“Vaticano Spa†e “I mercanti di San Pietro†sono i titoli di una scottante inchiesta pubblicata in 2 puntate dal settimanale L’Europeo nel gennaio del 1977.
E’ il giornalista Paolo Ojetti a firmare il servizio dal quale emerge che un quarto degli immobili di Roma sono di proprietà della Curia Vaticana.
Ojetti scrive di massicce operazioni speculative dello Ior, la banca vaticana, un impero economico colossale, un incredibile regime di abusi e privilegi ingiustificati, un intreccio di affari, connivenze politiche, religione e denaro. Ojetti svela che lo Ior si é arricchito speculando nei paradisi fiscali di tutto il mondo, in particolare alle Bahamas, Isole Cayman, Vaduz, Lugano, Ginevra ma anche nelle dittature sudamericane, tra cui Argentina, Uruguay, Perù, Panama e Nicaragua.
L’Osservatore romano insorge definendo l’inchiesta di Ojetti falsa, anticulturale, confusionaria, irresponsabile, scandalistica, anticlericale e goffa.
La piduista Rizzoli, in tutta risposta, licenzia in tronco il direttore dell’Europeo Gianluigi Melega.
Nel giugno del ’78 muore Paolo VI, il quotidiano Messaggero pubblica un singolare necrologio della Loggia massonica “Grande Oriente d’Italia†in cui si legge che é la prima volta nella storia della Massoneria moderna, che un papa muore in stato di “non ostilità â€.
Il faccendiere piduista Umberto Ortolani definiva Paolo VI il papa che aveva tolto la scomunica ai massoni perché facilitato dalla comune posizione anticomunista.
Un mese prima, alla vigilia del Conclave, l’agenzia di stampa Euroitalia svela i nomi in codice di 4 cardinali massoni: Sebastiano Baggio 85/2640, Salvatore Pappalardo 234/07, Ugo Poletti 32/1425 e Jean Villot 041/3.
La notizia ripresa da “Op†di Mino Pecorelli si arricchisce di altri 121 nomi di presunti prelati massoni, tra cui il segretario di Paolo VI Pasquale Macchi, il vicedirettore dell’Osservatore romano Virgilio Levi, il cappellano di Paolo VI Annibale Ilari e altri prelati, fra cui addetti alla gestione delle finanze vaticane guidati dal vescovo dello Ior Paul Marcinkus, massone matricola 43/649. Alla lista va aggiunto anche Giovanni Caprile, direttore di “Civiltà cattolica†su cui nel 1974 aveva tracciato la via per superare il conflitto fra Chiesa e Massoneria.
Insomma, secondo Mino Pecorelli il neo Papa Luciani Giovanni Paolo I eletto il 26 agosto 1978, é circondato da massoni.
Il giornalista Paolo Panerai sulle pagine de “Il Mondo†indirizza una lettera aperta a Giovanni Paolo I in cui scrive “E’ giusto che il Vaticano operi sui mercati dei paradisi fiscali come un agente speculatore? E’ giusto che il Vaticano abbia una banca che interviene nei trasferimenti illegali di capitali? E’ giusto che lo Ior aiuti gli italiani a evadere il Fisco? Possibile che il direttore della banca vaticana Paul Marcinkus, abbia rapporti col bancarottiere Michele Sindona?
Purtroppo Marcinkus intrattiene rapporti anche con Roberto Calvi, Umberto Ortolani e Licio Gelli per spericolate scorribande speculative in tutto il mondo.
Sindona lo definisce avido e interessato ad arricchire Paolo VI per farsi nominare cardinale. Ma Paolo VI muore e il suo successore, Giovanni Paolo I, é contro la massoneria. Intende rimuovere Marcinkus dalla direzione dello Ior e cambiare tutti i vertici vaticani.
Il 29 settembre, dopo soli 33 giorni di pontificato, Giovanni Paolo I rinviene cadavere nel proprio letto. La Curia vaticana impedisce l’autopsia sul corpo, ma in tutto il mondo si parla chiaramente di assassinio tramite avvelenamento.
