio presso il Tribunale di Milano, é bene che mediti sul fatto che ‘complici’ di questo ‘corpo deviato’ dello Stato sono anche le centinaia di migliaia di milanesi che in questi anni hanno sostenuto moralmente l’attività  dei magistrati di Mani Pulite contro gli attacchi del regime di Roma al quale Berlusconi era legato anche sentimentalmente, dato che Craxi é stato suo testimone di nozze. Vuole paragonare la Procura milanese alla banda della Uno Bianca? E’ un’infamia che un sedicente candidato alla guida del Paese abbia in dispregio a tal punto le vittime della banda di criminali, tra le quali alcuni giovani carabinieri, da paragonare i suoi guai giudiziari e quelli degli ‘amici’ al sangue versato da chi ebbe l’unica colpa di fermare degli efferati assassini. Questi argomenti non sono campagna elettorale. Sono un insulto a tutti i cittadini” (Roberto Calderoli, Ansa, 14 marzo 1996).

‘Naturalmente, poiché Fini ha dichiarato alla stampa un anno fa che Benito Mussolini é stato il più grande statista che l’Italia abbia mai avuto e Berlusconi é stato l’unico presidente del Consiglio rinviato a giudizio per corruzione, credo che per la guida del nuovo governo gli elettori prima e il Presidente della Repubblica poi non abbiano che l’imbarazzo della scelta” (Roberto Calderoli, 27 marzo 1996).

Craxi é stato un affezionato fornitore della Fininvest, pagato profumatamente per dei servigi che tutti ci aspettiamo di conoscere nei dettagli. Infatti la vera domanda é: che cosa ha dato Craxi a Berlusconi in cambio di 15 miliardi di lire?
Sembrerebbe provato, documenti alla mano, che Silvio e Bettino siano indissolubilmente legati da rapporti che vanno ben al di là  dell’amicizia e ben al di fuori della legge che entrambi considerano ‘inadatta’ alla loro condotta politica prima ancora che professionale. Si sgretola la maschera televisiva di Berlusconi e appare l’inconfondibile ghigna dell’uomo di Hammamet
” (Roberto Calderoli 31 marzo 1996).

Per esempio potremmo ricoprire i muri della Lombardia con manifesti che riproducano una delle prime pagine de ‘La Padania’ dove si chiedeva se Berlusconi era un mafioso o no” (Roberto Calderoli, 27 agosto 1998).

Io stimo Berlusconi, voglio vederlo in Parlamento (Fini ndr). Non deve succedere che se arriva in aula un provvedimento già  concordato nella maggioranza, qualcuno non lo vota. Prenda il processo breve, per il quale tra l’altro io non mi scaldo: il Senato l’ha approvato e non esiste che rimanga chiuso in qualche cassetto della Camera“. (Roberto Calderoli 25 aprile 2010).

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15 pensiero su “Memorie di un cazzaro voltagabbana”
  1. con la nostra moneta ridotta a carta straccia per colpa sua, vede diminuire i quattromila miliardi di debiti delle sue aziende, mai così vicine come oggi al dissesto”
    questa frase non ha senso
     

  2. …E’ impressionante. Nel paese dei balocchi, avnno avanti solo i mediocri e i leccaculo: il soggetto in questione rientra tra queste due categorie per sua stessa mmissione: “su di me, non avrei scommesso una lira”. Neanche noi, Robertì, neanche noi….

  3. Calderoli é un cazzaro? E che male c’é?
    Nel disegno politico Berlusconiano l’essere cazzaro é prerequisito imprescendibile per entrare a far parte della grande alleanza e promuovere il progetto pertito-azienda.
    Gasparri é un cazzaro, La Russa é un cazzaro, Matteoli é un cazzaro, Scajola é un cazzaro, Tremonti é un cazzaro, Bonaiuti é un cazzaro, tutti i menbri che compongono il sodalizio berlusconiano sono di fondo dei cazzari di professione, gente che vive e vegeta sulle proprie cazzate e che sulle cazzate vuole governare un intero Paese. E’ l’anomalia italiana o meglio é la diretta conseguenza di un popolo di cazzari come si dimostra da diversi anni a questa parte il popolo italiano.
     
