La morte della transessuale Brenda asfissiata nell’incendio del suo tugurio interrato di venti metri quadrati, induce a chiedersi chi l’abbia uccisa, visto che l’ipotesi parla di omicidio volontario.
Dai primi rilievi sembra che l’incendio sia partito da un borsone contenente materiale a combustione lenta. Il corpo di Brenda sarebbe stato trovato seminudo in cima alla rampa di scale che porta all’uscita del tugurio in fiamme.

Brenda era stata aggredita appena una settimana fa da un gruppo di romeni che le hanno rubato il cellulare su cui pare ci fossero foto imbarazzanti di Piero Marrazzo, col quale ha intrattenuto una lunga relazione sessuale. Quei romeni si ritiene siano gli stessi che di lì a poco hanno fatto irruzione armati di bastone e coltello nel tugurio della trans Thaynna, amica e collega di Brenda, picchiata assieme a Palomina, Tiffany Maira e Cmilla durante una rapina alla ricerca dei “soldi di Marrazzo“. A tutte i romeni hanno preso i computer e i telefonini.

La relazione che Brenda intratteneva con Marrazzo, era innaffiata da migliaia di euro sborsati dall’ex governatore, che da quest’estate cercava di contenere i contorni di un ricatto al sapore di sesso droga e moralità , operato da quattro mele marce in divisa ora in carcere, che nel frattempo avevano cercato di vendere le immagini di un video intimo di Marrazzo con la trans al quotidiano Libero, e alle testate di gossip berlusconiano dirette da Alfonso Signorini. Carabinieri di cui, a differenza delle trans, non si sono ancora viste le facce. Secondo la procura di Roma sarebbero stati loro a portare la cocaina nell’appartamento di Brenda per rapinare decine di migliaia di euro all’ex governatore del Lazio.

Le trans, benché frequentino gente facoltosa, sono amiche fin tanto che non si parla di soldi. Gelosie reciproche per il cliente facoltoso che bazzica i loro ambienti ai margini della legalità , della moralità  e della visibilità , portano spesso a dissidi e ad astio reciproco. Natalie, trans 30enne collega e “amica” di Brenda, ha detto di aver trascorso una notte assieme al facoltoso e famoso Piero Marrazzo. Nei verbali delle sue dichiarazioni si legge “Glielo dicevo a Piero, stai attento, lasciala perdere la Brendona, quella é drogata ti fa finire nei guai“. Dopo lo scoppio della vicenda agli inquirenti ha detto “Non sapete che liti quando Piero sceglieva una anziché l’altra“.

Un ambiente squallido in cui non si possono osare denunce. La trans Thyanna ha detto che a un professionista i carabinieri avevano rapinato 7.495 euro. “Se avevi i soldi pagavi oppure facevi assegni, lasciavi il cellulare, il portafogli. Denunce ai carabinieri non ne venivano fatte perché nessuno ci avrebbe creduto.” Estorsioni in stile mafioso a clienti fotografati e filmati in situazioni intime imbarazzanti e a rischio di guai giudiziari per la frequente presenza di cocaina.

Il legale di Marrazzo, avvocato Petrucci, in merito alla morte di Brenda parla di similitudini con la vicenda della “Uno bianca dove si mettevano a tacere i testimoni” e chiede protezione per Natalie. La quale si dice “tranquilla, non più amica di Brenda” e insinua che “forse sul computer trovato bagnato nel lavandino del tugurio di Brenda poteva esserci il secondo video“. Quello che cercano gli inquirenti. Natalie era la rivale di Brenda. Nel suo interrogatorio l’aveva accusata di aver avvertito lei i militari della presenza di Marrazzo in casa sua.
Oggi la trans Barbara ha detto che Brenda é stata uccisa “senza che polizia e carabinieri abbiano fatto nulla per tutte le trans di questa zona a rischio di morte, impaurite dai romeni“.

Marrazzo, bontà  sua, di questa vicenda, ha raccontato versioni non sempre uguali durante i suoi interrogatori. In particolare quelle sui soldi: “cinque mila euro per l’incontro: tre mila li ho appoggiati sul tavolinetto, 2 mila li ho tenuti nel portafoglio” la prima volta. “Tre mila euro per l’incontro: mille li ho appoggiati sul tavolinetto, 2 mila li ho tenuti nel portafoglio” la seconda. Cifre importanti per un governatore che guadagnava 10 mila euro mensili e ne pagava quasi 7 soltanto di mutuo. Non a caso sono stati avviati accertamenti patrimoniali sul suo conto e passati al setaccio i bilanci della regione Lazio.

Difficile stabilire quanta verità  verrà  fuori, rispetto alla verità  processuale in corso di accertamento. Difficile prevedere se un giorno saranno identificati gli esecutori, oltre che i mandanti dell’omicidio di Brenda. Sono in troppi a tremare: dai clienti avvocati imprenditori medici politici docenti commercialisti giornalisti calciatori ed ex piloti di Formula 1 della Roma che conta, fino alle bande di romeni che gestiscono spaccio di droga col tacito assenso delle colleghe trans. Difficile stabilire come l’ex sondaggista del corruttore Luigi Crespi abbia saputo prima di altri dell’esistenza del video a carico di Marrazzo con una trans. Suoi alcuni sms inviati sui cellulari di vari giornalisti che avvertivano dell’esistenza.

