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L’Italia potrà  avere una radicale trasformazione soltanto con una rivoluzione popolare violenta. Lo insegna la storia.
Il popolo si adegua alle leggi del proprio dittatore fin quando viene ridotto alla fame. Suddito del sistema di potere corrotto, auto referenziato e bugiardo in grado di controllare le opinioni, il popolo matura la consapevolezza della propria lontananza dalla casta man mano viene depauperato da tutto, cosciente di costituire il tassello incastrato di un grande ingranaggio che lo opprime nella povertà . Nella realtà  quotidiana i poveri manifestano i loro disagi additando le cause dei loro mali ai governanti, per i quali maturano odio e voglia di vendetta.

In questo quadro i sudditi lottano per sopravvivere, fin quando ridotti alla fame, si procureranno il cibo con le cattive. E’ allora che arrivano le rivoluzioni forti, dolorose e cruente perché partorite dal basso, da quei ceti poveri e vessati che non hanno più nemmeno il fondo del barile da grattare.
Quando i poveri accomunati dagli stessi problemi diventano molto più numerosi della casta ricca e privilegiata, saranno stimolati alla rivolta consapevoli che quella é l’unica via possibile rimasta per cercare di colpire al cuore il sistema che li controlla.
In Italia questo stadio lo stiamo avvicinando come in un copione già  visto. Con l’esercito dei 1000 euro al mese senza distinzioni di merito, di professionalità  e di grado, tipico dei peggiori regimi comunisti, la casta corrotta ha quasi annientato il ceto medio, affossato alla povertà  più assoluta con un processo lento ed inesorabile, giunto ormai a buon punto perché papabile con la precarietà , con l’utilizzo dei risparmi da parte delle famiglie che devono far fronte a spese spesso frutto di un tenore troppo alto, da un numero sempre maggiore di italiani in coda alle Caritas per un pasto caldo, dalle famiglie sfrattate perché non riescono a pagare il mutuo e dagli stranieri ancora più poveri, che arrivano in Italia ad assaltare le ville, rapinare le banche, borseggiare i cittadini e violentare le donne.

Segnali inconfutabili in tutti gli strati del nostro tessuto sociale, cosciente di dipendere da una classe dirigente alla deriva per la quale non c’é cura democratica o etica che tenga.
La casta dei ricchissimi politici italiani si é barricata nei luoghi di potere a tempo indeterminato, guardinga e con le antenne alzate. Moltissimi sono i deputati che quando escono da Camera e Senato si camuffano sperando di non essere riconosciuti perché intimoriti dalle spernacchiate o dalle aggressioni fisiche. Questa distanza dal popolo sovrano ha innescato un processo senza ritorno che sfocerà  in esiti cruenti perché a differenza di un tempo, il potente moderno é tale poiché possiede capitali, valuta e mezzi di informazione. L’unico antidoto al cancro dei Berlusconi e dei berluschini é una giustizia che funziona che restituirebbe il maltolto alla collettività  trasformando i cittadini della casta in soggetti meno dannosi per tutti.

Ma per arrivare a ciò la storia insegna che ci vuole una rivoluzione violenta per poter ripartire da capo, applicando i codici della Costituzione e riportare in auge i valori del senso etico per il bene del vivere comune. Se l’Italia é ridotta così é anche grazie a quella maggioranza di cittadini che finora ha badato soltanto al proprio orticello e ai propri affari, tralasciando i valori della responsabilità  collettiva che, scoraggiando la logica delle tangenti e dei favori, creerebbe un sistema più meritocratico e consono ad un paese civile.
L’italiano medio causa del proprio male parte dal basso: da quello che getta la carta dal finestrino dell’auto a quello che finge di non vedere perché si fa i fatti propri, mancano entrambi di rispetto a se stessi, ai propri figli e alla collettività  di cui fanno parte.
L’Italia del “volemose bene” indebitata e ferma al palo é diventata lo zimbello dell’Unione europea che ci caccerà  presto fuori dal sistema abbandonandoci al nostro cruento destino.
Noi intanto continuiamo a salvaguardare il nostro orticello e a sfamarci con la testa sotto la sabbia fin che non ci verrà  fame.
Per la rivoluzione violenta é solo questione di tempo.

79 pensiero su “L’antidoto é la rivoluzione violenta”
  1. Ai tempi dell’universita’ un professore disse: “le cose in Italia non cambieranno finche’il sangue non scorrera’ sulle strade”. Allora la presi come un’affermazione di un fanatico, oggi purtroppo la condivido.
    Pero’, per l’idea che ho dell’Italia e gli italiani, ritengo che sia molto ma molto improbabile che questo avvenga. Innanzitutto, la storia ci insegna che siamo un popolo ‘servile’ piu’ che pronto a sacrificarsi e unirsi per auto-determinarsi. Servile in senso lato: alle nazioni estere (esterofili con scarso orgoglio e senso patriottico), ai sognorotti di turno e ai potenti con cui preferiamo scendere a compromessi (elemosinando qualche aggancio o favore personale) piuttosto che opporci per il bene di tutti e del paese.
    La stessa unita’ d’Italia fu fortemente voluta (e in parte finanziata) dall’estero, prima che dagli italiani stessi.
    Venendo all’oggi, a livello internazionale, siamo ultra dipendenti dai poteri e dagli equilibri dei potenti del mondo globalizzato, e questi hanno piu’ potere di chiunque di controllare la nostra politica interna come piu’ gli fa comodo. Non e’ detto neanche che saremo esclusi dall’ UE, se facciamo comodo, magari ci faranno rimanere a vita indebitandoci come nessun altro paese.
    Per la situazione interna, non vedo come possa montare un’opposizione maggioritaria contro la casta dove questa e’ in grado di controllare praticamente tutto ed anche di allargarsi col suo clientelismo. Se non lo si e’ fatto per queste elezioni…da quello che leggevo su internet (dall’estero) o sentivo da amici, sembravano molto ma molto in maggioranza le voci di chi si opponeva alla vittoria del governo che ci ritroviamo oggi, eppure ha vinto…
    I giovani, come ha ben detto qualcuno, sono anestetizzati, o vivono negli agi dell’eredita’ e non sognano di cambiare lo status quo, o adottano la tecnica dei furbetti ed entrano nella casta dei privilegiati senza meriti, o barattano le proprie convinzioni ‘etico-politiche’ per il quieto vivere e riescono a far fruttare i loro meriti, oppure, chi non ce la fa emigra, certo non rischia la pelle per un concetto di patria caro solo a pochissimi ed avendo comunque a disposizione l’alternativa di rifarsi una vita altrove.
    La fame che il popolo deve vedere per scendere in strada sara’ comunque ben controllata da chi e’ in alto, e non arrivera’ mai a creare una coscienza comune, qualcuno se la prendera’ con gli stranieri, qualcuno con l’Europa, altri con la globalizzazione, altri ancora col divario nord e sud, o con la mafia…tutte cose che in teoria non si combattono con una rivoluzione violenta del popolo contro le istituzioni ma solo accanto alle istituzioni…e la fiducia verso queste, sebbene stia diminuendo, non sara’ mai totale finche’ ci saranno le tv di Berlusconi, i politici, gli imprenditori, i mafiosi, i corrotti che fanno gli interessi dei loro simili, che a loro volta fanno gli interessi di tanti piccoli gruppi, di conoscenti, amici, compaesani e via dicendo…e cosi’ continuano a far credere di fare il bene di tutti.
    Purtroppo cosi’ la vedo io, lento e dolce declino, maggiori divisioni, forse anche una spaccatura dell’Italia, per servire meglio gli interessi locali, a scapito di quelli nazionali…