Il 16 ottobre diviene Papa il polacco Karol Wojtyla, appoggiato dall’Opus Dei e in stretti rapporti con Marcinkus, che può continuare i suoi loschi traffici finanziari coi piduisti Ortolani-Calvi-Gelli.
Alcuni anni dopo il piduista Pier Carpi parlerà della “Loggia Ecclesiaâ€, in contatto diretto col duca Michele di Kent della Loggia unita d’Inghilterra, Londra, dove morirà impiccato sotto un ponte del Tamigi Roberto Calvi.
Marcinkus lascia la guida dello Ior nel 1988, al suo posto arriva Angelo Caloia, proveniente dal Mediocredito lombardo su chiamata di Wojtyla, che nello statuto promulgato nel 1990 istituisce la Commissione cardinalizia di vigilanza presieduta da Tarcisio Bertone.
Nell’era post Marcinkus, confinato a Phoenix dove muore nel febbraio del 2006 all’età di 84 anni, Caloia impiega questi ultimi 20 anni per riconsegnare credibilità internazionale allo Ior. Banca protetta dal muro spesso 9 metri della torre Niccolò V, di cui si presume un patrimonio stimato in 5 miliardi di euro.
L’opinione pubblica non ha mai saputo quanti soldi custodisce veramente lo Ior. Si sa solo che la nuova politica dei depositi debba essere ampiamente chiara e documentata. Almeno ufficialmente. Poi, di fatto, si sa che lo Ior custodisce milioni di euro di diverse organizzazioni mafiose siciliane, oltre che di bancarottieri come Cesare Geronzi e figuri alla Lucianone Moggi, divenuto collaboratore sul sito di Papanews.
Le procure che indagano sui traffici illeciti di denaro sporco trovano nello Ior un ostacolo invalicabile.
Segno che quella é la patata bollente che tiene sulla graticola questa povera italietta allo sbando di mafia, massoneria e criminalità . Con la maledizione di un sonoro “Amenâ€.
Come mai, il Vaticano possiede una Banca?
La Chiesa non dovrrebbe tornare all’umiltà del Vangelo?
OPS!! mi sa che ho fatto qualche errore ortografico di troppo nel post precedente…..pardon sono sveglio da troppe ore…..ciao di nuovo.
Ciao a tutti, ho letto tutti i commenti e giustamente é stata chiesta qualche fonte più approfondita, mi sembra strano che non sia stato citato (almeno così mi sembra,se mi sto sbagliando faccio le scuse ha chi l’ha già citao) il documentatissimo libro di David Yallop che si intitola In nome di Dio, tutto incentrato sull’assanio di Papa Luciani, lui che era un sant’uomo per davvero; assolutamente da leggere.
Ciao e a presto
Titta, i preti non si fanno favori neanche tra loro.
Nel mio comune, un’edificio della Chiesa destinato agli scout ed ad attività per bambini, anziani, ecc, doveva essere ristrutturato.
Il parroco ha ricevuto il divieto di fare un prestito con la banca: poteva solo fare un prestito “interno” con il vescovo che gli faceva un tasso usuraio.
i dettagli non li so, perché chiaramente non trapela niente, se non sussurri.
Sta di fatto che lo stabile lo hanno ristrutturato dei volontari ed il parroco in persona.
Gente che per 10 anni (era una casa molto grande) é andata là , nel tempo libero, a rifare gli impianti, mettere piastrelle, cambiare finestre…
Ed il materiale acquistato grazie a donazioni.
All’inaugurazione, che faranno a breve, il Vescovo sarà anche capace di presentarsì là per tagliare il nastro.
Se poi gli si tirano i pomodori, scandalo!
guardate ZEITGEIST….”illuminante”…..leggete DAVID ICKE……”sconvolgente”…….
“e la foto dice tutto”
ovvero?
e la foto dice tutto
Consiglio l’intervista andata in onda su La7 a un massoncino.
La cosa strabiliante é che Ilaria D’Amico fa anche domande!
http://www.la7.it/blog/post_dettaglio.asp?idblog=ILARIA_DAMICO_-_Exit_15&id=1051
Ciao Brio. Solo una precisazione: ho scritto Cattolicesimo e non Cristianesimo non per ignoranza, ma perché la Chiesa oggetto di critica é quella cattolica, la relativa gerarchia e il suo potere economico.
