Bottino Craxi si prende la visibilità  che dovrebbe andare ai disoccupati e ai giovani italiani intenti nei supermercati a rubare il cibo.
La casta crassiana di pelo grigio é impegnata nell’ipocrisia della beatificazione del politico divenuto simbolo del degrado istituzionale ammorbato di corruzione. Un socialista riforNista di tangenti in miliardi estero su estero.
Iniziative mediatiche e frasi da imbarazzi crassi si sprecano per il cinghialone amico di Berlusconi alla vigilia del decennale della sua morte.

Al teatro Capranica di Roma, per la proiezione dell’esistenza terrena di Craxi c’era una crassa scoppola di fondi di galera. O di balera, come Gianni De Michelis assieme a Claudio Martelli, al piduista Fabrizio Cicchetto, Paolo Cirino Pomicino, Barbara Rutelli in Palombelli, Carlo Rossella e Luca Barbareschi. Tutti prostrati al cinghialone “grande statista” come lo ha definito il ministro Frattini in fuga nella tana(sia) di Hammamet per venerare la tomba assieme a Brunetta e Sacconi.

Sul Giornale Roberto Chiarini si chiede se il cinghialone sia da considerarsi un esule piuttosto che un latitante. Si meraviglia che “una sentenza di condanna di finanziamento illecito ai partiti si sia trasformata nella pietra tombale che dovrebbe seppellire la sua opera di leader e statista“. Peccato che Chiarini, da attendente venduto, dimentichi le altre condanne e i processi in prescrizione.

Ci ha pensato Enza Tomaselli, storica segretaria del cinghialone, a ridare un po’ di verità  ai fatti. In un’intervista sempre sul Giornale ha detto a Stefano Zurlo che nell’ufficio di Craxi in piazza del Duomo “ogni tanto entrava quache dirigente del partito che diceva ‘Porto di là ‘”. Siccome “i soldi servivano a tutti i partiti, tutti hanno fatto finta di non sapere“. Poi quando scoppiò il bubbone innescato dal “mariuolo” Mario Chiesa, ecco che Craxi rassicurava la sua Enzina: “Stai tranquilla, se succede qualcosa vieni con me in Tunisia. Ma si capiva che quel sistema stava finendo e poi lui aveva sottovalutato Mani pulite“. Già , si sentiva così onniprepotente, il cinghialone, da atteggiarsi come il classico intoccabile mafioso.

Ma la crassa scoppola di attendenti di Berlusconi, che a Bottino Crassi deve le loro fortune economiche camuffati da intellettualoidi, anche Marcello Veneziani si unisce al bordello dei prezzolati riabilitatori del politico corrotto: “Lo statista degli anni ottanta, fra i 12 apostoli della prima repubblica assieme a De Gasperi, Moro e Togliatti” scrive. Già  in novembre questo bamboccione truccato da professore che dagli schermi di Odeon sputava sentenze sui “fascisti espressione di un certo sindacalismo di sinistra” scriveva che “fu l’immoralità  dei politici di professione a regalarci Tangentopoli. Di De Gasperi, Togliatti, Craxi e Almirante rimangono solo meschini succedanei“. Ecco, si é definito da solo.

Eppure la crassa riabilitazione di Crassi a suon di bugie sui media di regime genera i suoi frutti. Col decennale non soltanto Milano rischia di vedere uno spazio pubblico intitolato a Craxi. A quanto pare anche Paestum riabliterà  il cinghialone con una via. Il suo sindaco parla di “giustizia per un grande statista” (quotidiano Il Mattino del 15 gennaio 2010).

Col decennale della morte ormai alla vigilia anche il Quirinale si fa venire le fregole. Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio privato ad Anna Craxi, la moglie in vacanza nella (tana)sia di Hammamet. Un telegramma a spese di tutti gli italiani per il decennale della morte di uno statista. Pardon! di uno stragista della democrazia.

6 pensiero su “Tutti i crassi sulla tomba di craxi”
  1. @Marilena

    Innanzi tutto vorrei vedere con quali soldi questi degni rappresentanti della mafiocrazia sono andati in Tunisia….

    La risposta penso già  di saperla: voli di Stato.

    Voli di Stato per ricordare un grande delinquente.

    Le parole del “sig.” napoletano sono state più o meno queste:

    “troppo duri con bottino”….forse di duro ha sentito solo le monetine che gli venivano tirate….

  2. TUTTO CIO’ PROVOCA PROFONDA VERGOGNA NELLE PERSONE ONESTE!!!VERGOGNA PER ESSERE ITALIANI!!VORREI CHE CERTI BRUTTI CEFFI FINISSERO IN GALERA, ALTRO CHE COMMEMORAZIONI!!!

