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Carlo Amedeo Giovanardi del Polo

Carlo Amedeo Giovanardi, ex sbirro devoto, già  ministro per i rapporti bisessuali col Parlamento nel secondo governo del mafioso di Arcore, nativo di Modena ma eletto deputato dell’Unione dei condannati di Casini nel collegio di Lecco (dove non lo conosceva nessuno) approfitta di questo momento di crisi per traslocare nel Popolo delle Libertà  del polo “il buco col culo intorno”. partito fondato, infondato, dichiarato, sputtanato, ritirato, insomma burattinato dal plurimputato indultato prescritto e autoassolto Silvio Berlusconi.
Carlo Amedeo é illuminato dalla politica! Da cristiano affarista trasloca per spirito di interesse a se stesso e al proprio conto corrente perché si sente indispensabile in Parlamento!
Non gli basta l’overdose di stagioni vissute da politico inutile che ha fatto del revisionismo storico in difesa delle cause perse dei suoi fratelli democristiani arrestati e condannati in Mani Pulite, la sua causa politica!
Giovanardi é afflitto da una cronica forma di sado-maso verso se stesso e verso tutti gli italiani. Tira dritto verso l’overdose da dipendenza di poltrone, assuefatto, fuso e costituzionalmente ignorante al punto da dichiarare tracotante in un’intervista a Radio 24 di “rispondere soltanto ai propri elettori” ossia, l’esatto contrario di ciò che recita l’articolo 67 della Costituzione italiana, secondo cui il deputato risponde a tutti gli elettori.
Scaltro colluso col piduista qual’é, Carlo Amedeo segue come un cagnolino il deretano di Berlusconi in odore di elezioni e di un nuovo ministero ma si tura il naso quando si tratta di pizzicare qualche collega onorevole sniffato!
Non é “roba” per Giovanardi occuparsi dei colleghi drogati, semmai lui ha approvato una leggina tanto ridicola quanto assassina, che ha equiparato lo spinello all’eroina.
Infatti, proprio a Carlo Amedeo si devono le nottate al fresco dei poveracci beccati con pochi spinelli addosso e sempre a lui si deve la vita sacrificata di Aldo Bianzino, pestato a morte in carcere per 3 piantine di marjuana coltivate a casa sua.
Ma che volete che gliene importi a Carlo Amedeo Giovanardi! Da apprezzato revisionista della verità  dei fatti si é guadagnato la pubblicazione a repliche sfiancanti da parte della rapinata “Mondadori” del suo amico Berlusconi, di un libro in cui spacciandosi per storico di Tangentopoli dimentica la condanna inflitta al suo ex fratello Arnaldo Forlani, confonde volutamente gli assolti con i prescritti, le amnistie con le depenalizzazioni, dipinge il condannato Cirino Pomicino per assolto, mentre l’ex ministro Gianni Prandini e l’attuale segretario Udc Lorenzo Cesa li bolla “condannati ingiustamente”.
A Giovanardi, che nel 1993 in una lettera carica di maiuscole confortava l’ex Pm Antonio Di Pietro di avere dalla sua parte tutto il Parlamento, non importano più le 1.200 condanne inflitte e il solo misero 4% di estranei ai quei fatti di tangenti e corruzione che ribaltarono la prima Repubblica!
Da attore voltagabbana della piazza mediatica del salotto di Bruno Vespa, ha tifato per una commissione d’indagine sull’operato del Pool di Mani pulite, negando con faccia tosta l’esistenza di 90 deputati condannati, sotto processo, prescritti e in conflitto d’interessi ricordati dallo stesso Antonio Di Pietro quella sera!
Acquisito il linguaggio del berluscone, Carlo Amedeo ha definito l’intero sistema politico “vittima di persecuzione giudiziaria” perché ci fu un equivoco sul finanziamento ai partiti, dimenticandosi che la sua Dc é stata la più generosa a sfornare corrotti e condannati.
Nessuna memoria nel libro di Carlo Amedeo delle migliaia di tessere fasulle targate Dc nel 1992 perché da buon accomodato opportunista ha preferito non scriverlo, tantomeno dirlo!
Sempre da ministro per i rapporti “orali” col parlamento Giovanardi é stato uno strenuo difensore di facciata dell’ex ministro attentatore della giustizia Roberto Castelli (lecchino lecchese del suo collegio di nomina).
Durante gli attentati ammorbiditi dai decreti contro le rogatorie svizzere che avrebbero inchiodato Berlusconi in galera, il Corriere ha riportato un’affermazione di Carlo Amedeo rivolta ai colleghi dell’Udc durante il consiglio dei ministri che recita: “Non prendetevela troppo con Castelli, lo sappiamo benissimo che l’idea di bloccare le rogatorie non era sua, ma di Berlusconi”.
Nell’agosto del 2002 Repubblica attribuiva a Giovanardi questa frase: “E’ inutile che i tg spieghino i risultati dell’esecutivo quando subito dopo arrivano i commenti negativi dell’opposizione!”, come dire “aboliamo l’opposizione”.
Insomma Carlo Amedeo é già  un collaudato ippopotamo di razza nella banda eversiva dell’allievo di Licio Gelli, pronto a rimettere le mani sull’Italia per continuare a gestirla privatamente alla faccia delle sue leggi vergogna derise da tutta l’Europa.
In attesa del voto di aprile propongo una memorabile performance di Beppe Grillo che riguarda Carlo Amedeo, la stella riciclata del popolo delle libertà  riservate alla banda del piduista.