Sono stato impreciso e me ne scuso, ma ribadisco che il Cristianesimo Cattolico (come religione e relativa teologia) e la Chiesa Cattolica non vanno confusi: fortunamatamente il buon Dio e Gesù Cristo seguono logiche diverse da quelle degli uomini. E, purtroppo, viceversa…
Sono 2 anni che non lavoro, avevo un negozio in affitto (proprietà dei preti) e alla scadenza del contratto mi hanno aumentato il pigione del 110%!!!!
Ho dovuto lasciare, il negozio non rendeva così tanto.
Ciao Daniele.
Forse lo saprai già , ma volevo segnalare a te e tutti quelli che ti leggono la seguente iniziativa.
Il meetup664 di grillo sta portando avanti un progetto per la creazione di un settimanale finanziato dal basso e diretto da Marco Travaglio. L’idea é di raccogliere almeno 100 mila firme di persone disposte a mettere 70 euro l’anno per un’informazione libera (il totale di 7 milioni di euro é la cifra che consente di sostenere un settimanale). E’ un’idea rivoluzionaria, ma é tutto in fase di avvio. Io ho già aderito. Chi é interessato può iscrivetesi al meetup664 e essere informato di tutti gli sviluppi. Sono già 350 gli iscritti dopo 3 giorni. Sul mio blog ho messo il link per aderire al progetto, nella sezione “link consigliati”.
http://verraungiorno.blogspot.com
Ciao e grazie per quello che fai!
Fulvio, io anche non confonderei il cattolicesimo con il cristianesimo, che dici?
Così, a occhio, direi che il vangelo di gesù semmai é cristianesimo e non cattolicesimo.
A proposito.
Io l’8 per mille l’ho dato ai Valdesi che assicurano (speriamo) di non destinare neanche un euro ricevuto per l’attività di culto (http://www.chiesavaldese.org/pages/finanze/otto_mille.php )
E voi?
Ho sentito, ma non ne sono sicura, che la chiesa cattolica destina solo il 30% all’aiuto ai poveri, alla faccia della pubblicità ingannevole che ci riversa su TV, giornali e radio.
Inoltre, mi pare che se l’8 per mille si dà allo stato questo comunque li gira per maggior parte alla chiesa cattolica.
il vaticano é uno stato marcio, proprio come l’italia, che é la sua serva.
E non é un caso che Daniele é l’unico a dire queste cose.
La domenica a Messa non dimentichiamo di dare un obolo per i poveri.
Aiutiamo la Chiesa dei poveri a pagare i 660.000.000$ per i danni alle vittime dei preti pedofili.
Ciao a tutti, vi chiedo solo di non confondere la Chiesa con il Cattolicesimo. La prima é solo un’istituzione imperfetta (e a quanto pare neanche poco) in quanto composta da uomini, ma il Cattolicesimo – pur riconoscendo il ruolo teologico della Chiesa – é il Vangelo di Gesù.
Considerate questo: gli stessi apolostoli capirono poco o niente del messaggio evangelico, al punto che anche Pietro tradì, figuriamoci noi oggi…
Articolo molto interessante, dà molti spunti su cui riflettere soprattutto perché tocca ciò che più ci tiene “schiavi in buona fede” di un sistema sbagliato (o quantomeno, degenerato): la RELIGIONE CRISTIANA.
Sono cresciuto in una società cattolica per inerzia, fatta di gente che va svogliata a messa, che si sposa in chiesa e battezza i propri figli per non far offendere i nonni, che pensa a mettere in mostra la nuova fotocamera digitale il giorno della comunione del figlio.
Questa nostra “abitudinarietà ” cristiana ci porta a considerare la gerarchia ecclesiastica come qualcosa di intoccabile, al primo posto della scala sociale. Io stesso sono CRESCIUTO con queste convinzioni, seguendo ciò che mi veniva detto durante le ore di educazione religiosa scolastica (ora di Religione) e non (Catechismo). E’ una catena che difficilmente potrà spezzarsi perché la forza della tradizione, benché flebile, é dura a morire.
