Tanto per non dimenticare gli onorari degli avvocati che difendono i boss mafiosi sono a carico dello Stato, cioé di noi cittadini.
In 96 processi su 100 il colpevole non risarcisce i danneggiamenti alla parte lesa, tantomeno le spese pagate dallo Stato per farlo condannare.
Ecco perché lo Stato, cioé noi cittadini, negli ultimi 10 anni abbiamo perso oltre 7 miliardi di euro a causa dell’incapacità  di recuperare i costi dei processi e le sanzioni che dovrebbero rimborsare subito i condannati.
Tra questi ci sono anche ricchissimi nullatenenti.
Nei giorni scorsi avevo parlato di Giuseppe Ciarrapico, ufficialmente proprietario di un piccolo vano con brandina, armadio, tavolo e frigo. Ma non é il solo a farla franca.

Calisto Tanzi, pur avendo ammesso la bancarotta da 15 miliardi e mezzo di euro é nullatenente con villa e moglie milionaria. La Guardia di finanza si é dovuta accontentare del sequestro della sua flotta di jet, 2 yacht, tenuta agricola, 816 mila euro su 12 conti correnti, 9,3 milioni di titoli alla Banca Popolare di Lodi, 129 mila dollari alle Isole Cayman, 2 Balilla e una Range Rover, ossia solo 2 millesimi del buco nero che ha creato con Parmalat.
Già  perché il valore di quel sequestro impallidisce difronte all’astronomica cifra di 928 milioni di euro più un miliardo e 346 milioni di dollari scomparsi in Sudamerica!
Tanzi, dopo 3 mesi di carcere e 6 ai domiciliari nella sua reggia di Collecchio, é in procinto di tornare libero alla faccia delle decine di migliaia di piccoli risparmiatori che ha lasciato sul lastrico, e che probabilmente risarcirà  lo Stato. Cioé noi.

Maurizio Gucci fu ucciso nel 1995 a Milano. La sua ex moglie Patrizia Reggiani, condannata a 23 anni per essere stata la mandante dell’omicidio pagato ai killer con un onorario di 600 milioni prelevati a Montecarlo, vive di rendita da nullatenente con un’eredità  di panfili e ville finite alle figlie, oltre che all’anziana madre.
Giuseppe Onorato, custode del palazzo in cui fu commesso l’omicidio, fu ferito da un colpo di pistola ad un braccio da uno dei killer durante la fuga. E’ uscito dalla vicenda con l’etichetta di “vittima di tentato omicidio” e una provvisionale immediata di 100 milioni di lire che dopo 13 anni il Sig. Onorato non ha ancora visto. Probabilmente risarcirà  lo Stato. Cioé noi.

Sergio Cragnotti condannato a risarcire 300 milioni di Euro per l’affare Eurolat dopo aver mandato in fumo un miliardo e 125 milioni di euro per il crack Parmalat, non ha ancora risarcito nessuno perché risulta nullatenente “con nulla di pignorabile”. Anche se dopo il crack ha incredibilmente tentato di ricomprarsi la Cirio con 100 milioni di euro sottratti alla Cirio nascosti nei paradisi fiscali. Sua moglie, Flora Pizzichemi, coimputata, é proprietaria della Corte Flora di Montepulciano, 90 ettari di terreni con maxi-villa, gestita dal figlio Andrea, acuistata con 3 milioni e mezzo di euro rubati alla Cirio per i quali si attende il processo di primo grado.
Il buco di 300 milioni é stato rifilato alla Parmalat per intercessione di Cesare Geronzi, che grazie a questi prodigi é stato condannato per bancarotta e premiato a presiedere Mediobanca. Perciò il suo gruppo Unicredit rischia di subire il maxipignoramento.

Volete scommettere che se in questi processi ci son di mezzo intercettazioni pagherà  lo Stato? Cioé noi cittadini?
Domani il resto.

23 pensiero su “Poveri per giustizia /2”
  1. Concordo su tutto quanto espresso dagli altri bloggers.
    In questo paese chi ha i soldi e frega e truffa gli altri la fa sempre franca con i vari raggiri alle leggi vigenti e con il lasciapassare dello Stato che in caso paga per loro, e quindi siamo NOI che ci rimettiamo sempre. La galera é un optional per questa gente e loro lo sanno e prima di delinquere metto i beni al sicuro o intestati ai familiari.
    E’ uno schifo, e sarà  sempre più schifo ora con Berlusconi al governo. Il caso delle intercettazioni é già  un esempio.
    Grazie Daniele per le sempre importanti e orrende informazioni che ci dai o ci… ricordi.

  2. non possiamo neppure tempestarli di telefonate con improperi perché IN QUESTO caso saremmo intercettati!!!!!!!!!!!!!!!!!
    l’unica ed ultima soddisfazione che mi resta é che questi SIGNORI lo mettono in quel posto anche a quei deficienti che li hanno votati e che ancora difendono questo lerciume
    scusatemi ragazzi ma oggi il garbo é lontano da me anni luce

  3. Quanti gentiluomini che hai tirato in ballo… tutta gente che evade le tasse e che é fedele al sistema politico attuale… La banda bassotti ha già  approvato la legge porcellum 2 sulle intercettazioni… maialate sottoscritte dal guardasigilli ebete e servo, le cui giustificazioni sono assaltabili da un qualsiasi soggetto dotato di un minimo di capacità  riflessiva, ma che a cui non c’é mai replica. Bonaiuti ha risposto in ottimo politichese idiota alla timida reazione di Veltroni con una frase banale all’altezza della sua fama di imbecille servitore senza cervello. Il buon Veltroni ha preferito tacere… Io non posso credere che siamo giunti a questo punto con Gasparri che fà  il bello ed il cattivo tempo in lingua romanesca e barba incolta, con la compiacenza di una sinistra senza palle!!!