  2. E’ gia’ da un po di tempo che sono convinto di cio’ che hai scritto, pensavo di essere un po’ estremista nel mio pensiero pero’ leggendo i commenti ho realizzato che sono parecchie le persone che condividono questa idea. Questo un po mi preoccupa, perche’ speravo e spero che non si debba arrivare a quel punto.
    Purtroppo, in riferimento ad un commento, la percentuale di marcio e sbagliato che e’ presente nella nostra situazione sociale e culturale e’ maggiore del 51% e sara’ molto difficile riuscire a cambiare le cose anche con una rivolta violenta. La popolazione al momento non e’ pronta, forse quando si comincera’ a sentire di piu’ la fame questa percentuale calera’. Ricordiamoci che i politici rispecchiano alla perfezione la mentalita’ della maggioranza degli italiani, che per cambiare deve essere educata fin dalle piccole cose facendo cio’ i personaggi che ci rappresentano potranno essere allontanati anche con l’uso di intimidazioni fisiche e la violenza, che pero’ dovra’ avere l’appoggio del popolo altrimneti si arriva alla guerra civile.

  3. la rivoluzione é sempre violenta. non esiste una rivoluzione intellettuale, o spirituale. il potere va strappato usando la violenza, non le parole. ma questo significa iniziare a costruire una generazione di quadri politici della rivoluzione, una organizzazione che consenta di non essere dispersi dalle prime manganellate o fucilate, meccanismi di presa del potere che vanno affinati in anni di preparazione durante questo periodo di controrivoluzione.
    la sinistra (la sinistra, ohibò) parlamentare ha sempre evitato di rinunciare al comodo scranno da deputato per organizzare le masse.
    per questo, il parlamento, la democrazia parlamentare, é solo un grosso abbaglio che lo stato borghese fa luccicare davanti agli occhi.

  4. va bene allora divento anche Martinelliano,comunque vorrei dire,visto che ve ne accorgete e sembra vogliate tirarci furi da questa merda,che Voi avete ora delle responsabilità  molto importanti,cioé di guidarci nella lotta al posto di chi doveva garantire la stabilità  delle classi meno agiate,intendo la finta sinistra.Vorrei solo che qualcuno mi garantisse che se succedesse qualcosa di veramente brutto ad opera del governo,sarete pronti a farlo. Con stima,continua così

  5. E’ una vita che sto dicendo sto fatto della rivoluzione ma ho notato che nessuno ha le palle per farla! Neanche per fare una scritta sul muro le teniamo figuriamoci per la rivoluzione! Comunque se qualcuno é interessato me lo faccia sapere…

  6. La tua analisi é perfetta;io sono uno che teoricamente zitto,zitto,potrebbe farsi gli affari propri e tirare a campare,ho fatto un conto che spalmando i risparmi potrei arrivare abbastanza tranquillo alla vecchiaia,invece sono con te,con Grillo con Ricca,sono uno incazzatissimo che cerca di divulgare più che può le vostre idee che sono anche le mie.La gente appare acciecata dalla luce che emanano questi ipocriti pregiudicati che siedono in Parlamento,protetti da questi zozzi giornalisti e da tutto il sistema di informazione che é al loro servizio;l’unione
    di questi due poteri forti rappresenta qualcosa di devastante per il popolo che purtroppo se ne accorgerà  forse quando sarà  troppo tardi.La verità  più sacrosanta é quella che dici tu,che intanto gli altri paesi civili del mondo ci ridono dietro;quando ce ne accorgeremo,forse sarà  quello il momento che scenderemo in piazza perché ridotti alla fame.Intanto l’Italiano medio tira a campare,ma tu Daniele non mollare,prosegui nella tua opera,e trai forza dal fatto che siamo in tanti a seguirti,ci vuole tempo,ma sono sicuro che anche se non lo dimostrano con i due V Day i nostri governanti hanno cominciato ad innervosirsi.Ciao Daniele di Terni

  7. Caro Daniele, concordo con te sullo stato attuale dell’Italia e su come potrebbe evolvere la situazione in futuro. Sai qual’é il grosso problema di questa pseudo democrazia (dove tutti pensano solo ai fatti loro e non si rendono conto di invadere gli spazi altrui), il problema é che il voto di chi coloro che non approfondiscono e non si informano (gli imbecilli) vale “1” come quello di chi si impegna per conoscere la verità .

  8. Parole sante! Il futuro fa paura, il presente anche…sono contro ogni violenza ma credo che il futuro ce ne riserverà  in abbondanza… non per scelta nostra ma per inevitabile conseguenza.

  9. Governare gli italiani non é né difficile né impossibile, é inutile.
    Premetto non sono schierato con alcuno, ma ci terrei a far notare questa esternazione storica attribuita a Mussolini.
    Ecco, leggetela e poi ditemi cosa può essere cambiato nella cultura Italiana?
    Nulla, la nostra é dalla notte dei tempi una nazione che in maggioranza é composta da:
    permalosi, boriosi, maleducati, insensibili, incoerenti, ipocriti, bugiardi, presuntuosi, arroganti, ignoranti, testardi, vigliacchi, meschini, cafoni, imbroglioni ecc. ecc.
    Per questo genere di persone é un attimo portarti alle stelle e poi tradirti.
    A questa gente non frega un cazzo di nulla il vero problema é questo, non é che non sanno, una parte sicuramente, ma tutti gli altri se ne sbattono i coglioni,sino a quando gira a favore loro e ok, quando poi viene fatta loro una minima richiesta di sacrificio….CIAO CIAO, AU REVOIR, ADDIO
    Ogni popolo ha i politici (noi nella totalità ) che si merita.

  10. seguito OT . Ho scritto qualche settimana fa a Daniele e gli ho chiesto di dedicare una puntata per un incontro Montanari Veronesi. Dati alla mano senza politici in mezzo alle palle.
    Che dite ? Daniele rispondi . Cominci ad avere un bel pò di visibilità  ormai.

  11. Concordo con te Daniele anche se il futuro mi fa tanta paura. Credo che ormai gli italiani siano stufi di questi incompetenti, e non rimane che agire o l’emigrazione di massa. sei un grande dovrebbero dare più spazio a persone come te

  12. noto con piacere che molte delle mie paure e ansie sono condivise da molti…purtroppo non da tutti!
    Credo fermamente che il problema non siano le cariatidi al potere, ma gli ignoranti della vita quotidiana.
    RIVOLUZIONE, PROTESTA, LIBERTA’, COMUNICAZIONE….sono parole ancora molto lontane dalla realtà  italiana..
    so che molti non condivideranno il mio pensiero, ma credo che all’italiano medio, disinformato, ebetizzato e interessato solo a cose futuli per appagare la propria incoscenza serva la dittatura..FORSE a quel punto comincerà  a capire che qualcosa non funziona..

  13. Sono piacevolmente sorpreso di vedere di non essere l’unico ad avere una visione simile del futuro italiano.Mi lusinga ancora di più vedere che persino una persona come Daniele Martinelli viaggia su una frequenza così vicina alla mia.

    Ovviamente,però,non posso essere felice di una previsione del genere,in quanto la storia ci insegna che le rivoluzioni violente portano sempre con se spargimenti di sangue e disordini.Devo ammettere però che abbiamo già  sorpassato il punto di non ritorno,superato il quale non é più possibile risollevarsi se non dopo aver toccato il fondo.

    Studiando la storia é davvero impressionante notare come questa si ripeta,di popolo in popolo,di secolo in secolo,fino ad oggi.In futuro si accosterà  la casta politica attuale con la nobiltà  settecentesca;provate a leggere qualcosa su quest’ultima e vi renderete conto di quanto sia corretto un accostamento del genere.