Ora mi trovo in un Paese a maggioranza atea (la Cina), a contatto con persone provenienti da ogni angolo di mondo. Quì é facile imbattersi in credenti di altre religioni (e a me che le suore insegnavano che i musulmani credevano nel Dio sbagliato!), europei atei (non battezzati, non credenti), asiatici e africani (a maggioranza dalle ex colonie europee) fanatici del cristianesimo, cinesi atei, confuciani, buddhisti o superstiziosi.
Ed ecco il succo: ogni domenica (almeno) noi italiani ci sorbiamo il servizio del TG1 su ciò che ha SANCITO il signor Papa (tra l’altro nella nostra lingua italiana!), sentiamo le opinioni di vescovi, preti, ecclesiastici, e viviamo immersi in un mondo che per forza di cose mette questa “casta ecclesiastica” ai primi posti della gerarchia sociale. E’ questo il giogo che ci tiene attaccati al potere ecclesiastico.
Ogni giorno che passa penso a come sarei io oggi se la mia educazione fosse stata totalmente atea e basata sul “buon senso”, lontana da questo mondo cristiano (nella vita politica, spirituale ed economica) che é l’Italia.
Magari avrei imparato a ponderare sin da subito il potere di certe “tonache”, a distinguere l’impercettibile confine tra la fede e la mala-fede, a dare il giusto peso ai politici che usano i crofifissi per attrarre voti.
La religione può anche essere una cosa buona se rimane nell’ambito personale e spirituale, ma – analogamente a quanto accade nella poltica – più soldi girano e più il “volere” materiale si sostituisce al “potere” spirituale.
Spero solo che questa gente si renda conto di quello che sta facendo.
Daniele, perché non ritorni alla precedente scrittura? non riesco a stampare tutto le parole del testo complete, grazie e complimenti.
Scusa se approfitto dello spazio ma penso sia importante bloccare i diffamatori tipo l’amica “Filippa” Facci.
Di nuovo complimenti per il tuo modo di raccontare i fatti nascosti dai “presunti” Big del giornalismo
Gianpaolo
IL CASO Il giornalista di Repubblica ricostruisce un episodio per dimostrare che l’altro può essere vittima del suo stesso metodo. «Le cose non stanno così»
Le accuse di D’Avanzo a Travaglio. La replica: «Lo querelo»
IL CASO Il giornalista di Repubblica ricostruisce un episodio per dimostrare che l’altro può essere vittima del suo stesso metodo. «Le cose non stanno così»
Le accuse di D’Avanzo a Travaglio. La replica: «Lo querelo»
di MARZIO TRISTANO
«Non so dove abbiano preso quella telefonata, ma la mia vita é un libro aperto:
Ciuro era il segretario del pubblico ministero Ingroia,
Aiello non l’avevo mai sentito neanche nominare.
Nel residence vicino Trabia quell’estate ho pagato il doppio
del prezzo che era stato concordato. Con la mia carta
di credito. E io sarei uguale a Schifani? Adesso querelo D’Avanzo».
Al telefono Marco Travaglio appare tranquillo, il tono della
voce é quello di sempre anche se esordisce dicendo:
«Ho passato giorni migliori».
E confessa di essere rimasto «assai sorpreso» dal violento attacco lanciato
da un collega ai vertici del suo stesso gruppo editoriale.
«Non sono il presidente del Senato – prosegue – e mi sarei
potuto fare una risata. Ma qui si tenta di minare la mia
credibilità e adesso voglio andare fino in fondo».
La «guerra» tra i due big del giornalismo giudiziario italiano,
divisi tra due idee diverse della deontologia professionale,
approda in un’aula di Tribunale. Sarà un giudice a stabilire
se le parole del vice-direttore di Repubblica pubblicate nell’edizione
di ieri, sono diffamatorie nei confronti di Travaglio. Per
contestarne il metodo di raccontare i fatti, definito frutto
di un’agenzia del risentimento, D’Avanzo ha sostenuto che
lo stesso Travaglio può rimanere vittima del suo «metodo».