  4. Se solo gli italiani si incazzassero la metà  di quanto si arrabbiano per il calcio verso i nostri dipendenti a quest’ora stavamo forse un pò meglio.
    Italiani popolo di coglioni (mi ci metto anche io dentro)

  5. Grazie Daniele per il lavoro che svolgi su questo blog, soprattutto per gli ultimi post. Mi sono piaciuti molto: concisi, precisi, chiari e controcorrente. Sei stato criticato da alcuni per gli appellativi denigratori/satirici che appioppavi ai protagonisti dei tuoi articoli. Ma questi ultimi post ti fanno onore, anche perché raccontano fatti e avvenimenti sconosciuti oppure dimenticati. Bravo!

  6. Complimenti per il lavoro svolto.
    Se da una parte c’é malinconia per i milioni di voti che in una giornata hanno cancellato anni di Bugie, Prescrizioni, Finte promesse, Contratti nulli, Archiviazioni, Collusioni, IperConflitto di interessi, dall’altra sento che mai come in questo momento c’é la possibilità  e la volontà  di creare qualcosa di nuovo.

    Non so cosa, se una manifestazione, un giornale, un’azione, ma qualcosa di Semplice ed Iperinnovativo, che risvegli veramente l’Assopito cittadino italiano.

    A presto, vi aspetto, per qualsiasi idea, su

    nonleggerlo.blogspot.com

  7. Oggi il Ministro dell’ingiustizia Affanno… ops!
    Oggi il Ministro Alfano ha annunciato “all’unanimità  ed in un clima di grandissima concordia il disegno di legge che mira a tutelare la privacy dei cittadini e a regolamentare il sistema delle intercettazioni”… nemmeno se ci pensavo tutto il giorno avrei scritto una cazzata divertente come quella del ministro.
    Ma vediamo la legge che tutto il popolo italiano aspettava:
    – Il testo limita a 3 mesi la durata delle intercettazioni… cioé un precario della mafia con un contratto a termine, (basta mafiosi a tempo indeterminato) deve delinquere in 3 mesi, se lo fa in 4 mesi é fuori contratto e la fa franca;
    – fissa a 10 anni la soglia punitiva oltre il quale possono essere autorizzate… cioé il magistrato con la palla di vetro deve prima sapere bene il reato e poi intercettare, se salta fuori però che l’indagato ha solo stuprato la vittima ma non l‘ha uccisa, il magistrato rischia la galera;
    – una deroga per reati contro la pubblica amministrazione (almeno 5 anni di pena comunque richiesta), qui vorrei capire che reati sono “contro” la pubblica amministrazione, non poteva essere “commessi nella pubblica amministrazione”, e poi superiori ai 5 anni devi ammazzare il tuo collega di lavoro.
    Si stabilisce inoltre l’inutilizzabilità  delle intercettazioni prese in un procedimento nel corso di un altro processo… e qui ho un dubbio… se ad esempio intercettando Saccà  per un reato scopro altri reati legati a Berlusconi, le intercettazioni le posso usare per l’uno ma non per l’altro?
    Poi la bella notizia, non é retroattiva!!! ma questa affermazione mi dà  la stessa sensazione di vasellina ben spalmata, giusta per non sentire troppo quando… e qui lascio alla fantasia.

    Vorrei far notare alla sinistra del ministro Affanno il politico dallo sguardo sveglio Bonaiuti, attento che il buon ministro dicesse tutta la lezione a memoria scritta dall’avvocato del mafionano.

  8. Mi associo: non possono pagare dopo aver mandato in bancarotta le ditte che gestivano? Allora rimangano in galera. Penso che a questo punto i soldi li tirerebbero fuori.

  9. Sono d’accordo con i commenti sopra: se non pagano (visto che i soldi li hanno e il fatto che non siano intestati in nulla é una bella presa x il culo)vadano in galera.
    Del resto di che meravigliarsi in un paese dove chi non rispetta le leggi é un furbo e non un delinquente e anzi può anche diventare un parlamentare. Non c’é altro da dire.

  10. Bravo “se io fossi dio”, il problema grosso é proprio quello culurale: nel piccolo delle mie conoscenze, la maggior parte delle persone pensa allo “Stato” come a un’entità  a parte, o peggio lo identifica con la classe politica. Bisogna rendersi conto che lo Stato siamo tutti noi! Chi frega lo Stato, frega se stesso e soprattutto FREGA TE!

    Umberto, siccome certa gente é altamente irresponsabile, pignorerei pure i beni dei familiari per ripagare la parte lesa! E se non vogliono pagare o se anche in questo caso non hanno abbastanza soldi, se ne stanno dentro a marcire! E se non c’é posto, PALLA AL PIEDE e PICCONE in mano E SE LE COSTRUISCONO LORO LE CARCERI!

  11. Il vero problema del BEL PAESE é che quando si dice “paga lo stato” la gente traduce “non paga nessuno”… per molti i soldi dello stato non sono NOSTRI, come se “lo stato” fosse una terza persona che paga senza influire sulla vita di tutti noi.
    Per chi é abituato a cercare di fregare “lo stato” con l’evasione fiscale il ragionamento viene più naturale… basterebbe una legge che impone il risarcimento entro e non oltre la data della fine della pena, altrimenti il giorno che si dovrebbe diventare liberi la somma del risarcimento viene automaticamente commutata in periodo detentivo aggiuntivo… RESTI IN GALERA!

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