Pino Manià ci, conduttore antimafia dell’emittente siciliana Telejato, é stato rinviato a giudizio per esercizio abusivo della professione giornalistica. Se l’Italia fosse un Paese normale un provvedimento di questo tipo dovrebbe riguardare centinaia di conduttori di notiziari non giornalisti, magari assieme all’editore Silvio Berlusconi che per anni ha fatto trasmettere Rete 4 senza concessione delle frequenze.

Comunicazione e informazione in una democrazia sono libertà , che non può essere sottoposta a tesserini. In un paese normale la libertà  di comunicare é un diritto di tutti, e se fra loro c’é qualcuno come Pino Manià ci, (anzi l’unico in Sicilia) che fa nomi e cognomi di mafiosi e/o presunti tali su un’emittente locale, dovrebbe avere maggiori tutele in un’area difficile come la sua, e magari essere invitato su qualche canale nazionale. Invece viene rinviato a giudizio per un reato ridicolo e liberticida, mentre, magari, i mafiosi che cita se la ridono liberi o latitanti.
La mia solidarietà  a Pino, in attesa che esca da questo processo da assolto.

21 pensiero su “Solidarietà  a Pino Manià ci”
  1. La grave colpa di Maniaci é che dalla sua televisione padronale, lancia a volte accuse infondate, denigrazioni gratuite, diffamazioni, verso i suoi nemici, senza dare possibilità  di rettifica o di replica e senza avere il coraggio di un confronto televisivo, sui vari temi scottanti ( Bertolino, Policentro, ecc..)

    Si può dire: se qualcuno si sente diffamato, lo querela cercando giustizia in tribunale, nella Legge. Giusto. Io infatti l’ho querelato 5 volte. Ma anche questo viene propalato da Telejato come una iniziativa negativa con ulteriori commenti denigratori.

    In sintesi. Maniaci inventa o misifica fatti. Ti denigra e ti diffama. Ti censura. Si rifiuta di dare conto del tuo diritto di rettifica. Si sottrae al confronto. Ti sfida a querelarlo. Lo quereli e la stessa querela viene strumentalizzata per gettare altro discredito su di te, indicandoti come un detrattore di Telejato. La realtà  al rovescio !

    Se questa é libertà  di informazione ! Se questa é democrazia mediatica! Se questa é deontologia !

    La verità  é che Maniaci non ha la formazione culturale e morale per fare il giornalista, a parte il tesserino.

    Il suo passato avventuroso non viene evocato per condananre il suo presente, ma solo come controprova per dimostare l’indole del personaggio.

    Il fatto di essere un pregiudicato, condannato e detenuto per furto, truffa, ricettazione, emissione di assegni a vuoto. Il fatto che si sia inventato una laurea con tanto di festa di (falsa) laurea. Il fatto che abbia gestito a Montelepre un laboratorio di analisi abusivamente. Il fatto che abbia fatto l’imprenditore e gli sia capitato di fare lavori su immobili posti sotto sequestro dall’autorità  giudiziaria ( conosco i testimoni) . Tutti questi fatti, raccontano qual’é stata la storia morale e professionale di uno che oggi si erge a paladino dell’antimafia, ed approfitta di questo “status” per diffamare chi vuole, sperando un una sorta di impunità  legata alla sua notorietà  di antimafioso.

    L’antimafia gli é servita per avere successo e notorietà , anche accettando i rischi che conseguono. Ma quale attività  di impresa non presenta rischi? Molti imprenditori rischiano in Sicilia ( pizzo, estorsioni, attentati, ecc..) . Maniaci rischia, ma lo ha fatto per un suo tornaconto personale, per la soddisfare il suo superego, la sua megalomania, la sua voglia disperata di ergersi al di sopra degli altri, come una sorta di rivincita sul suo passato impresentabile, che tuttavia non ha mai avuto il coraggio di confessare pubblicamente, pentedosene e facendo pubblica ammenda.

    Un’ultima osservazione infatti voglio fare. Visto che Maniaci oggi predica trasparenza e legalità , perché non fa una pubblica ammissione dei suoi errori e dei suoi misfatti passati, ponendosi addirittura come esempio di una persona che ha sbagliato ma oggi si é riscattato dal suo passato di pregiudicato?