    Nell’Italia di oggi vedo la Francia pre-rivoluzionaria:una polveriera che si prepara ad esplodere,animi che si riempiono di odio e intolleranza verso i potenti che marciano sui diritti dei loro sudditi.Prima o poi però la corda si spezza,e allora saranno tempi duri per tutti.Non solo per le teste che salterebbero,ma anche per il pericolo di nuovi Robespierre,personalità  che si ergeranno a paladini della giustizia e che invece si dimostreranno essere anche peggiori dei sovrani scacciati.I disordini sarebbero non solo civili,ma anche politici.

    Perciò dico che la rivoluzione violenta é un tema estremamente delicato che rischia di far crollare tutto se non viene trattato con cautela ma,come ho detto prima,al punto a cui siamo arrivati non vedo altra via di uscita e presto o tardi la scintilla scoccherà .

    Grazie,Daniele,per l’articolo bellissimo e altamente infiammabile.Hai dimostrato un gran coraggio pubblicandolo e hai quanto mai omaggiato la tanto desiderata libertà  di opinione.

  14. @ carmine dd

    Hai visto? Sono tutti ospiti pro inceneritori.

    Sul blog si é scatenata la bagarre e sapete quei dementi dello staff cosa hanno avuto il coraggio di rispondere?

    Che il contraddittorio sarà  garantito dal pubblico in studio!!!

  15. Ognuno di noi, probabilmente ha già  sfiorato questa idea;
    quasi sicuramente nessuno ha voluto considerarla poiché orribile anche se inevitabile.
    Ma, a questo punto penso: é davvero inevitabile?
    E’ assolutamente necessaria una sommossa popolare?
    Non ci sono più vie alternative da poter battere?
    Vi prego! Qualcuno mi conforti dal pensare di dover ancora, dopo più 60 anni, versare del sangue per la libertà !
    Perché, se così realmente é, allora la storia é inutile.
    Un abbraccio a tutti i FRATELLI D’ITALIA.

  16. Caro Daniele, la tua profezia é solo un’opzione possibile. L’altra é l’emigrazione di massa, preceduta da un accanimento contro gli stranieri. Se guardiamo al nostro passato, infatti, nei tempi bui gli italiani non hanno fatto alcuna rivoluzione, ma sono semplicemente scappati. Per questo, non sono sicura che lo scenario da te dipinto sia davvero plausibile. Bisogna anche tener conto del fatto che l’Italia é un paese di anziani, che nemmeno hanno la forza o il coraggio per mettersi a lottare con le maniere forti. E’ più probabile che si rassegnino a mangiare pane e cipolle fino alla fine dei loro giorni. I giovani, invece, si daranno alla fuga. Questo é quello che mi sembra più probabile.

  17. Scusate l’OT

    Stasera a Exit sulla 7 si parlerà  di inceneritori.

    Secondo voi hanno invitato Stefano Montanari (personaggio scomodo), o sua moglie Dott.ssa Antonietta Gatti, due dei massimi esperti mondiali in materia di inceneritori e danni da nanoparticelle?

  18. Il più bel post che tu abbia mai scritto finora mio caro Daniele…
    Sono stradaccordo con ciò che affermi. Quando lo dico mi prendono tutti per matta invece sono contenta di leggere commenti di persone che la pensano come me.
    Aspetto la rivoluzione in trepida attesa anche se credo che alla fine non ci sarà  perché non fa parte della nostra cultura storica. E’ anche per questo motivo che siamo il popolo che si ribella di meno di fronte alle ingiustizie di varia natura che siamo costretti a subire.
    Io mi ritengo abbastanza fortunata. Non sono benestante ma non mi mancano le cose necessarie per vivere decentemente.
    Nonostante ciò parteciperei volentieri ad una rivoluzione perlomeno in rispetto di tutte quelle persone che a cena si nutrono con un caffé latte perché possono permettersi un solo pasto al giorno. Questa non é vita.

  19. Caro Daniele,
    io credo che la tua profezia sia più che motivata. Gli Italiani,nelle scorse elezioni, presi dal panico e dalla disperazione, si sono buttati nelle braccia di berlusconi pur sapendo, io credo, che razza di personaggio sia. A chi vota berlusconi non frega niente che sia mafioso, corrotto, piduista, prescritto ecc… Vige l’irrazionale convinzione che saprà  risollevare l’Italia perché, mentendo spudoratamente, va in televisione e, con l’ausilio di giornalai compiacenti, lo fa credere alla gente. E’ una follia, ma gli Italiani disperati, ci hanno creduto e ci credono davvero. Io credo che a un certo punto il giocattolo Italia sia destinato a rompersi e allora sì che nemmeno le balle di un imbonitore potranno placare la gente.
    Ma ormai sarà  troppo tardi.

    http://verraungiorno.blogspot.com

  20. la violenza e l’odio sono gia partiti da un po da quando il nano fascista per salvarsi il culo e soldi amici ha ricominciato a parlare del pericolo comunista ecc.. roba da anni 70.. orde d’ignoranti imbecilli neofascisti sono state allevate negli stadi mentre si parlava solo di 4 pirla che incendiavano una bandiera americana senza contare la violenza verbale diffusa dalle tv e dai giornali servi servi di un essere volgare indecente pericoloso assasini gridava Sgarbi tutti i pomeriggi in tv.. e la lega? prima con i terroni poi con gli extracomunitari.. la violenza é loro del potere come sempre a noi non ci resta che difenderci in maniera civile pacifica.. fino a quando non si sa…

  21. Ciao Daniele e complimenti per come svolgi il tuo lavoro..ti seguo ormai da un po’!
    Sono totalmente d’accordo con ciò che hai scritto e mi fa piacere come tu abbia sottolineato, nel percorso di declino, la partecipazione attiva (o meglio passiva) di questa nostra nazione senza memoria e senza coraggio..se non quello della sola rivolta-del-giorno-dopo.

    La stessa mafia non é secondo me la malattia bensì l’esternazione di una cultura che ci appartiene quasi per dna e che pone l’interesse personale prima dei valori morali (dal quotidiano alle vicende importanti). Una costante richiesta di normalità , di tranquillità  -anche se in mezzo al caos- posta nelle mani di una casta di delinquenti, rendendoci silenziosi complici dei loro giochi di potere.
    Abbiamo prima accettato e poi dimenticato cosicché il reale cambiamento avverrà , appunto, solo quando non saranno in grado di darci neppure quella miserabile normalità  di cui viviamo.

    In attesa dell’inevitabile epilogo, continuo a condividere il sogno di graffiare con gli strumenti di democrazia diretta il palazzo del potere..é sì questione di tempo ma almeno per adesso mi permette di respirare.

    Un abbraccio

  22. ho fatto un montaggio dei due servizi (per modo di dire) del Tg4 sul V2day:

    se ancora c’é qualcuno che ha dubbi sull’utilita’ dell’ordine dei giornalisti guardi questo video e avra’ la
    risposta..
    Fede riesce a parlare della notizia del v2-day (anche se dice che e’ tempo perso) senza nominare una volta la parola REFERENDUM cioe’ il motivo centrale della giornata.