    Non ci vorrebbe poi molto a sfanculare Berlusconi & Co. visto che tutta la sua popolarità  é costruita in laboratorio, Berlusconi é forse il primo esempio di OGM politico italiano, magari potessimo brevettarlo. Non esiste una genuina collaborazione tra la politica voluta da Berlusconi ed il resto del Paese, c’é solo e semplicemente la sua corrente, punto e basta! C’é una visione egocentrica del concetto politico che é a sua immagine e somiglianza; della modellazione del Paese Italia secondo specifiche direttive che cerchino di standardizzare e omologare l’interesse dell’imprenditore Berlusconi come l’interesse di tutti, l’interesse degli italiani, ma appare alquanto chiaro, per chi non soffre di moria precoce di neuroni, che l’interesse di un plurimiliardario non può scientificamente coesistere con quello di un comune cittadino.
     
    Il PDL é un partito di cazzari individualisti votato da altrettanti cazzari idividualisti, é un’equazione che si risolve da sola. E’ tutta una montatura a partire dai sondaggi pilotati come i lanci dello Space Shuttle, dove senza debita spiegazione e senza campioni di riferimento si può dire tutto ed il contrio di tutto, dire che il 68% degli italiani é con Berlusconi non ha senso visto che in teoria il 36% lo voterebbe!
    Che sia un governo di cazzari e oltretutto incapaci figli di puttana lo dimostra, con la sua ultima trovata, Bondi. Codesto tizio é un’astratta forma di ministro soprammobile o ministro fermacarte, che tra una poesia e l’atra, tra un sonetto ed un verso si diletta anche a formulare vere e proprie leggi di merda. Bondi é stato capace di ampliare la cosidetta legge “Equo Compenso” che imponeva una sovrattassa sui supporti multimediali e masterizzatori quale risarcimento preventivo di un possibile uso contro il diritto d’autore (un pò come chiedere una sovrattassa sui coltelli da cucina perché ci potresti uccidere una persona) a tutti gli apparati Hi-tech forniti di memoria e quindi smartphone, decoder, lettori MP3, consolle, USB Key, ecc.
    Tutti questi apparati verrano così sovratassati grazie all’estensione della legge voluta dallo pseudo-ministro Bondi, quindi una tassa idiota imposta per legge con un sommario processo alle intenzioni é stata estesa da un’altrettanto idiota. Vista la grande competenza del ministro Bondi é preferibile che continui a non fare un cazzo é prendere lo stipendio a scrocco piuttosto che partorire simili boiate, onestamente più delle poesie Bondi non può andare.
    Quindi come si vede la politica Berlusconiana é un fiorire di cazzari e la Lega Nord non fa eccezioni, la Lega é si un partito di coglioni ma basa il suo potere sempre sul quel sentimento che l’ accomuna a Berlusconi, l’esaltazione estrema dell’idividualismo. La stragrande maggioranza dei bifolchi del Nord che votano Lega neanche immagina cosa si nasconda sotto, a loro basta sentire sempre la stessa parola, il Nord, il Nord e sempre il Nord, é questo che li rende contenti ma poveracci non hanno capito che le ideologie retrograde di un gruppo di cerebrolesi che crede che l’ottusità , l’oscurantismo e la negazione del mondo siano la chiave di volta per il futuro li sta distruggendo portandogli più danni che benefici nei prossimi 10 anni.
    Così come il federalismo fiscale che con la scusa dell’inipendenza nordista costerà  miliardi a tutta Italia, Nord in primis. Ma chi vota Lega é contento perché pur non capendo un cazzo su come bisogna agire si sente nella sua profonda ignoranza rappresentato. Sin quando gli italiani non avranno le palle per prendere a calci nel culo queste 1.000 persone che indebitamente ci dovrebbero reppresentare l’Italia continuerà  ad essere rappresentata e omologata dai Berlusconi, dai Calderoli, dai Cicchitto e da tutta quella grande mandria di parassiti sociali che rispondono al nome di politici.
     
    Ci sono altri tre anni in cui il governo Berlusconi può tranquillamente sfaldare l’Italia e viste le premesse di quello che un tempo era l’opposizione e degli italiani stessi si può immaginare che il futuro dei nostri figli non sia più in Italia ma in altri Paesi.

