Aggiornamento su una delle inchieste che riguardano il politico in carica Marcello Dell’Utri.
Aldo Micicché, consigliere provinciale democristiano a Roma negli anni ‘80, condannato a 25 anni di galera per truffa e bancarotta, vive in Venezuela. E’ ricercato poiché é considerato il ponte fra la ‘ndragheta calabrese e i partiti. Amico sia di Clemente Mastella, che di Marcello Dell’Utri, Micicché tentava di far revocare o attenuare il 41 bis del cosiddetto carcere duro, cui é sottoposto Pino Piromalli, il capo della famiglia più potente della piana di Gioia Tauro, tentativo fallito per la caduta anzitempo del governo Prodi.
Per contattare l’ex guardasigilli ceppalonico (terrorizzato dalle intercettazioni) Micicché, da Caracas, ci arrivava per vie traverse, tramite l’appoggio di un telefono interno alla regione Campania usato da Sandra Lonardo, moglie dell’ex ministro, di cui agli atti c’é un colloquio diretto proprio con Micicché.
Per raggiungere l’ex presidente del Senato Franco Marini, Micicché si avvaleva di un collaboratore in Abruzzo. Per interloquire con Mario Tassone, ex vicepresidente della commissione antimafia dell’Udc, Micicché poteva contare sull’appoggio del sindaco di Gioia Tauro, mentre i rapporti col “compare” senatore a vita Emilio Colombo erano diretti. Questo quanto emerge dalle intercettazioni dai magistrati.

Sono le 22 del 2 dicembre del 2007 quando Marcello Dell’Utri chiama Aldo Micicché, il quale spiega al senatore berlusconiano che, sia in Calabria che a Milano e Varese, é in grado di controllare pacchetti di voti.
I 2 parlano di affari di petrolio che riguardano lo stesso Micicché, un avvocato di Genova e Totò Piromalli, che con Gioacchino Arcidiaco e altre 20 persone sono rinchiusi in carcere dal 23 luglio scorso e anche di azioni da intestare al figlio di Dell’Utri, Marco, intento ad organizzarsi per trascorrere le vacanze natalizie proprio a Caracas.
Per le elezioni Dell’Utri viene invitato da Micicché a chiamare l’avvocato eurodeputato Armando Veneto, che nel 1979 tenne l’orazione funebre sulla salma di Mommo Piromalli, suo cliente capostipite del clan. In caso di candidatura sarebbe in grado di garantirgli 40 mila voti nella sola provincia di Reggio Calabria. Dell’Utri risponde “questo é importante”.
La mattina di quello stesso 2 dicembre, Dell’Utri, su presentazione di Micicché, aveva ricevuto a Milano 2 elementi della ‘ndragheta interessati a far ottenere a Totò Piromalli un passaporto da console onorario per garantirgli “immunità â€. Sarà  lo stesso Micicché a ricordarglielo per telefono: “Quelli che gli possono dare la copertura completa, le nostre cose sono segrete ricordatelo, sono persone che tu hai ricevuto, mi hai capito o no?”.

Il 3 dicembre Dell’Utri chiama Gioachino Arcidiaco, già  nel mirino dei pm per traffico di droga, per affidargli il compito di aprire alcuni circoli di buon governo a Gioia Tauro e altri posti.
Nel marzo 2008 Micicché rivela ai complici di avere un certo potere sui voti all’estero, e di consegnare il curriculum della fidanzata di Arcidiaco all’inconsapevole Barbara Contini, candidata Pdl in Campania in visita a Caracas. Il curriculum di Arcidiaco, che nel frattempo ha ottenuto una casa dal comune di Milano pur essendo senza lavoro, viene inviato a Marcello Dell’Utri “la carta grossa” così definito da Micicché a Lorenzo Arcidiaco.
In quello stesso periodo Totò Piromalli parla con un sindacalista lombardo che controlla 10 mila voti. Il progetto é di farli confluire nel Pdl.
A 10 giorni dalle elezioni, Dell’Utri dice ad Arcidiaco “se volete ci vediamo a Roma”. Quest’ultimo rivela a Micicché “Immaginavo, io comunque gli ho chiesto in maniera ufficiale di dirottarmi un pochino di situazioni (voti) E il ragionamento lo sto facendo pure in Calabria”.
La ‘ndragheta si é assicurata un po’ di amici in Parlamento, intanto Dell’Utri giura di non sapere nulla del peso criminale di Micicché. L’inchiesta sui Piromalli é in corso.