    – si lamenta degli insulti di Grillo verso i giornalisti
    – intervista l’on.Gasparri e il direttore Giordano che esprimono le loro fesserie
    – nel finale del video ho montato tre insulti fatti da Fede in passato nei confronti di Santoro, Serventi Longhi e Nanni Moretti (e senza contraddittorio! direbbe Gasparri)

    LINK: http://it.youtube.com/watch?v=2EpvGNHwEZo

  23. concordo appieno con quello che hai scritto e lo pensavo e sostenevo già  da una decina d’anni…
    ma sebbene il mio pensiero per ribaltare questo sistema sia lo stesso del tuo, la “storia italiana” sembra smentirci…
    perdonate l’imprecisione ma in un passo di “Stato e Anarchia” di Bakunin che ho letto un bel pò di anni fa e che avevo ripreso a rileggere l’anno scorso, venivano fatte alcune considerazioni proprio su questo aspetto da alcuni personaggi dell’epoca.
    Essi non riuscivano (come non riesco anch’io) a comprendere le motivazioni per cui sebbene il POPOLO italiano fosse soggiogato dallo Stato monarchico, portato allo sfascio dai vari SIGNOROTTI locali, affamato, tenuto ignorante, ma allo stesso tempo con dei moti di insofferenza da tutte le parti, non capivano come mai questi moti non sfociavano in una vera insurrezione come é successo anche da altre parti d’Europa con situazioni simili o addirittura migliori di quella italiana.
    Quindi se allora che la situazione era ben peggiore di quella attuale non é successo nulla, cosa dovrebbe spingere il POPOLO a rivoltarsi???
    persino l’ultima beffa rifilataci, ricollegandomi al post dei redditi, fresca fresca, non ha provocato nulla! solo brusio… non c’era bisogno della rivolta armata
    ma di un intervento della magistratura… della polizia… della guardia di finanza… se non per mettere in galera… ALMENO PER FARE ACCERTAMENTI!
    E’ mai possibile che Ciarrapico dichiari ZERO? che la Falchi (o sarebbe meglio la Falqui, come il confetto, visto che per me, può fare solo quello) dichiari CIRCA TREMILA EURO???
    E invece nei giornali c’é stata una notizia di qualche indagine???
    NULLA! N U L L A !!!
    E da parte nostra di nuovo nessun moto di protesta… o meglio… i moti di protesta sono venuti… ma non per L’ILLEGALITA’… non perché vi sono TROPPI PERSONAGGI FAMOSI CHE NON PAGANO, ma perché INVADONO LA MIA PRIVACY, perché ORA TUTTI SANNO COSA COLTIVO NEL MIO ORTICELLO!
    Ecco, é questo in sintesi il succo del problema, che é stato espresso anche da altri qui..
    fin quando si continuerà  a badare al PROPRIO ORTICELLO non si farà  nulla…

  24. Rispetto il tuo post Daniele e tutti i commenti qui fatti che sono davvero interessanti.

    Lo scenario per me é nebbioso. Qualcuno su ha detto che la storia non insegna la violenza ma la racconta. Ecco, io penso che, se violenza ci sarà , accadrà  in modo circostanziato, disorganizzato e senza un centro. Sarà  gioco facile per chi detiene il potere annichilire queste manifestazioni. Questo spazio é forse un luogo di semina del pensiero, di persone dotate di una certa coscienza; ma non é questo che cambia le cose, né degli atti sporadici.
    Il sistema cambierà , ma non quando noi vivremo.

    Quello che auspico non é violenza, ma il dialogo a fronte della pressione portata avanti da noi. Solo il dialogo potrà  fare del bene. (Utopia)

  25. Qualunque rivoluzione, anche armata si vince solo se la maggior parte del popolo agisce all’unisono. E affinché la gente possa prendere una qualunque decisione a maggioranza DEVE ESSERE CORRETTAMENTE INFORMATA. Così coem siamo ora non li convinci neanche a cannonate!
    Capite che non é possibile fare nulla finché la maggior parte delle persone é in catalessi cerebrale? E’ grande il danno fatto dall’informazione negli ultimi 15 anni, da quando c’era il ritornello “torna a casa il biscione ti aspetta” c’e stato un impoverimento generalizzato.
    Bisogna prima sconfiggere questo nemico potentissimo.
    Vi rimando ad un mio post precedente.

  26. un esempio banale, ma significativo…

    Gli italian assistono inermi alla MEGATRUFFA dei carburanti.. Le accise che dovrebbero essere tasse temporanee diventano tasse perpetue e solo temporaneamente vengono sospese. I gestori aumentano indiscriminatamente senza alcun controllo:
    Si abbassano le accise, ma i gestori aumentano sempre i prezzi, le accise rientrano e i gestori aumentano… sono ancora previsti aumenti per il petrolio che sale e che scende, ma i prezzi dei gestori salgono soltanto… siamo al 1,43 gasolio e 1,45 benzina.

    Intanto dal giorno delle elezioni aumenta la cronaca delle aggressioni a sfondo neofascista, i gruppi nascosti vengono allo scoperto perché ora si sentono protetti dalle istituzioni??? A Roma ci sarà  presto un problema di ordine pubblico… GARANTITO!!!

  27. @ AF

    Concordo in buona parte.

    Bisognerebbe iniziare a rigettare il trattato di Lisbona, eventualmente uscire da Maastricht, nazionalizzare Bankitalia e far gestire la politica monetaria non alla BCE ma allo stato italiano riportando il tutto sotto controllo democratico.

    Ma, ammesso che ci siano dei politici in grado di fare questo, come ce li mandiamo al governo?

  28. @Andea Rocco

    L’impegno civile di ognuno di noi é sempre possibile e ha sempre degli effetti positivi. La vita umana ha per voi così poco valore da poter essere sacrificata in nome di un futuro? Uccidereste vostro figlio, vostra moglie, i vostri amici per cacciare un manipolo di politicanti? Perché questo la storia l’ha già  insegnato: chi non é con voi é contro di voi, quando si ha un fucile in mano. E’ questo quello che volete? Vorreste un cadavere nel vostro “giardino”?

    @Manola Cru
    Un popolo affamato fa la rivoluzione se c’é qualcuno che lo incita e gli dà  le armi. Siamo costretti a ripetere la storia o si può anche fare un passo avanti? L’uso del cervello serve per uscire dalle caverne o per rientrarci?

    ilcomiziante

  29. in risposta al post di CARMINE DD

    allego un mio commento ad un post precedente…
    Daniele sei un grande,
    penso che le piccole emittenti locali come la tua dovrebbeo coalizzarsi e realizzare programmi di approfondimento di qualità , con giornalisti come te, in differita simultanea per coprire tutte le regioni italiane,anche in internet! dovreste trasmettere Beppe Grillo, Travaglio e tutte le voci fuori dal coro,
    questo sistema é stato già  utilizzato dal cainano quando il suo amico Craxi non gli aveva fatto ancora la legge che gli ha permesso di possedere TV nazionali… avreste sicuramente un seguito di milioni di persone, io guarderei solo voi, nascerebbe un nuovo polo televisivo … abbandonate tette culi e cartomanti e cominciate a fare sul serio! la democrazia ha bisogno di voi

