Abou El Kassim Britel é un cittadino con passaporto italiano di origine marocchina, sposato a una ragazza italiana, arrestato nel 2002 in Pakistan dai servizi segreti americani che poi lo hanno trasferito in Marocco, dove con un processo sommario é stato condannato a 9 anni di carcere per associazione eversiva e dove é stato tenuto sotto tortura per mesi interi.
La magistratura italiana ha archiviato il suo caso per la totale insussistenza di elementi d’accusa nei suoi confronti, tanto che sulla questione é addirittura intervenuto il parlamento europeo che ha sollecitato il governo italiano ad impegnarsi per la sua liberazione.
Abou El Kassim, emigrato in Italia da studente universitario 21enne nel 1989, ha vissuto per 12 anni a Bergamo, città nella quale ha imparato la lingua italiana, ha sposato sua moglie e avviato un’attività di traduttore, attività che lo induceva a brevi trasferte all’estero, fino a ritrovarsi in Pakistan nel 2001 nei giorni degli attentati alle torri gemelle.
Le successive torture fisiche e gli interrogatori a torchio non hanno mai portato a prove che Abou El Kassim fosse in qualche modo collegato ad organizzazioni terroristiche e solo il caso volle che nel 2003, dopo 2 anni di guai nel suo paese natale, la sua partenza dal Marocco per il rientro in Italia coincise con gli attentati di Casablanca.
Da lì il nuovo fermo che lo ha portato alla condanna che che si concluderà nel 2012.
Ieri una delegazione formata dai parlamentari di Rifondazione Ezio Locatelli e Tania De Zulueta, accompagnati dall’avvocato difensore di Abou El Kassim, Francesca Longhi, si sono recati al carcere di Casablanca per sensibilizzare il Re del Marocco Mohamed, affinché gli conceda la grazia poiché la legislazione marocchina non prevede la revisione dei processi.
Ezio Locatelli, in collegamento telefonico nella puntata de L’Espresso della sera su Studio 1, ha detto di aver trovato Abou El Kassim estremamente provato dallo sciopero della fame che sta facendo da 2 mesi per protesta contro la sua detenzione.
Mentre il 21 gennaio é attesa la visita di Massimo D’Alema, sempre ieri, a Strasburgo, é stata firmata la Carta dei musulmani Ue, 400 associazioni islamiche di tutte le correnti presenti in Europa unite con l’obiettivo di rimuovere i pregiudizi e l’immagine negativa che si frappongono fra Islam e Occidente, oltre che per portare condizioni di uguaglianza fra uomo e donna.
Ebbene nell’intervista telefonica alla parlamentare europea Pia Locatelli, ho chiesto un suo interessamento a questo caso.
Lei ha risposto con un si che non ho colto se sia stato sincero e intenzionale, tuttavia se fossimo in tanti a mandarle 2 righe di promemoria via mail, anche lei potrebbe unirsi davvero ai politici che si stanno muovendo per la liberazione di questa persona il cui caso é praticamente taciuto dai media tradizionali.
La moglie Khadija, mia ospite in puntata, ha ricordato la possibilità di firmare anche la petizione online qui.
Insomma, il caso di El Kassim é molto simile a quello di Abu Omar, l’altro cittadino con passaporto italiano rapito dai servizi segreti italiani e americani affannati nel trovare capri espiatori che giustifichino la guerra nei paesi mediorientali del petrolio.
6 pensiero su “Abou El Kassim, detenuto innocente”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
scusi per il refuso, frase corretta é:
CI AUGURIAMO CHE KASSIM TORNI PRESTO A CASA
grazie infinite, per l’articolo e per avermi messo a mio agio in trasmissione, ci auguriamo che Kasim presto a casa, cordiali saluti khadija
Iddio te ne renda merito! Un intervento preciso e circostanziato, ci farò senz’altro riferimento. Pace su di te.
Consiglio, a chiunque legga il blog e voglia informarsi sui processi sociologici inerenti al post che mi accingo a commentare, il libro di Erich Fromm “Fuga dalla libertà “. L’incipit alla conoscenza non sta nel ricevere la “prima informazione”, ma nel capire a priori quanto essa é importante. Basta pensare (come nel lbro é illustrato) a come un popolo intero, i tedeschi, siano stati tutti conniventi all’olocausto; a come gli abitanti delle zone meridionali d’italia siano costretti ad esserlo con la mafia; E A COME NOI LO SIAMO ORA CO I NOSTRI POLITICI, PER CHI CI GUARDA DALL’ESTERNO. E’ tutto un fatto di prospettive!! Nietsche diceva “Non esistono fatti ma solo interpretazioni”, ed ogni interprtazione é in toto DETERMINATA dall’informazione.
Saluti a tutti.
[…] Here’s another interesting post I read today by danielemartinelli […]