Rudra Bianzino é un ragazzo di 16 anni. Quando ne aveva 14 suo padre Aldo fu arrestato e portato in carcere. Durante un’irruzione in casa sua, gli agenti gli avevano sequestrato qualche pianta di marjuana e 30 euro.
Aldo Bianzino in quel carcere é morto in circostanze tutte da chiarire.

La madre di Rudra, Roberta, é venuta a mancare qualche mese fa dopo una lunga sofferenza. Si era sempre battuta in difesa del marito, convinta fosse stato vittima di un omicidio.
I referti delle autopsie sul cadavere di Aldo hanno confermato ferite agli organi interni. Aldo Bianzino é morto in braccio allo Stato in un momento in cui lo Stato doveva occuparsi del suo caso.

Il pm che ne ordinò l’arresto, Giuseppe Petrazzini, é lo stesso che oggi si occupa delle cause della morte di Aldo. Domani, venerdì, ci sarà  l’udienza durante la quale quel pm potrebbe chiedere l’archiviazione per l’agente penitenziario accusato di omicidio.
All’esterno del tribunale di Perugia, in piazza Matteotti a partire dalle 9 del mattino, ci sarà  un presidio cui sono invitati a partecipare tutti. Oltre ai massimi esponenti del partito Radicale e ai membri del comitato Verità  e giustizia per Aldo, saranno presenti il giovane Rudra e Ilaria Cucchi.





5 pensiero su “Perugia, mobilitazione per Rudra Bianzino”
  1. Una festa e un concerto per raccogliere fondi a favore di Rudra Bianzino.

    Il 19 dicembre 2009 a Pianello di Cagli, la band i Gato Negro in collaborazione con l’associazione Proloco Pianello organizza un concerto per raccogliere fondi per aiutare il giovane Rudra Bianzino e suo zio Ernesto Radici.
    Rudra, un ragazzo di 16 anni, fino a poco più di due anni fa viveva nella campagna tra Pianello e Pietralunga con la sua famiglia composta da lui, sua madre Roberta, suo padre Aldo e la nonna materna.
    Il padre Aldo é morto in modo a dir poco misterioso, dopo un giorno di carcere a Perugia dove era stato portato il 14 ottobre 2007 insieme alla moglie perché aveva nel suo orto alcune piante di marijuana per uso personale.
    Dopo la morte di Aldo, Roberta ha iniziato una battaglia per trovare la verità  sulla morte di suo marito spendendo tutte le sue energie fino a quando non é morta il 15 giugno 2009. Nel frattempo é scomparsa anche la nonna ultranovantenne e Rudra é rimasto solo con lo zio Ernesto che lo ha raggiunto lasciando il suo lavoro in Germania.
    Rudra oggi continua ad andare a scuola alzandosi prestissimo al mattino, lo zio che ha la sua tutela, sta cercando un’occupazione per continuare ad aiutarlo, al momento vivono tra molte difficoltà  aiutati dalla solidarietà  dei vicini anche perché i soldi che generosamente sono stati donati grazie all’iniziativa degli amici di Beppe Grillo possono essere usati solo per spese mediche, per lo studio e per spese legali.
    Diverse organizzazioni si sono mosse a sostegno di Rudra e c’é stata una buona risposta da parte della gente, noi ci aggiungiamo a chi ha già  dato sostegno e vogliamo far sentire la nostra. vicinanza e portare a conoscenza del caso tanta gente che vive nelle stesse campagne e non sapeva o non sa ancora nulla della triste storia di questa famiglia.
    E’ stato triste per noi venire a conoscenza di un fatto successo a pochi kilometri di distanza solo attraverso la televisione e questo ci ha fatto riflettere sulle reali distanze di questa società  e sul fatto che troppo spesso capita di non sapere che proprio vicino a noi c’é chi vive in grosse difficoltà  ed é ancora più grave se ci sono dei minori a soffrire.
    Per Questo quanto si riuscirà  a raccogliere nella festa del 19 dicembre sarà  dato direttamente ad Ernesto in modo da poter fornire un aiuto immediato per poter far fronte alle esigenze quotidiane e magari passare un Natale più sereno anche con un piccolo regalo.
    Alla serata saranno presenti Rudra ed Ernesto e saranno invitate anche le autorità  locali alle quali si chiede un gesto di solidarietà , ma soprattutto sono invitati gli amici i paesani e quanti vogliono essere presenti a questa festa dei Gato Negro ed essere vicini a Rudra.