  4. La Lega ha un suo progetto: quello di staccare la cosiddetta padania dal resto dell’Italia.  Essi sono convinti di creare così una regione ricca e benestante che non dovrebbe più farsi carico di altre aree del paese meno sviluppate.
    All’interno del rozzo e semplicistico pensiero leghista non c’é spazio per concetti che vadano molto al di là  di una mera ed immediata convenienza personale. Non hanno cultura storica né economica e tantomeno sanno cosa significhi la solidarietà  (che é un valore che non ha un significato solo pietistico, ma anche sostanziale: se io oggi sono generoso con te, tu domani lo potrai essere con me).
    In questo ricordano dal punto di vista concettuale i nazisti, anch’essi decisi a far valere una loro presunta superiorità  nei confronti degli altri. Anch’essi si fecero largo puntando sulle pulsioni più egoistiche dell’animo umano.
    Daniele oggi sottolinea le incoerenze di Calderoli, che poi sono quelle di tutti i leghisti, ma in realtà  essi sono assolutamente coerenti con quello che é sempre stato il loro progetto iniziale.
    Allora, negli anni novanta, Berlusconi era visto come un nemico che scendendo in politica aveva rastrellato la gran parte dei voti lasciati liberi dalla Democrazia Cristiana e dei quali inizialmente si era appropriato Bossi. Questo quindi aveva creato una grande competizione che sfociò nel ribaltone bossiano del ’94. Ma dopo di allora la parabola leghista non cessò di affievolirsi e Bossi capì che se voleva raggiungere i suoi obbiettivi anziché combattere un nemico così potente doveva utilizzarlo. Da lì il riavvicinamento e l’alleanza che dura tutt’oggi. E che questa strategia abbia funzionato non c’é dubbio. Il PDL, un partito di plastica, fatto ad uso e consumo di una persona sola dimostra segni evidenti di logoramento dato che anche gli italioti più assopiti alla fine si stanno accorgendo di che pasta é fatto il Conducator e quanto se ne sbatta della crisi economica in atto. Di ciò la lega con la sua furba demagogia si sta enormemente avvantaggiando, (grazie anche al fatto che l’opposizione é in mano a dei miserabili opportunisti asserviti ad interessi stranieri) acquisendo sempre più potere e penetrando capillarmente nelle amministrazioni locali.
    Avanti così dopo la fine di Berlusconi, questi saranno così forti da poter tentare davvero la secessione altro che federalismo (parola che poi in bocca ad analfabeti come loro é del tutto vuota) e a chi come me si sente distante anni luce da questa marmaglia non resterà  che chiedere asilo politico altrove.

  5. “Su di me non avrei scommesso una lira”.
    “La legge elettorale? E’ una porcata!”
    Roberto Calderoli.
    L’Italia non é il paese dei balocchi? Guardando questa gente penso: c’é speranza per tutti, nulla é impossibile.

  6. Questi l’integrità , l’onestà  intellettuale  e la coerenza non sanno cosa siano. Non oso immaginare cosa pensino quando si guardano allo specchio: non lo faranno neanche più. Certo che fare in quegli anni affermazioni del genere era coraggioso, poi si sono conformati; non hanno saputo resistere alla avances del potere e dei soldi. Maledetti soldi. E chi si vende.

  7. Mica solo Calderoli.
    Tutta la Lega,  in testa Bossi, incluso il quotidiano di partito la Padania, 15 anni fa affermavano una “verissima” verità .
    ( Chissà  come mai hanno cambiato idea…)
    Carta canta, ma se nascosta e non divulgata la gente dimentica.
    Bisognerebbe ricordarlo sempre a chi si indigna perché il povero Mr. B é perseguitato dai giudici politicizzati. 
    Far passare in televisione tutti i giorni  le dichiarazioni espresse dai leghisti  e gli articoli della Padania di quegli anni.
    Scriverlo sui maggiori quotidiani.  Decorare con manifesti tutte le città .
    Ma essendo questo paese talmente  addormentato o colluso da 15 anni,  non so neanche se basterebbe…

  8. basta guardarlo in faccia l’autore del porcellum per capire che credibilità  abbia .. uno così in un paese normale(mica l’ItARGHia)sarebbe già  tanto se gli facessero trovare un posto da assaggiatore di vini .. padagni s’intende!!

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