    pensateci

  30. Concordo anch’io sulla necessità  di una rivoluzione violenta, anche se secondo me basterebbe solo la minaccia di una rivoluzione violenta. Detto questo, non sono d’accordo sul vedere come male l’allontanamento dell’Italia dall’Unione Europea. Secondo sarebbe meglio per tutti noi se abbandonassimo l’euro, ci stampassimo le nostre banconote (per la sovranità  monetaria nazionale), e smettessimo di stringere alleanza economiche/culturali con paesi che poi controllano sia la nostra politica che la nostra economia. Mi riferisco alle potenti famiglie di banchieri che controllano l’economia occidentale, i Rockefeller, i Warburg, i Rothschild… la nazione deve iniziare a stampare banconote proprie senza lasciarsele dare in prestito da banche semiprivate come la BCE, ingrossando così il debito pubblico e quindi danneggiando l’indipendenza nazionale. Le “alleanze” vanno trasformate in collaborazioni di “scambio”, che possono essere sia di tipo economico che culturale, ma con ogni paese che mantiene la propria sovranità  nazionale (e perciò anche economica). Tra qualche anno gli USA si uniranno con Canada e Messico e formeranno l’Unione Nord Americana (UNA), il dollaro verrà  abbandonato ed useranno una moneta unica chiamata Amero. Poi, quando questo processo sarà  portato a termine, ci sarà  l’avvicinamento della UNA con l’UE (Unione Europea), e possibilmente trasformeranno queste due entità  in un’entità  unico (Unione Occidentale), con un’unica moneta, uniche leggi etc.etc. Pian piano il denaro cartaceo verrà  sostituito con il denaro elettronico, inserito in microchip che si potranno spegnere a distanza. In questo modo le forze dell’ordine saranno in grado di controllare che non ci siano nemmeno le minime possibilità  per una rivolta del popolo. I potenti diverranno sempre più arroganti e dittariali, non perché siano cattivi di loro, ma perché il potere potenzialmente assoluto é in grado di corrompere chiunque. E’ il Nuovo Ordine Mondiale, dove verranno emanate leggi sullo PsicoReato ed ogni essere umano sarà  letteralmente schiavo di un potere pervasivo, centralizzato ed assoluto.

  31. Caro Daniele quello che tu dici e da qualche anno , io l’ho
    nella mia mente ,solo una rivoluzione civile potrà  cambiare le cose,avevo qualche debole speranza nel governo precedente, si é rivelato un vero disastro ,quello attuale ipotizza di far comprare alitalia alle ferrovie ,personalmente la vedo una pessima idea, un indebitamento ulteriore sulle spalle dei cittadini,questo governo ha delle grandi responsabilità ,le promesse sono state tante ,ma se non ci saranno dei cambiamenti radicali
    potrebbero avverarsi le previsioni da te fatte.

  32. @ilcomiziante

    Ti sembra possibile in questo momento in Italia?

    A me no. E ripeto, non sono i cittadini che devono migliorare, ma la classe politica. E quelli da lì non si schiodano finché non muoiono. O finché non gli facciamo paura. Tanta paura. Devono iniziare a temere il popolo, non a incularlo continuamente e a farsi gli affaracci loro!

  33. Daniele,

    é ancora troppo presto adesso .. ci sono ancora troppe pancie piene .. e mani(lorde di sangue innocente)che distribuiscono pacchi di pasta e pane(vedi comizio del nano a milano)ai nuovi e vecchi schiavi(UOMINI NON LIBERI)!
    Appena l’Italia verrà  abbandonata dalla UE e ci ridurremo a fare la fine dell’Argentina, soltanto allora si scatenerà  la resa dei conti che tanto paventi. Tu comincia ad oliare il kalashnikov .. come facevano i nostri nonni .. toccherà  a NOI terminare quello che é stato lasciato in sospeso 63 anni fà ! Poi avremo o una DITTATURA(non di certo morbida)o il paese LIBERATO!! Dipenderà  tutto da NOI .. nessuno ESCLUSO!!

  34. Ottime osservazioni, Daniele.

    Un’importante riflessione da fare sarebbe la seguente:

    – in caso di conflitti popolari violenti, le “forze dell’ordine” da che parte starebbero ?

    Le recenti manifstazioni presso le discariche campane fanno pensare a un atteggiamento anti-popolare, così come dimostrano anche i video di Piero Ricca, in cui polizia e carabinieri difendono il potente/politico/ricco in modo servile.

    Questa considerazione é importante perché, ripeto, in caso di sommosse di massa di ampie dimensioni le conseguenze potrebbero essere:

    – in caso di forze dell’ordine (armate) pro-sommosse: rivoluzione del sistema con caduta dell’attuale casta di potere
    – in caso di forze dell’ordine anti-sommossa: soppressione violenta dei rivoltosi con provvedimenti e azioni violente di stampo fascista.

    Purtroppo allo stato attuale più probabile la seconda ipotesi.

    Bisognerebbe chiedersi allora in quali condizioni le forze dell’ordine potrebbero volgere anch’esse verso un atteggiamento anti-casta..

    Giuseppe

  35. Quindi quale altra soluzione proponi?

    Un’autoriforma della politica? 70enni pregiudicati o condannati che rinunciano a immunità  e a 15 mila euro al mese per il bene della collettività ???

  36. Mi sono fermato alle prime due righe. Non credo proprio che la storia *insegni* violenza. La storia *racconta* violenza. E anche tante altre cose. Se l’unica soluzione che vedi nel futuro é la violenza per risolvere i problemi del presente, allora mi permetto di pensare che la storia non ti ha insegnato nulla.

    ilcomiziante

  37. Spero proprio che accada quello che tu profetizzi Daniele, ma credo che sarà  necessario ancora del tempo. Diciamo quando la benzina arriverà  a 2€ e gli stipendi saranno ancora uguali, allora potrebbe essere.

    Non dimentichiamo che noi italiani siamo anestetizzati dalla tv e dai media di regime e che il governo non ha nessuna intenzione di favorire la diffusione di internet (ma solo del digitale terrestre, importantissimo cribbio!)

  38. Troppo giusto quello che dici. Però a mio avviso si puo’ disinnescare questa possibilità . Io credo che ci dovremmo concentrare su un solo obiettivo: l’informazione.
    Ogni giorno vado clickando sui vari blog e portali di informazione, mi informo realmente, e riesco a vedere sempre piu’ chiaramente le nefandezze del sistema informativo (tradizionale) di questo paese.
    Però, ad essere onesti, noi siamo quattro gatti e, se é vero che aumenteremo, é anche vero che non sarà  cosi’ immediato. La massa della gente é la fuori a rincoglionirsi per kakà , per gli amici della de filippi, per le suonerie, attingendo linfa malefica dalle macchinette infernali del “biscione” e assimilati.
    Io credo che noi abbiamo solo una possibilità : aggredire questo sistema di informazione, e non basta internet.
    Ho un sogno: vedere le persone libere tutte assieme. Te, travaglio, grillo, e tantissimi altri, senza di distinzione di religione o fede politica, con l’aiuto sul territorio di tutti noi, per creare una sorta di canale di informazione alternativo che riesca a raggiungere TUTTI.
    Per esempio che ne pensi del tentativo di creare un nuovo canale ,CANALE ZERO (che hai fra i link). Noi che frequentiamo internet e abbiamo questa sensibiltà  e voglia di fare qualcosa, non siamo molti ma forse siamo abbastanza per creare un canale alternativo di informazione. Che diamine, non siamo capaci di dare contributi in danaro per lo scopo? Se siamo in tanti, chi piu’ chi meno, ce la possiamo fare. Oltre a canale zero penso addirittura anche ad un giornale (settimanale?) da consegnare porta a porta dai vari meetup sul territorio. Su questo giornale, oltre a notizie e articoli, anche i riferimenti ad un portale su internet. Su questo portale, sul giornale e su eventuale canale zero, scrivono una serie di giornalisti, super partes, liberi, (pagati ovviamente da noi) come indicato nel manifesto di canale zero. Qualche giorno fa ho sentito in tv un giornalista siciliano, non ricordo il nome, minacciato dalla mafia che parlava della debolezza dei giornalisti freelance che rischiano la vita per un articolo pagato 5 euro! 5 euro????? Possibile!!! E kekazzo non possiamo pagare noi (ma di piu’ di 5 euro!) tanti giornalisti liberi?
    Perché, sia tu, che travaglio, che grillo e tantissimi altri che hanno blog su internet non vi muovete in questo senso?
    Coordiniamoci, incontriamoci, magari per parlarne.
    Oltre che eccitarci articolo dopo articolo, indignazione dopo indignazione, facciamo qualcosa di pratico. Non possiamo fondare partiti (non serve) né possiamo istigare alla rivoluzione armata!
    Facciamo l’unica cosa che possiamo fare: rivoluzioniamo l’informazione in questo paese. Ce la possiamo fare se ci uniamo tutti per questo unico scopo, superando la stupidaggine di sinistra e destra. Siamo in emergenza, la distinzione non va fatta fra chi é di sinistra e chi di destra, la differenza va fatta fra conniventi e persone libere, fra chi accetta un modello di vita in cui si deve chiedere favori al potente e chi invece crede nella meritocrazia.
    Ma per fare questa scelta la gente (tutta) deve essere informata correttamente.
    Questa é l’unica missione che possiamo compiere, dobbiamo farla…. io devo farla, per non dire piu’ ai miei figli di lasciare questo paese.
    Scusa lo sfogo!
    Buon lavoro e, grazie.