E ha citato come esempio una telefonata intercettata tra lo
stesso Travaglio e Pippo Ciuro, maresciallo della Dia poi condannato
per favoreggiamento a Michele Aiello, poi condannato
permafia a 14 anni. Una telefonata dell’estate del 2002,
durante una vacanza in Sicilia dello stesso Travaglio, compiuta,
secondo D’Avanzo, a spese di Aiello, tramite la mediazione
di Ciuro. Fonte del vice direttore di Repubblica: l’avvocato
di Aiello. «Non homai avuto nulla da nascondere – dice
oggi Travaglio – e le mie estati in Sicilia in cui ho visto Ciuro
sono state due. Il primo anno lui mi ha segnalato unalbergo,
ed alla fine della vacanza mi presentarono un conto che era
il doppio di quanto avevamo concordato. Pagai con la mia
carta di credito e mi lamentai con lui, che mi rispose che ci
avrebbe pensato. Ma non successe nulla. L’anno successivo
affittai un bungalow orribile, il proprietario me lo consegnò
praticamente vuoto, senza gli oggetti necessari per la vita
quotidiana. Lui era tra i vicini di casa, e ci fu chi mi ha portato
un cuscino, chi una moka per il caffé, chi i piatti. Anche
in quell’occasione ho pagato interamente il prezzo dell’affitto.
Aiello non l’ho mai sentito nominare finché non l’hanno arrestato».
Minaccia querele anche il maresciallo
Ciuro, che conferma il racconto di Travaglio. «Ricordo che
segnalai il nome di quel residence a Marco Travaglio
– dice Ciuro – ma Marco pagò interamente il suo conto, che si
era rivelato più alto della cifra concordata. L’anno successivo
venne nel complesso residenziale dove abitavo io, ma anche in quel
caso pagò la cifra alla signora che gli aveva affittato
la casa. In questa storia Michele Aiello non c’entra nulla».
Ciuro annuncia invece una querela nei confronti di
D’Avanzo per essere stato definito
un favoreggiatore di Bernardo Provenzano:
«non so dove abbia preso questa accusa
farneticante – conclude – so solo
che non esiste traccia agli atti del mio processo. Né nel capo
d’imputazione, né in alcun foglio processuale. E difatti le
due sentenze, di primo e secondo grado, affermano che con
la mafia non c’entro nulla.
SEI UN GRANDE..
Non é che mi infondi allegria, ma non c’é da stare allegri di questi tempi.
Abbiamo bisogno di gente che racconti le cose così come sono..sennò siamo finiti!
Grazie Francesco
Daniele, non é che ti stai facendo prendere la mano?
Forse i fatti che stai cercando di raccontare, andrebbero arricchiti con maggiori riferimenti documentati, ed esposti in più articoli.
Sarebbe più semplice farsi un’idea della storia che vuoi raccontare, senza necessariamente ereditare il tuo dissenso verso la religione.
Lo ior ha molto da chiarire. Ma Wojtyla ha fatto davvero tanto e con grande coraggio, per cambiare una situazione interna (non solo una), che non andava per niente bene.
Ma la Chiesa é fatta di uomini.
Maurizio
Zigolo.net
Complimenti Daniele!
Ottimo articolo, chiaro, sintetico e ben scritto.
Continua così!
E’ un piacere leggerti.
Ragazzi… avete sentito??
Quanta fretta per eliminare l’ICI a tutti (Ville e Castelli compresi)!!! Giugno é vicino, con la scadenza del pagamento dell’ICI sarebbero stati in molti ad accorgersi che l’ICI era gia stata notevolmente diminuita dall’ultima finanziaria di Prodi… io ho fatto fare i calcoli al mio commercialista, sarei passato dai 226 Euro/annui a poco più di 50 euro/annui.
Mi chiedo il buon Silvio e tutti quelli come lui, quando risparmieranno per case stile Arcore… costruzioni che erano escluse dalla finanziaria!!!
Venditore di fumo…
Articolo davvero interessante, anche se sarebbe decisamente più credibile se ci fossero link alle supposizioni che fai, giusto per essere certi che quello che viene riportato é vero o verosimile. Mi spiego.
“Intende rimuovere Marcinkus dalla direzione dello Ior e cambiare tutti i vertici vaticani.”