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13 pensiero su “News dal Polo, il buco col culo intorno”
  1. Art. 25 della Costituzione:
    Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso…

    Questo é uno di quei casi in cui la costituzione andrebbe integrata:

    “Nessuno può scampare alla sua punizione in forza di una legge cambiata, da se stesso, DOPO il fatto commesso”!!

  2. Devo prendere un digestivo, ho mal di stomaco. Me l’ha fatto venire il pensiero che fra poco gente senza scrupoli, spudorata e delinquente organizzerà  la nostra vita con decreti legge, divieti, imposizioni. Che mal governerà  (é un film già  visto per 5 anni) facendo i propi interessi a scapito del benessere del Paese. Non che “gli altri” fossero meglio, per carità , il mal di stomaco ce l’avevo spesso anche prima ma fra pochi mesi diventerà  cronico.

  3. Caro Daniele,
    anche se é una vana speranza, spero che se Europa 7 riuscirà  ad ottenere la messa in onda ci siano giornalisti come te ad informarci, cosa che da 25 anni a questa parte non accade

  4. Se verrà  eletto l’imbonitore da strapazzo saranno tempi veramente bui.
    Ho veramente paura per questo paese, quello che sta succedendo é
    veramente folle: un paese asservito ad un brigante.
    Se non interviene la Comunità  Europea, non so se ne abbia la
    possibilità , l’Italia diventerà  una sede staccata dell’America Latina,
    di recente memoria.

  5. Caro Daniele

    Devo farti un piccolo appunto

    ti reputo un bravo giornalista e spero che tu coninui ad esserlo,

    ma non mi piace la volgarità  degli ultimi articoli.

    Io credo che tu non abbia bisogno di essere volgare.

    Non ti mettere allo stesso livello di questa gentaglia.

    Con stima

    Michele Mio

    ttp://italianiinguyana.blogspot.com/

  6. 300 Mln Euro per queste elezioni, poi ancora per il Referendum…
    Sono i nostri soldi!!!!
    Non si poteva fare la riforma elettorale prima? Con la conseguente manipolazione dell’informazione ci possono far approvare qualsiasi porcata. ANDARE A VOTARE PRIMA DEL REFERENDUM é COME FARE UNA TORTA E POI FARSI SPIEGARE LA RICETTA.
    ci prendono platealmente per il culo!!!

  7. Sequestrati 309 milioni alla mafia.
    Costo elezioni anticipate 300 milioni.
    Come al solito in italia le elezioni si pagano coi soldi della mafia.

    http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/mafia-2/maxisequestro-beni/maxisequestro-beni.html

    E intanto passa sotto soilenzio che i 67 satanisti della Sapienza sono diventati 1500 da tutta Italia!
    http://www.corriere.it/cronache/08_febbraio_05/professori_anti_papa_9f472308-d3be-11dc-b97b-0003ba99c667.shtml

    L’Ayatollah Benedetto 16 é il vero anticristo! Se Satana esiste, si nasconde nel posto piu’ insospettabile del mondo.

  8. e delle restrizioni sull’alcool, Ne vogliamo parlare? Oggi se ti fai un, ripeto, UN bicchiere di vino o di birra rischi un paio di migliaia di euro di multa, cofisca di libretto e patente e persino l’arresto…
    Dopo aver letto il tuo post mi sono ricreduto, pensavo che MASTELLA fosse peggio!!!

  9. Trilussa

    LA NINNA NANNA DE LA GUERRA

    (1914)

    Ninna nanna, nanna ninna,
    er pupetto vò la zinna:
    dormi, dormi, cocco bello,
    sennò chiamo Farfarello
    Farfarello e Gujermone
    che se mette a pecorone,
    Gujermone e Ceccopeppe
    che se regge co le zeppe,
    co le zeppe d’un impero
    mezzo giallo e mezzo nero.
    Ninna nanna, pija sonno
    ché se dormi nun vedrai
    tante infamie e tanti guai
    che succedeno ner monno
    fra le spade e li fucili
    de li popoli civili
    Ninna nanna, tu nun senti
    li sospiri e li lamenti
    de la gente che se scanna
    per un matto che commanna;
    che se scanna e che s’ammazza
    a vantaggio de la razza
    o a vantaggio d’una fede
    per un Dio che nun se vede,
    ma che serve da riparo
    ar Sovrano macellaro.
    Ché quer covo d’assassini
    che c’insanguina la terra
    sa benone che la guerra
    é un gran giro de quatrini
    che prepara le risorse
    pe li ladri de le Borse.
    Fa la ninna, cocco bello,
    finché dura sto macello:
    fa la ninna, ché domani
    rivedremo li sovrani
    che se scambieno la stima
    boni amichi come prima.
    So cuggini e fra parenti
    nun se fanno comprimenti:
    torneranno più cordiali
    li rapporti personali.
    E riuniti fra de loro
    senza l’ombra d’un rimorso,
    ce faranno un ber discorso
    su la Pace e sul Lavoro
    pe quer popolo cojone
    risparmiato dar cannone!

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