  39. La lotta culturale basata sul risveglio delle coscienze é un miraggio e la massa si muoverà  solo quando non ne potrà  più.
    Del resto la situazione é proprio scoraggiante, a volte provo a parlare con alcune persone e mi rendo conto che la gente non sa niente, nulla di quello che accade realmente e magari non vuole neanche sapere. Così passo x quella “che fa politica” quando semplicemente cerco da dare informazioni
    su argomenti di interesse comune.

  40. Ah , e poi dimenticavo … Noi non siamo un popolo unito.
    Siamo un popolo che sembra SBRICIOLATO da quanto é diviso.
    Probabilmente continueremo a prendercela gli uni contro gli
    altri, esattamente come adesso ( es; fascisti,comunisti,
    preti,gay,ecc.)e COL CAZZO che la faremo, la rivoluzione.
    Ossequi.

  41. Quello di cui tu parli é un fatto basato sulla storia, non c’é dubbio, ma nelle tue parole c’é qualcosa che suona male Daniele, qualcosa che non quadra, a mio parere, a cui non posso arrendermi ed é quel: “é stato così e sarà  sempre così!”, il fatto stesso che la storia si ripeta continuamente ci fà  capire che non impariamo mai dai nostri errori, una lotta violenta per rovesciare il potere, é una soluzione estremamente temporanea, chi é al potere é purtroppo la somma e il frutto di quello che ognuno di noi é nel nostro piccolo. Sono daccordo con te che ciò che ha rovesciato i poteri forti nel passato é stata sempre una rivoluzione violenta, ma sono convinto che ciò che ha cambiato veramente il mondo é stata sempre la presa di coscienza di alcune persone che hanno avuto il coraggio e la forza di “svegliare” gli altri e sensibilizzarli, facendo progredire lentamente ma comunque progredire l’umanità , con azioni ben precise, discorsi e soprattutto dalla ferma consapevolezza di ciò che in un dato momento storico si é scoperto essere completamente negativo e insostenibile per il bene degli uomini. Possiamo in Italia fare una rivoluzione violenta quando la gente é ridotta all’osso, certo ma dopo? Mi chiedo quel dopo come sarà , penso che sia un dovere di tutti, io nel mio mondo, tu nel tuo Blog, cercare di fare andare le cose diversamente questa volta, se non cominciamo noi a farlo nessuno lo farà  al posto nostro, se non ci crediamo noi in un cambiamento vero del tessuto sociale e quindi di noi stessi, nessuno ci crederà  al posto nostro, questo é un fatto, certo é difficile ma penso che bisogna provarci con tutte le forze a farla andare diversamente questa volta. Lo sconforto é una brutta cosa, fà  perdere la capacità  di ribellarsi ad un sistema che ci vuole in un certo modo, e vedere in modo costruttivo, cosa che tu fai con quello che dici e con quello che fai, chissà  magari non va a finire come dici tu se facciamo qualcosa e diciamo le parole giuste, magari questa volta cambiamo sul serio senza uso inutile e transitorio della violenza ma con l’arma della consapevolezza e della fermezza, se non molliamo forse…alla lunga avremo ragione e faremo qualche vero passo di civiltà  e umanità  in più.
    P.S. Mi piaci di più quando sei combattivo e coinvolgente

  42. La cosa più logica dovrebbe essere come dici tu Daniele ma,
    al momento non vedo i presupposti perché questo avvenga,per
    i motivi più disparati. Primo tra tutti il fatto che i
    giovani anche se vessati, bene o male vengono “mantenuti”
    con i redditi dei genitori e dei nonni, continuando a
    cullarsi nella maggioranza dei casi adagiandosi all’apatia
    di queste cose alconché importanti.
    Certamente la questione cominciano ad avvertirla man mano
    che il tempo trascorre e l’età  aumenta.
    Intanto iniziano a farsi notare i naziskin, partoriti da
    berlusconi ,che iniziano a moltiplicarsi facendo capire
    quanto siano beceri alla pari del loro padre dalla maschera
    di cera.
    Ho 59 anni e mai avrei pensato che l’italia potesse
    arrivare al capolinea.
    Penso che sia il tempo di muoversi veramente manifestando
    tutti assieme , eliminado sindacati e categorie varie,
    perché nessuno ci rappresenta più.

  43. Se per rivoluzione intendiamo atti non violenti, che
    definiscano la propria non volontà  di aderire al
    sistema – marciume , allora ok. Per intenderci, non
    avrebbe senso andare a puntare i fucili alle tempie
    di Schifani o Andreotti o Berlusca ..O servirgli su
    un piatto d’argento la scusa del terrorismo dietro la
    quale nascondere le proteste. Sarebbe molto più utile
    PARALIZZARE la nazione con scioperi ad oltranza
    sincronizzati in diversi settori. O che l’affluenza alle
    prossime elezioni fosse del 2% .. Insomma gesti con forte
    valenza simbolica che dovrebbero venire espressi dalla
    collettività , dal popolo ,tutti insieme come una sola
    possente voce. Ma riuscite veramente a immaginare noi
    itaGliani di oggi ammutoliti davanti alla partita che ci
    alziamo dalla poltrona per fare la rivoluzione tutti
    insieme ? A me risulta difficile .. Sono tutti quei circuiti
    che andrebbero boicottati .. Sky , Mediaset ,
    la Serie A Tim , il digitale terrestre e tutte le cazzatelle
    che offrono a chi é culturalmente più “indifeso” per farli
    rimanere sedati e zitti a macinare grano per loro. Finché i
    ninnoli riusciranno a soddisfare gli ebeti, non ci sarà 
    nessuna rivoluzione.
    esistenze

  44. Quello, che facciamo, quello che esprimiamo, fa di noi quello che siamo. Credo che l’uomo abbia sempre combattuto per la libertà , ma mai per essere libero. Il prosciugamento delle nostre individualità , viene fatto giorno per giorno, minuto per minuto, la tv con la sua faziosità  sta diventando un cancellino che passa e ripassa sulle menti delle persone azzerandogli la volontà  di riflettere. Questo é il grave danno, e questo blog, come su quello di Grillo c’é una lettera dei figli di GUARESCHI, che é di una Tristezza/Bellezza unica, é una testimonianza che dimostra che in cambio della verità  un uomo baratta la sua libertà , ma non dignità . Perché questo finisca, bisogna che ognuno di noi sia un po’ BEPPE GRILLO, un po’ MARCO TRAVAGLIO, un po’ DANIELE MARTINELLI, perché ognuno di noi che scrive su questo blog ha a disposizione un arma vincente, la volontà  di far cambiare le cose. Anche se cercano di fiaccare la resistenza, anche se hanno la maggior parte del potere di informazione, non potranno fermare il passa parola, non potranno fermare le mail, e per il solo fatto che aumenta costantemente il numero delle letture dei posti di Beppe, questa é lo spiraglio per insistere. Un solo Uomo GHANDI riuscì in un impresa titanica, perche credeva nella parola. Facciamolo impegniamoci ancora di più. Le cose cambiano se noi vogliamo che cambino.