“La Curia vaticana impedisce l’autopsia sul corpo, ma in tutto il mondo si parla chiaramente di assassinio tramite avvelenamento”
Dette così le due frasi non fanno effetto, ma nel contesto dell’articolo lasciano supporre ben altro.
per caso hai i link a dove si prò trovare conferma di quello che dici? Oppure alleghi il PDF dell’articolo di riferimento.
Comunque congratulazioni Daniele, stai facendo un gran bel lavoro di informazione.
Ho letto da poco libri che parlano di intrecci tra P2, mafia, alta finanza, Ior, Opus Dei, politici e confermo tutto quanto letto ora nel post.
Se anche voi desiderate approfondire l’argomento vi consiglio un buon libro di Ferruccio Pinotti, si chiama “Poteri Forti”, parla dell’uccisione di Roberto Calvi, il banchiere di Dio.
Giacomo
…potremmo cominciare a non battezzare i nostri figli e a chiedere lo sbattezzo noi…
E’ inutile indignarsi con la chiesa e poi non considerare la possibilità di uscire dalla “tradizione” di fare a gara con i parenti a chi compra il vestitino più figo per il pupo che si battezza o fa la comunione.
http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/
http://www.abanet.it/papini/anticler/sbattezzo.html
scusate l’ ot
vorrei segnalarvi che é stata aperta una mailing list dove si potrà discutere di problemi inerenti alla libera informazione e in qs momento dove si potrà discutere, decidere il dove e il quando organizzare una manifestazione in sostegno di Marco Travaglio e della libera informazione.
siete tutti invitati
Questo si che é giornalismo!
Si fa sempre più chiara e limpida la situazione italiana, con mafiosi e avidi di soldi e potere sopra di noi che dettano leggi e ci dicono cosa é giusto e cosa é sbagliato solo per i loro interessi!
Libera informazione in libero stato!!!
La rivoluzione del popolo é iniziata, l’informazione spazzerà via il regime dittatoriale italiano!
E’ la TV che vediamo ora che tiene in vita questo regime.
La gente grazie alla rete sta iniziando a svegliarsi.
Bravo Daniele, gran bell’articolo !
Fosse solo economico/massonico il problema…c’é un intervista a un procuratore capo che ormai é andato in pensione di non ricordo al momento quale stato USA che dice di aver più volte chiesto l’estradizione per dei preti condannati in contumacia per pedofilia e il Vaticano l’ha sempre rifiutata.
Questo porco vestito di bianco che si alza la mattina, si affaccia alla finestra e mi giudica, e cerca di influenzare le prostitute parlamentari a caccia di voti per fargli fare leggi che decidano se io posso abortire o no, se io posso usare il preservativo o no…
Uno dei *tantissimi* video sull’argomento: http://youtube.com/watch?v=uHM4w3ZAyXc&feature=related
E giorno in TV appare a dire qualcosa…alle 13 lo riporta il tg5, alle 13.30 il tg2, alle 14.00 il tg3, alle 19.30 il tg4, alle 20.00 il tg1 e nessuno, NESSUNO che dica le cose come stanno…nessuno che dica che la “sacra” sindone é datata 1000 al radiocarbonio e non é sacra, che il “sangue” di San Gennaro non é sangue, ecc. ecc.
Certo che una buonanotte migliore no, eh?!!!
😉
tema scottante questo…
e in linea di principio… chi si batte per una libera informazione…lotti anche per le altre libertà …come quella di culto…
ma chissà quanti di noi, hanno inteso veramente lo slogan di Beppe? Libera informazione in Libero Stato…quindi occorre ancora una liberazione…liberarsi dallo “Stato Vaticano”, la Chiesa deve tornare ad occuparsi SOLO dello spirito, IL MATERIALE DEVE ESSERE SOLO dello Stato ITALIANO!
Odifreddi docet (grandissimo e simpaticissimo… mio professore di Logica, Matematico e scrittore)
🙂
e se volevo andare a letto serena…mi conviene fare una preghiera direttamente al Superiore e chiedergli di guardare di tanto in tanto qua giù….chissà un altro diluvio….
buonanotte Daniele e buonanotte a tutti gli amici del blog (meno male che ci siete voi a non farmi sentire un pesce nell’acquario!!!!!!!!!!!!!!)