La vicenda riassunta così é stata tratta da un articolo di Peter Gomez pubblicato su L’Espresso.

33 pensiero su “L’inchiesta sui voti pilotati a Dell’Utri”
  1. Io tutte queste polemiche sui giornali le condivido solo parzialmente. Il grosso dell’opinione pubblica si forma in TV, e in particolare nelle 5 reti 1/2 rai3 che viene controllata dal Cainano.

    Il resto é aria fritta. Anche se il Corriere, Repubblica, Il Giornale, L’espresso, Panorama e compagnia bella di coalizzassero nel dichiarare il vero e decidessero di aprire gli occhi ai lettori, comunque si sposterebbe una minimissima parte di voti e si influenzerebbe in minima parte l’opinione pubblica.
    Basta infatti che i TG e i radio TG non ne parlino (o ne parlino “col preservativo”), e quegli articoli NON esistono!

    Qua ce la meniamo in tutte le salse, ma alla fine il problema é solo uno: l’informazione in mano a una persona, che (guarda caso) é il presidente del consiglio.
    Cancelliamo questa immensa anomalia per un paese che si dice democratico e allora, come un castello di carte, crollerà  tutto il sistema omertoso e falso dell’informazione. I politici non potrebbero più scrivere leggi-vergogna, quelli inquisiti non avrebbero spazi per farsi spalleggiare dai propri colleghi o per attaccare la magistratura, il malgoverno o certi “malcostumi” (Mastella docet) cesserebbero di essere tollerati.

    LIBERIAMO LA TV!

  2. Per farvi capire ancora meglio le condizioni di questo Paese volevo ricordare per chi non lo sapesse che il sottosegretario agli esteri é Vincenzo Scotti un democristiano eletto alla Camera per la prima volta nel 1968 ed inguaiato da mani pulite dopo aver fatto parte di governi con Andreotti e Craxi. E’ stato di recente a Bruxelles per discutere con i grandi d’Europa……il nuovo che avanza !

  3. un’Italia fatta di gente che dimentica facilmente i fatti accaduti nel paese ma che prima o poi dovrà  rendersi conto di quello che ha fatto portando Berlusconi di nuovo al governo….

  4. Io ho provato a parlare della verità . La risposta é stata che il parlamento rappresenta COMUNQUE l’italia. E questo lo diceva….de gasperi? (boh, mi é stato citato ma non ricordo): il parlamento é diviso in percentuali, e in una di queste rientra la rappresentazione di una parte di italiani. Boh. A me cadono le braccia. Le persone della generazione precedente alla nostra votando si tappano ancora il naso, preferiscono votare a destra (anche se qualcosina lo sanno) invece che a sinistra, perché Berlusca non é da solo (infatti c’é anche dell’Utri….) a decidere, perché i provvedimenti economici parlano un’altra lingua. E’ assolutamente impossibile convincere qualcuno che si tura il naso.

  5. Cercare di cambiare le menti italiane attraverso l’informazione, il “passaparola”, la conversazione civile, é inutile.
    Cercare la verità , capire l’inganno delle istituzioni, rendersi conto della falsità  delle apparenze, crea eccessiva tensione inconscia, senso di incoerenza psico-cognitiva insopportabile a chi non é abituato a pensare “fuori dagli schemi”.
    E’ come cercare di spiegare l’ateismo ad un religioso praticante, o provare a diffondere il sistema copernicano in età  medioevale.

    Sono le condizioni al contorno che vanno modificate, quelle che davvero rendono “passive” le menti rispetto alla vita collettiva e all’esperienza civica: in particolare l’esperienza dello stato (o dell’anti-stato) e della giustizia (o dell’anarchia) che plasma gli individui sin dall’adolescenza e che resta nell’inconscio di ciascuno per tutta la vita.

    Il resto é pura conseguenza.

    Ciao a tutti.

    Giuseppe

  6. Bravo Daniele,
    non avevo compreso bene tutta questa storia!
    E adesso capisco perché il berlusca si beccato così tanti voti (ok, non solo per questo, purtroppo).
    Comunque questi personaggi mi fanno ribrezzo!

    Oggi ho pubblicato la seconda parte del post sul CIBO, AGRICOLTURA, GAS SERRA E FINTO BENESSERE.