  3. La cantava Jannacci ed é sempre attuale ” …Rido, Rido di tutto Rido, non faccio apposta Rido, questo é il mio mestiere… ”

    E dobbiamo solo che ridere perché altro non sappiamo e non vogliamo fare visto che siamo un popolo di veri coglioni.

    Brava Helena, così mi piaci. ;o)

    Ma cosa credete che tutto il Baraccone mediatico, i rattoppatori di professione ed i professionisti del raggiro, dell’imbroglio e dell’ilusione siano a buona mercato?
    No, no, non vi disturbate cari italiani continuate a dormire, continuate nel vostro livello tele-cerebroleso ad oltranza, osannate al miracolo politico del nano di Arcore ma sappiate che anche i trucchi di Silvan hanno una spiegazione.
    Questo indecente popolo di narcolettici mediatici crede veramente che Silvio Berlusconi perché é ricco é onesto! Ma che poveracci che siete, ma quanto vi sbagliate, primo perché le grandi ricchezze si fanno spesso sulla pelle degli altri, secondo perché se puoi spendere soldi di altri preservando i tuoi non esiste posto migliore che in politica.

    E’ proprio vero solo un popolo di stronzi come gli italiani può credere alle parole di un coglione come Berlusconi e dei suoi adepti che ripetono sempre la stessa filippica tra cui ” …noi non mettiamo le mani in tasca degli italiani!”.
    No, no, loro infatti i soldi non li prendono con le mani ma direttamente con le cariole, dirottando milioni di quattrini per il proprio sollazzo.

    Quel nano, pagliaccio da circo che é Brunetta si fà  tanto grande verso gli sprechi e le magagne del Pubblico ma si guarda bene dal pubblicare tutti gli stipendi che circolano nel suo vicastero ne tanto meno di fare “operazioni trasparenza” sulla presidenza del consiglio, vedi tu come si potrebbe far girare i coglioni l’italiano medio nel sapere quanto prende li un uscere.
    Anche perché si sà  bene che se poco, poco gli italiani venissero a sapere realmente come vengono letteralmente BUTTATI i loro soldi per tutte le stronzate ed i capricci di Silvio Berlusconi e la sua corte per poi dire in pubblico agli stessi italiani che devono stringere la cinghia e promulgare tagli a valanga sui servizi pubblici gli farebbero un culo a strisce e grosso come un barile.
    Quindi meglio non dire nulla e nascondere il tutto, tanto si può ricorrere anche al segreto di Stato (vedi villa in Sardegna).

    Berlusconi é uno sperperatore di patrimonio Pubblico senza Precedenti, la sua vita da Reuccio d’Italia costa ai contribuenti (quei poveri stronzi che pagano) fior di milioni. E’ facile fare le “promesse” da Reuccio quando i soldi non sono i tuoi, diverso e fare Politica vera, sto grande statista dei miei coglioni.

    Sono solo capaci a raccontare frottole, una manica di magnaccia senza scrupoli, una rovina per il Paese senza precedenti.

    Ma cosa c’é da meravigliarsi, che siamo un popolo di dementi?
    Questa é l’Italia, é l’Italia dei Fabrizio Corona, degli Azouz Marzouk, dei Bettino Craxi e dei Berluscone’s.
    Ma cosa importa quello che hanno fatto, sono tutti poveri cristi vittime della società , del sistema non é colpa loro, peccato che la società  ed il sistema lo fanno proprio loro. In fondo come si dice, porgi l’altra guacia ed in questo caso anche qualche fetta di culo, magari vicino all’osso.

    Ed ecco che grazie alla propaganda, alla finzione dei media, alla manipolazione dell’informazione e delle idee chi ha fottuto l’Italia e gli Italiani non é un bastardo ma un eroe, bisogna dedicargli vie ed eloggiarlo.

    Se questa é l’Italia, se questa é la politica prendiamocela anzitutto con noi stessi perché lasciamo che tutto ciò accada con la massima indifferenza.

    Un altro anno é passato e non é cambiato nulla il Parlamento continua a legiferare alla cazzo di cane e gran parte delle attenzioni sono rivolte a risolvere i casini di un coglione nominato Premier del governo da una parte deviata e distorta degli italiani. Che gran culo che abbiamo.

    ^^^ NON VOTATE POLVERINI PER IL LAZIO, SAREBBE L’ENNESIMA PASSACARTE DI BERLUSCONI ^^^

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