    L’iniziativa ha avuto il patrocinio dei comuni di Cagli, Cantiano e Pietralunga, delle comunità  montane del Catria e Nerone e Alta Tevere Umbro, della provincia di Pesaro e Urbino

    I Gato Negro, Proloco Pianello, gli amici di Rudra Bianzino.

  2. – Roma, 11 dic – ”Faccio fatica a commentare sortite cosi’ inqualificabili, che riflettono tempi molto tristi. Certo, ognuno e’ responsabile di cio’ che fa e dice e, nel caso di un politico, sta ai cittadini espirmere un giudizio. Ma stavolta ci sarebbe quasi da valutare anche se chi lancia questo genere di accuse sia davvero ‘compos sui’, vale a dire pienamente padrone di se”’. Cosi’, l’ex Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, in un’intervista al Corriere della Sera sulle parole di ieri del premier, Silvio Berlusconi su Consulta e Costituzione. A proposito delle accuse del premier agli ultimi tre presidenti della Repubblica di aver ‘infiltrato’ giudici di parte nella Corte Costituzionale, Ciampi ricorda inoltre di aver nominato ”tutti giuristi stimatissimi e di chiara fama (Giovanni Maria Flick, Sabino Cassese, Maria Rita Saulle, Giuseppe Tesauro), scelti non per un gioco di bilancino politico e dopo un’inchiesta interna sulle ideologie sulle quali si erano formati, ma soltanto in base a criteri di competenza tecnica. Si spulci pure il curriculum di ciascuno di loro per vedere se possono sul serio essere definiti dei pasionari di una fantomatica sinistra”.

  3. Le “minchiate” affermate da mister B. al parlamento europeo sono di una gravità  inaudita… lo stesso Fini e Napolitano lo hanno sottolineato… questo mafioso sta preparando un colpo di stato con l’esercito, stiamo attenti, perché se gli arriva l’avviso di garanzia può succedere di tutto!!! Ormai é braccato… e l’unica salvezza é destabilizzare il paese… ARRESTATELO!!!

  4. ZEFFIRELLI INSULTA UNA GIORNALISTA E DIFENDE BERLUSCONI

    DAL MATTINO

    ZEFFIRELLI INSULTA GIORNALISTA SU BERLUSCONI

    ROMA (10 dicembre) – Animatissimo e volgare fuori programma tra Franco Zeffirelli e una giornalista, Livia Bidoli di GothicNetwork, questa mattina all’Opera di Roma, durante la presentazione della Traviata. Elemento scatenante é stata la versione andata in scena ad Amburgo. Il regista la stava raccontando come «versione moderna per alcuni versi anche efficace con un allestimento di prostitute e marchettari, un’accozzaglia di puttane e froci con tanto di lavande di bidet dietro un tendone. Insomma, una scena quasi come il caso Marrazzo».

    A quel punto la giornalista ha protestato: «Non cominciamo con questa storia, allora anche come il caso Berlusconi, che ha un casino a casa sua. Stiamo in piena crisi di governo e c’é chi si fa i casini». E si dichiara una di quelle persone che ha partecipato al corteo di sabato scorso al “No B Day”.

    Furiosa la replica di Zeffirelli, a suon di insulti: «Questo é un teatro serio vada via mascalzona cretina, lei é una str…, vada aff…, lei non ha cittadinanza qui, non si deve permettere, Berlusconi é un amico mio é un uomo straordinario».

    La giornalista ha ribattuto dichiarando che sarebbe andata dai carabinieri a sporgere denuncia anche perché racconta di essere stata «strattonata» dalla guardia del corpo, che «ho fotografato col telefonino mentre mi faceva gestacci con il dito. Non so ancora se denunciarlo, i termini per sporgere denuncia sono elastici e ho tempo per decidere».

    «Quando ho controbattuto con un commento sul presidente del Consiglio, lui prima mi ha detto che Berlusconi é un amico suo e una persona straordinaria, e poi mi ha insultata dicendomi che dovevo andare via e che non potevo permettermi di dire queste cose». «Subito dopo – continua Bidoli – sono stata strattonata dalla guardia del corpo di Zeffirelli che mi ha anche fatto gestacci con il dito. Io però l’ho fotografato e ho in mano tutti gli estremi per la denuncia. Non so ancora se farla, ho parecchio tempo per pensarci, i termini per un’azione legale sono elastici», conclude.

Lascia un commento