    Vi invito a dare un’occhiata, é molto interessante.

    http://lucaviscjebrasil.blogspot.com/

    Grazie.
    Un saluto a tutti!
    Luca

  7. vi ringrazio per le parole di conforto. Le monetine dici Fau.? me le ricordo eccome se me li ricordo. Sembra siano passati secoli invece solo 15 anni. Dove sono finite quelle persone che le lanciavano con disprezzo e rabbia a craxi? E il loro esempio? A PAtty dico che non ho la tv da almeno 15 anni e non mi manca, anzi. Cerco di boicottare quello che posso: mi dici come posso fare a trovare una paio di scarpe sportive made in Italy? Se non sono made in China, vengono dal Vietnam o altri paesi limitrofi. Siamo invasi e accerchiati da quello che prima o poi ci fagociterà  nostro malgrado. Scusatemi di nuovo ma io vedo il futuro molto buio. buonanotte

  8. Ok…tu lo sai (56 impuniti nel PDL 18 nel PD menoelle)io lo so, domani un altro lo saprà  e lo dirà  ad un altro ancora….tu hai firmato, io ho firmato…domani una altro firmerà ….
    Sicuramente sei giovane, ma in questo paese ottenere una corretta informazione é come guidare una macchina con il freno a mano tirato!Prima o poi però freni si consumeranno e vedrai allora che botto!

  9. Normale, in questo Paese tutto normale.

    Condannati, prescritti, indagati, imputati e rinviati a giudizio che siedono in Parlamento. Al momento delle ultime elezioni il PDL ce ne aveva 56, (anche il PD 18, e un pò meno, anche quasi tutti gli altri).

    Le imputazioni più comuni: corruzione, concorso in bancarotta, falso in bilancio, truffa, abuso d’ufficio, riciclaggio,favoreggimento della camorra o mafia o n’drangheta, finanziamenti illeciti, frodi fiscali,
    concorso in associazione mafiosa, associazione per delinquere, ricettazione e altro altro ancora…

    Ma la gente li ha votati, nonostante tutto.
    E intanto stanno lì e tanto nessuno di loro andrà  in galera, amnistie, assoluzioni per vari motivi, immunità  varie…

    Ma qui é tutto normale. Assurdamente, illogicamente e tristemente normale.

  10. Una delle scene a cui ho visto con l’orgoglio di appartenere alla cittadinanza italiana é stato il lancio delle monetine a Craxi all’uscita del Raphael a Roma… provo ancora una goduria indicibile a sentire quelle grida nei confronti del potente di turno…..Craxi appunto!Poi é arrivato Silvio…. e ditemi voi ora se ora le monetine sarebbero sufficenti a farmi provare lo stesso brivido!
    Cavour disse se non sbaglio:abbiamo fatto l’Italia ora dobbiamo fare gli Italiani….150 anni sono trascorsi dal quel momento!

  11. A giugiu…
    L’unica cosa visto che siamo in pochi ad aver capito le cose come stanno, boigottare é l’unica arma che abbiamo.
    Non acquistare tutti i prodotti pubblicizzati da Merdaset e Raimerd.Io faccio questo oltre che a non acquistare merce cinese e straniera.Acquisto tutto sfuso e locale. Faccio a meno della tv da molto tempo.Non acquisto giornali di nessun tipo tanto dicono tute cose false.
    Almeno questo lo si può fare per contrastare le multinazionali e l’impero Berluskazz.
    Il resto occorre attivarsi localmente per cambiare le cose.
    Inoltre informare personalmente la gente che non sa ed indirizzarla almeno su questi giornalisti tramite internet che hanno ancora una coscienza e reputazione come Martinelli Travaglio Ricca e altri…
    Andare a Roma a defenestrarli tutti col forcone e randelli sarebbe una cosa giusta per toglierceli di torno una buona volta per tutte e per sempre.
    Ma la cosa non é fattibile perché non siamo un popolo coeso noi italiani.

  12. @ Giugiu
    Questo é un paese che non ha memoria…un paese che non legge é un paese che non ha memoria…L’unico suggerimento che mi sento di dare é quello di parlarne, documentarsi e parlarne, tornare a documentarsi e parlarne….a nostri connazionali “potrebbe” essere utile, a te, “sarà “utile di sicuro!

  13. Lancio un appello a Daniele e agli internauti di questo blog: come possiamo opporci concretamente a questo schifo? Io cerco di aprire gli occhi agli amici, a gente che conosco ma é un’impresa improba. Potreste darci qualche suggerimento? Scusatemi lo sfogo, ma io mi dispero sempre più davanti al decadimento del nostro paese e di fronte all’inerzia dei miei connazionali.

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