    Per conto mio, al di là  delle ossessioni e delle diffamazioni di Maniaci, ho sempre agito in piena coscienza, ho difeso la collettività  dall’inquinamento della distilleria, sono stato denunciato dalla Bertolino e mi sono difeso in tribunale, con 2 assoluzioni, ho querelato Maniaci quando ho ritenuto che mi ha diffamato, non ho mai avuto alcuna ambizione poltica negativa, ho sempre speso per la politica tempo e denaro mai cercando o ricevendone vantaggi personali, ma solo per spirito idealistico e di servizio, non ho nessuna esigenza di apparire in televisione o su Telejato, sono felice del mio lavoro di insegnante, e vado avanti così nella piena libertà  di coscienza e di pensiero.
    Ing.Vincenzo Bonomo

  2. Minkia sei un grande…..sostengo questa tesi da 1 anno, ovvero da quando sapevo che presto sarebbe scoppia la crisi. Questi ladroni si sono rubati le nostre vite.

  3. Bellissimo link, freeman. Non potevano non farlo fuori, con le cose che diceva. Cioé, non potevano non farlo fuori allora, quando ancora erano così ingenui da usare armi e bombe. Oggi hanno ben altri, venerabili, metodi, come ben sanno De Magistris, Forleo, Vulpio, Genchi 🙁
    L’idea della supposta di giuseppe f mi piace moltissimo 🙂
    L’articolo del corrispondente olandese linkato da Andrea é un vero capolavoro. Da stampare e rileggere molte volte, per non dimenticare mai che non siamo pazzi.
    Buonanotte, blog. Che la forza sia con noi.

  4. Anche io porgo tutta la mia solidarieta’ e la mia stima (ovviamente) al Giornalista Pino Manià ci.
    E’ un Giornalista come te Daniele, un Giornalista degno di essere chiamato così.
    E, come al solito, qui nel paesello degli inciuci le Persone Serie vengono soffocate, mentre i mafiosi vengono premiati con poltrone in parlamento; tanto paghiamo noi con le nostre tasse, no?
    Tutti questi pseudopoliticanti hanno trovato la formula magica:
    perché investire le tesse dei cittadini per il buon funzionamento del paese?
    Meglio utlizzare questi soldi per opere inutili, meglio finanziare le opere della mafia, degli amici e degli amici degli amici, no?
    Anzi, ancora meglio tagliare fondi a tutto spiano, dandoci dei servizi da TERZO MONDO, così ci sono ancora più soldi nei quali sguazzare.
    E, in tema di nucleare, metterei una bella supposta di plutonio nell’ano dei loro figli!

  5. Buongiorno Daniele, buongiorno blog.
    C’erano due bei commenti sul Corriere.it, ieri: uno auspicava una rinuncia in massa dei giornalisti al loro tesserino per solidarietà  con Manià ci, e l’altro che l’Ordine lo tesserasse ad honorem, chiudendo così la questione.
    Ovviamente questo presupporrebbe essere in un Paese normale, quindi é chiaro che qui non succederà  mai.
    Sul sito di Telejato, comunque, si può fare una donazione.
    http://www.telejato.it/

  6. ….e un bel VAFFA all’ordine dei giornalisti, organo assurdo che serve solo ai potenti per controllare l’informazione. Perché, PERCHE’ per informare occorre avere un tesserino in tasca? E per fare il poeta, l’attore, lo scrittore? Povera Patria.

  7. Pensiamo anche alle cose pratiche.il buon Pino, come se la passa? Vogliamo aprire una sottoscrizione per aiutarlo nelle spese legali? Ovviamente solo col suo consenso,

  8. Piena solidarietà  a Manià ci, uno dei pochi che si oppone al regime mafiocratico…persone così dovrebbero essere citate tutti i giorni per il loro impegno (come ricorda anche Saviano) anche perché così si possono difendere e non li si lascia soli…viva Pino Manià ci

  9. Solidarietà  ad un giornalista vero e raro in questo paese di servi… Quando il nano parla di magistratura al servizio del potere NON sbaglia, purtroppo non dice che é il suo potere!!! Ma tanto madre natura farà  il suo decorso prima o poi nano di merda!!!

    Per chi NON ha visto l’ultima puntata di Report sul gigantesco inganno nucleare… vi consiglio di informarvi e diffondere le fandonie che ci racconta Scajola & Co.:
    http://www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html

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