Tav in Val di Susa, Ponte sullo Stretto, Brebemi. Opere infrastrutturali spesso inutili che vengono utilizzate nelle campagne elettorali per fini di propaganda. Soprattutto quando la loro realizzazione inutile e dannosa.
La Brebemi, l’autostrada direttissima Milano Brescia, é l’opera più annunciata del Nord-Italia. La società che si é creata ad hoc mira alla sua realizzazione con il contributo privato degli imprenditori e senza finanziamenti pubblici. Un’opera che ha messo d’accordo tutti: regione Lombardia, province di Milano, Bergamo, Brescia, camere di commercio, industriali, banche e giornaletti locali. Che da anni la pompano come opera indispensabile e utile.
La Brebemi, invece, non solo é inutile. E’ anche dannosa, e se sarà realizzata diventerà un emblema dello spreco di risorse e del territorio, a danno della salute dei cittadini.
Tuttavia della Brebemi non si parla come si fa per la Tav in Val di Susa perché per costruirla non serve traforare montagne. E’ suffficiente estrarre terreno dalle cave per innalzare la massicciata di asfalto, che attraverserà da est a ovest 60 chilometri di pianura padana già fortemente costruita, abusata e abitata.
La Brebemi che si farà spazio fra prati e risorgive d’acqua diventerà la sesta striscia nera avvelenata che infilzerà la campagna orientale milanese dopo l’A4, la statale 11, la Cassanese, la rivoltana e la paullese. 5 strade sacrificate soprattutto al traffico locale che si serve dell’auto per recarsi al lavoro nel capoluogo lombardo, perché chi da Milano si dirige verso Brescia usa già la A4. Che da quando é diventata a 4 corsie é assai più praticabile e comoda. Complice anche la crisi economica, che ha diminuito fortunatamente il numero di mezzi circolanti. Senza contare che fra Milano e Brescia ci sono anche ben due linee ferroviarie parallele (fino a Treviglio).
A nulla sono serviti gli studi e i progetti commissionati dai comitati ambientali, che hanno messo sul tavolo come alternativa alla cementificazione di quella poca campagna rimasta in Padania. Quei progetti, tra cui il raddoppio delle corsie della provinciale rivoltana per una quarantina di chilometri, non avrebbe soddisfatto i capricciosi potentati locali, che preferiscono creare un’autostrada che inizia e finisce in campagna al prezzo di un pedaggio.
Alla posa della prima pietra di Brebemi qualche mese fa si scomodò persino Berlusconi, il primo ad azionare la colata di cemento inaugurale della striscia di asfalto assassina, che secondo i piani sarà terminata entro la fine del 2012.
La Brebemi servirà a 4 muratori bresciani per divertirsi a 160 all’ora da Castrezzato a Melzo, per poi mettersi in coda come hanno sempre fatto per entrare in Milano. La Brebemi sarà l’ultimo assalto all’ambiente padano tanto caro alla Lega, che annullerà i poteri dei parchi fluviali rendendoli inutili enti farraginosi e costosi, per trasformarein affare privato ciò che graverà sulla salute pubblica.
Le genti locali forse non si sono ancora rese conto dei danni che porterà una nuova inutile autostrada. Succederà quando sarà troppo tardi.
Caro Martinelli,sono un milanese doc emigrato in Germania 20 anni fa,proprio così come un pugliese un siciliano,ecc.Torno spesso a Milano dove ancora vive la mia familia,quello che noto é che la quantità di cemento é triplicata ma i servizi la vita sono peggiorati notevolmente,la conclusione é importante é vendere cemento.ora vivo a Berlino dove nonostante la storia di sottosviluppo da cui veniva,al difuori della cerchia autostradale (tangenziale) non é stato versato un sacco di cemento,i tedeschi si concentrano sulla rivalutazione di quello che hanno.Perché in Italia non si prendono mai i buoni esempi?forse perché Berlino é governata dai “da voi così demonizzati”comunisti?In Italia tutti contro le ideologie,ma io ho imparato che senza non c’é politica,e continuerete a perdervi in un bichier d’piscia
auf wieder sehen
l’allarme terrorismo stava scomparendo dai media, così altra bomba inesplosa associata alla ndrangheta, nonostante gli esperti parlino di atti unici e anomali, un’ora dopo maroni parla di installare i body scanner, io ho il presentimento che la teoria di Martinelli sul clima di insicurezza tanto utile in tempo di elezioni sia tutt’altro che dietrologia fantasiosa….