  45. ..é quello che vado dicendo da tempo, sono d’accordo con ogni virgola del tuo post. La storia insegna, il processo verso quello che tu (giustamente) profetizzi é già  avviato e procede a gran velocità . Io sono pronto.

  46. Hai perfettamente ragione,il popolo non si muove fin quando viene ridotto alla fame,il problema sta’ nel fatto che più
    resiste, molto più violenta sarà  la rivolta.

    V-DAY

  47. Daniele, come non darti ragione?
    Basta vedere il documentario sul disastro dell’Argentina “Il diario del saccheggio” per renderci conto che ci siamo molto vicino.
    C’é un parametro da tenere sotto osservazione, il rapporto debito pubblico/PIL: quando l’Argentina é tracollata questo rapporto era al 140%, noi siamo quasi al 106%, il peggiore d’Europa, e la tendenza é a salire. Poi con il ritorno del nano le cose peggioreranno progessivamente.
    L’unica cosa che a breve mi preoccupa é che il prossimo governo Berlusconi utilizzerà  di sicuro le maniere forti (come per Genova G8) assieme a leggi illiberali: quello sarà  l’inizio della fine per loro, spero non sia così ma gli anni scorsi e le nuove dichiarazioni dei “vincitori” (vedi Fitto – filmato su sito Piero Ricca) sembrano confermare la mia tesi.
    Ci saranno subito delle prove di “comportamento” del governo come i rifiuti di Napoli, la TAV della val di Susa, la base Dal Molin di Vicenza: tira brutta aria.
    Facciamo attenzione anche ad Internet: sarà  un loro obiettivo tapparci la bocca in tutti i modi (giornali e tv sono già  piegate).
    L’unica, per il momento é mantenere il livello di informazione il più alto possibile.
    Stay Tuned!!

  48. PEnsare che dalla vicinissima Francia ci insegnano
    che protestando pacificamente si possono ottenere
    ottimi risultati . Non mi é piaciuto questo post DAniele,
    mi fa allontanare da te. Non credo nel giacobinismo.
    C’ é un risultato delle urne che non ci é piaciuto ;
    é la democrazia e bisogna accettarne il verdetto.
    Chi non si trova bene se ne vada invece di credersi
    un robespierre o un lenin del nuovo millennio altrimenti
    queste affermazioni mi fanno solo paura e
    non ti vedo come punto di riferimento
    di un movimento di protesta arrabbiato ma pacifico.

  49. OGNI GIORNO CHE CI ALLONTANIAMO DA QUESTO MOMENTO E’ UN GIORNO SPRECATO NELLA NOSTRA ESISTENZA.
    L’UNICA SOLUZIONE E’ IL MITRA, LO DICO DA SEMPRE.
    VOGLIO VEDERE FINI, D’ALEMA, NAPOLITANO E TUTTI GLI ALTRI NEGLI OCCHI E LEGGERCI, INVECE DI QUELLA ODIOSA ARROGANZA, LA PAURA, IL TERRORE, LE STESSE ESPRESSIONI DI INCERTEZZA PER IL LORO IMMEDIATO FUTURO CHE OGGI SONO NEI VOLTI DEGLI ANZIANI E DEI PRECARI.
    NESSUNA PIETA’ PER QUESTA FECCIA, PER NESSUNA RAGIONE.

  50. E’ una possibilità , senza dubbio.
    Dal sito di Piero Ricca mi é capitato di vedere una delle sue solite provocazioni e la risposta di Raffaele Fitto é stata eloquente: Berlusconi é andato al potere e dovete starvi zitti!
    Ecco é questa arroganza da impunito e da impunibile che mi fa veramente paura.
    Ma ho poca fiducia nel popolo italiano. E’ duro ammetterlo ma siamo tutti dei vigliacchi con sue belle fette di salame sugli occhi.

  51. Sono d’accordo con questa grigia visione del futuro italiano. Spero si riesca a togliere il marcio prima di arrivare all’anno zero, o almeno toglierlo in parte: secondo me questo sarà  possibile se la gran parte del popolo italiano si riuscirà  a svegliare in tempo dal coma assistito in cui si ritrova.

    Sta a quelli come noi far suonare la campana. A morto, eventualmente.

    Con ottimismo

  52. L’Italia potrà  avere una radicale trasformazione soltanto con una rivoluzione popolare violenta. Lo insegna la storia.
    Il popolo si adegua alle leggi del proprio dittatore fin quando viene ridotto alla fame.

    E’ BRUTTO DIRLO MA PENSO ESATTAMENTE LA STESSA COSA DA QUALCHE TEMPO.

    E SONO CONVINTO CHE CI ARRIVEREMO.

    PURTROPPO.

    E LA COLPA SARA’ DI TUTTI. CONTESTATORI E CONTESTATI.

  53. Caro daniele,
    il problema sta nel risveglio delle coscienze.
    Il tuo blog é uno dei pochi spazi liberi. L’Italia ha bisogno di spazi liberi. Siamo arrivati al punto del non ritorno. Le istituzioni democratiche sono nelle mani (sporche) di una banda di condannati-corrotti-prescritti-mafiosi-piduisti-massonici. L’informazione giornalistica é soffocata dagli interessi dei grandi gruppi economici. Il monopolio RAISET mantiene l’Italiano in coma vegetativo. E in questo sonno, le mafie imperano, il paese si incancrenisce in una morte lenta e dolorosa.
    Il risveglio delle coscienze nasce dalla conoscenza. La conoscenza nasce dall’informazione. L’informazione nasce dalla libertà . La libertà  nasce dalla verità . Solo la verità  potrà  salvare questo paese.

    http://verraungiorno.blogspot.com

  54. per prima cosa complimenti per questo tuo spazio che ho scoperto da poco, in cui si respira “aria fresca”.
    non potrei essere più d’accordo con la tua analisi, ormai sono due anni che vado dicendo che faremo la fine dell’argentina, e ne sono sempre più convinto

  55. Daniele, intanto complimenti e sempre grazie per le tue fredde e lucide analisi.

    Sono d’accordo anche io con quello che dici. Sono Siciliano, fuggito prima dalla Sicilia in cerca di un futuro migliore. E adesso ho lasciato anche l’Italia sempre in cerca di serenità . In caso di rivolta io tornerei a dare il mio contributo. E tornerei volentieri per ricominciare a vivere nella mia terra e fare la mia parte.

  56. Il ” sistema ” é marcio da tempo, ma con questa folle
    globalizzazione, stiamo raggiungendo livelli non più
    sopportabili di iniquità .
    I potenti sono ingordi all’inverosimile, e non si
    rendono conto, o fanno finta di niente, che tutto ha un limite.
    Mettiamoci molti cretini, nella migliore delle ipotesi,
    a rappresentarci, ma alla fine rappresentano sempre e
    solo i poteri forti, e la misura risulta presto colma.