La morte di Brenda segue quella del pusher Cafasso, scomparso in settembre per un sospetto arresto cardiaco sotto la lente della procura di Roma. Cafasso ha anche girato uno dei due video che ritrarrebbero Marrazzo assieme a Brenda e ad altri transessuali, con accanto striscie di cocaina. Che Marrazzo ha già  ammesso di avere sniffato.
Sei mesi fa morì la trans Tabata, che Marrazzo conosceva.

Insomma, ce n’é abbastanza per ritenere che le norme sul processo breve intente ad entrare in vigore, manderanno in soffitta assassini, mandanti e spacciatori implicati in questa triste storia. La prescrizione potrà  arrivare prima che siano stati spesi i soldi rapinati, salvo che gli inquirenti lavorino a tempo di record per evitare che la nuova “ghedinata al sapore di alfano” sbianchetti tutto. Come con una striscia di coca.

11 pensiero su “Gli assassini di Brenda forse la faranno franca”
  1. qui stiamo parlando di un omicidio di Stato… ma quali Romeni? A proposito di Romeni, ma come mai adesso non vedo tutta questa indignazione? Come mai non vedo nessuno che sbraita contro le comunità  Rom? Ancora una volta da questa vicenda esce un ritratto razzista e ignorante del popolo italiota… che abbocca alle panzane del REGIME di Hardcore…

    Quanti Parlamentari, Gasparri in testa, hammo tirato un sospiro di sollievo dopo questa brutta vicenda???

  2. Faccenda veramente molto brutta. Molto inquietante. Oltre al doloroso fatto della morte di un essere umano, qui c’é la tristezza di intuire qualcosa di molto marcio. Servizi Segreti? Mafia? Bande criminali? La senzazione é che questa triste e squallida storia purtroppo finirà  nell’elenco dei grandi segreti dello Stato Italiano, come purtroppo siamo abituati da 60 anni a questa parte.
    Come sempre, grazie Daniele.

  3. Daniele,

    temo che il caso Brenda sia solo l’ennesimo caso sul quale dovrebbero investigare più approfonditamente le forze di pubblica sicurezza, quell mondo delle elite dirigenziali del ns paese, dalla politica all’imprenditoria, dal mondo dello spettacolo(TV, moda, sport e salotti buoni e sfilate)al business della criminalità  facente PARTE del sistema.
    Quello che ai più appare un monito verso i trans, spesso clandestini e ricattabili dalle stesse forze dell’ordine – vedi le 4 MELE MARCE dell’Arma – oltre che rappresentarli su TUTTI i MEDIA come “corruttori” dei valori di civiltà  – come se i clienti e chi SFRUTTA il mercato degli stupefacenti fossero COSTRETTI ad andare con loro o farne strumenti di ricatto ai potenti, é l’aver reso possibile, grazie alla MANCANZA dello Stato a PROTEZIONE di possibili testimoni di REATI prima che di “malcostume” che una morale bacchettona vaticaneggiante tipicamente ITALIOTA reputa una offesa alla propria identità , un omicidio(probabile)annunciato e senza che un investigatore, un magistrato o un giudice, nonostante i precedenti di aggressione e di sottrazione di cellulari e computers, si fosse mosso con il dovuto anticipo al fatto accaduto ieri(la morte in circostanze dubbie)di Brenda, valutando appunto la possibilità  di una adeguata protezione in cambio di una collaborazione di costoro che sono direttamente o indirettamente coinvolti nello scandalo Marrazzo e nei risvolti che per giorni sono stati ipotizzati e dibattuti sui media. Come quasi a volre dire:”chiudiamola qui e procediamo su quello che abbiamo” invece che continuare le investigazioni, in OGNI direzione, senza guardare in faccia a CHI viene citato in causa o coinvolto in questo pruriginoso caso di cronaca(fino a ieri). Adesso che c’é scappato il morto, TUTTI a rincorrere le ipotesi(tra l’altro già  fatte da vari organi di stampa e TV ai tempi dello scandalo Marrazzo)e TUTTI a dire:”potevamo pensare a proteggere il trans testimone”. E no signori miei, qui se NON é inefficenza, incapacità  é molto peggio .. qui é MALAFEDE da parte di inquirenti e giudici .. si dica se vi sono state pressioni per CHIUDERE la cosa e CHI le ha esercitate!! Troppo comodo accampare scuse quando c’é una EVIDENTE complicità  dello Stato e delle Istituzioni a NASCONDE i FATTI .. la VERITA’!! Marrazzo c’ha rimesso il posto e la credibilità (oltre alla propria vita privata) .. adesso VOGLIAMO e PRETENDIAMO di sapere CHI c’é DIETRO al caso Marrazzo(vittime, complici e VIPs inclusi)!!

  4. @ Chicca

    Certo che non sono felici, se lo fossero la sera starebbero a casa con la loro famiglia, o se lontani da casa al telefono con i propri cari prima di andare a letto (soli). Andando a dormire presto affinché i giorni che li separano si accorcino il più possibile.
    Non é proprio questo il caso. Al di la dei risvolti politici, la vicenda é di uno squallore e di una tristezza unici.

  5. che grande tristezza per questo mondo dove si accavallano corrotti e corruttori, acquirenti e venditori di corpi ad ore, dove la vita acquista sempre più il solo valore della carta filigranata, dove il confine tra solitudine e moralità  ha perso i contorni ed, in una nuvola sfocata di sesso droga e potere, trovano conforto anime sole.
    vi siete chiesti mai se queste persone sono felici?

Lascia un commento