  57. Questa é solo la modesta opinione di un comune cittadino (siciliano), con qualche decina di negative esperienze in trincea (la vita quotidiana).

    Il problema é il “51%”.

    Il 51% degli elettori vota per la politica “mafiosa”, per opportunismo, per sopravvivenza, oppure per timore;

    Il 51% dei politici sono “mafiosi”;

    Il 51% della magistratura é allineata alla politica “mafiosa”;

    Il 51% delle Istituzioni é agli “ordini” della politica “mafiosa”;

    Il cervello del 51% dei nostri giovani é stato assimilato da un “feroce” consumismo mediatico;

    Il 51% … ecc.

    Siamo ormai un popolo sfruttato e frustrato da una cospicua “banda di predatori” fatta di politici, istituzionali e loro servi e zerbini, che in nome delle (loro) leggi, ci ha dissanguati moralmente e non solo e, purtroppo, siamo pure consapevoli che molto probabilmente continueranno arrogantemente a farlo.

    Il cittadino dovrebbe tornare a contare di più nella vita politica ed amministrativa dello Stato, mediante delle norme (in democrazia solo quelle contano, il resto sono solo preordinate divagazioni) che ne tutelino realmente il ruolo e non formalmente come invece avviene oggi, tanto che come in questi ultimi anni e davanti a questo STATO “mafioso” (ovverosia, presuntuoso, prepotente e prevaricatore, la P3) mai abbiamo contato così poco neanche fossimo equiparati ad un branco di ruminanti che possono e sanno solo belare.

    Bisogna anche ed innanzitutto ripartire dalla scuola. Gradualmente già  sin dalle elementari. Ciò coinvolgerà  inevitabilmente anche i genitori come in una grande rivoluzione alfabetizzante. Si deve insegnare il Diritto, Medicina, Psichiatria, Economia, Ambientalismo, Vulcanologia, Lingue, insomma preparare i nostri ragazzi al mondo reale e scientifico e non a quello di quando il Sole girava intorno alla Terra, diversamente si continuerà  a rimanere come ci vogliono, vale a dire più ignoranti siamo e meglio ci continuano a pascolare.

  58. Leggendo penso che lei abbia qualche ragione.
    speriamo di sbagliarci. Una solo cosa. Secondo lei gli italiani sono in grad di attivare e partecipare ad una qualsiasi forma di rivoluzione?
    Guardando le code in autostrada di oggi mi vien da pensare di no.
    Forse il tempo della rivoluzione é lontano. forse troppo lontano.

  59. Mi spaventa, molto!
    Un’eruzione non scoppia di colpo, ma qualche fuoriuscita di lava la precede sempre: una rivoluzione fisica, violenta, immediata, porterebbe a svuotare il parlamento, a mandare a casa chi occupa poltrone indegnamente, quasi sicuramente senza martiri. Ma chi ci assicura che tutto questo non venga preceduto da qualche poveraccio che imbraccia un vecchio fucile? Spaventare con un’azione sporadica, una classe politica, anche finendo l’azione stessa nel sangue, porterebbe a delle reazioni ritenute di nicchia, isolate: i media identificherebbero una nuova sorta di terrorismo, marchiandolo BR, portandoci sotto la minaccia di uno stato di terrore ad un regime fascista: conseguente l’esclusione dall’Europa, la recessione immediata e la fame più vera.
    Sono solo farneticazioni di un 22enne, non pretendo di aver ragione di nulla!

  60. credo anch’io ad una rivoluzione violenta, ma vorrei sottolineare che potrebbe essere, una violenza psicologica e non neccessariamente fisica che porterebbe alla distruzione di una struttura sociale. I vecchietti rincoglioniti, che votano berlusconi, devono iniziare ad aver paura che noi giovani non siamo piu’ disposti a pagargli le pensioni; vediamo se non iniziano a cambiare idea. I giovani ipocriti che votano berlusconi devono essere messi di fronte al fatto che devono pagare di persona se votano berlusconi, come pagare piu’ tasse se il governo fa i buchi di bilancio. Ai ladri di stato, si portano via i macchinoni, le case e i prodotti di lusso che si comprano con la ruberia ai danni dei cittadini inermi. Secondo me si incomincia da qui con azioni pubblicizzate e mirate per dare una scossa decisa alla situazione in atto. I piero ricca e i beppe grillo potrebbero essere dei mezzi per iniziare questa rivoluzione, ma dobbiamo anche noi essere in prima linea!

  61. concordo con te, come sempre.

    io però ci spero ancora in una rivoluzione intellettuale, culturale… perché una rivoluzione forte, popolare, darebbe il paese in mano ad un altro coglione capace solo di cavalcare l’onda. Ricordiamoci cosa accadde dopo la rivoluzione francese e dopo quella russa!

    é però vero che gli scenari possibili sono anche altri. Mi viene in mente la semplice e futuribile “estinsione di massa” dell’italico. No, non sto delirando, é semplice. L’italico ha pur sempre coste, alberghi, turismo, appartamenti costosissimi. può sopravvivere senza fare una mazza. facendo un solo figlio e lasciandogli in eredità  ciò che ha. da 2 genitori segue un solo figlio, popolazione che si dimezza di generazione in generazione. popolazione che morirà  sempre ricca, in quanto la perdita di potere d’acquisto sarà  compensata di generazione in generazione dalle “ricchezze” lasciate da 2 genitori per sfamare uno ed un solo figlio, che a sua volta sommerà  ciò che ne rimane con quello che porterà  a tavola la moglie per lasciarlo ad uno ed un solo figlio a sua volta.

    una fine morbida per la razza italica.

  62. Purtroppo é proprio così.
    I politici hanno le loro gravissime colpe, ma se sono lì é perché qualcuno li vota e avalla questo sistema. Dal Presidente della Repubblica fino a chi, come giustamente noti, “getta la carta fuori dal finestrino” e si preoccupa solo di guardare a un palmo dal proprio naso, sono tutti responsabili di questo disastro.
    La Democrazia é una splendida utopia, ma funziona se il popolo decide per il bene di tutti, non per il bene di ciascuno: altrimenti al governo finisce solo chi accontenta (o plagia) più “clienti”.
    Per Platone i capi della Repubblica dovevano essere la crema della società : oggi abbiamo la feccia. Per Savonarola i governanti dovevano rimanere in carica due mesi, poi cambiare: oggi abbiamo sempre le stesse persone, che si auto-eleggono. Sempre per Platone al potere doveva andare chi lo disprezzava: oggi la missione del politico di professione é restare abbarbicato al potere.
    Già  i latini dicevano che ogni popolo ha i capi che si merita. Evidentemente, siamo proprio caduti in basso.
    Un grosso saluto e complimenti per il blog.

  63. Mamma mia Daniele…
    Volevi rovinarci la Domenica ? 🙂
    Cmq sono pienamente d’accordo con te !
    L’italiano medio finche non sentira’ FAME e si accorgera’ che gli pignoreranno tutto perche’ non riesce piu’ a far fronte ai debiti, non muovera’ un dito, manco per firmare per il V-Day!
    Io nel mio piccolo, ho 42 anni ormai, sto ‘addestrando’ mio
    figlio di 2,5 anni,alle piccole cose, tipo dare dello
    ‘stupido’ a chi getta schifezze per strada, o quando vede
    immondizia abbandonata per strada, la vera rivoluzione deve
    partire dalle piccole cose, per poi sfociare nel fare il
    CULO a chi ci sta piu’ sopra e che non segue le regole, ma
    prima di criticare gli altri occorre SEMPRE una feroce
    autocritica !

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