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Fausto Bertinotti, leader di Rifondazione comunista e presidente della Camera dei deputati dichiara a Repubblica “fallito” il progetto del governo Prodi e l’Unione con frasi che, se da un lato nulla smuovono nel quadro della credibilità  politica, molto procurano in termini di ritorno.
La frittata della giornata é infatti un rimbalzo a catena di reazioni su tutti i quotidiani a base di ragionamenti, interpretazioni, considerazioni e indignazioni più o meno scellerate su quanto detto da Bertinotti, ma senza entrare nel merito vero dei “panni sporchi” che un popolo di proletari comunisti potrebbe pretendere lavati e smacchiati.
Insomma, non capisco perché nessun mio collega giornalista spenda una parola sulla credibilità  di Rifondazione comunista per la presenza in parlamento del disonorevole Daniele Farina, condannato una decina di volte per vari reati fra cui fabbricazione, detenzione e porto abusivo di esplosivi, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali gravi, segnalato dalla questura di Milano per produzione e agevolazione dell’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope!
Come se non bastasse questa persona é pure vicepresidente della commissione giustizia!
Non capisco perché nessuno ricordi con indignazione che l’attuale segretario della Camera, ossia il segretario personale di Fausto Bertinotti, si chiama Sergio D’Elia (Rosa nel pugno nello stomaco) condannato a 25 anni per banda armata e concorso in omicidio per aver fatto parte del vertice di Prima Linea che ha progettato l’assalto al carcere di Firenze in cui, il 20 gennaio 1978, morì ucciso l’agente Fausto Dionisi!
Basta D’Elia da solo per sommare tutti gli anni di condanna della decina di deputati forzisti messi insieme, giudicati per reati finanziari e per tangenti, Dell’Utri compreso!
Perché questo bel bigliettino da visita per Fausto Bertinotti? Per par condicio con l’opposizione?
Sarà  questo paradosso disarmante persino per la satira a spiegare l’assordante mutismo di Bertinotti in materia di condannati in parlamento?
Da buon uomo di popolo perché non comincia a ragionare sull’urgenza di dare adito alle 330 mila firme raccolte nelle piazze italiane da Beppe Grillo nel V-day?
Sarà  Bertinotti stesso a ricevere il comico genovese in persona atteso a giorni col faldone delle firme da depositare?
Fausto Bertinotti saprà  che milioni di italiani sono diventati simili a tanti fagioli in ebollizione che brontolano sempre più forte in pentola fregandosene delle sue quisquilie sull’Unione?
Fra le tante domande provo dare una prima risposta in coerenza: fosse dipeso da me decidere che risalto dare all’intervista sulle lune rifondarole in apertura su Repubblica avrei titolato: Fausto Bertinotti: un buffone nell’Unione!
Convinto che solo così Bertinotti troverebbe l’accordo di quel “centrosinistra in sintonia con la parte più sofferente del paese”.  

2 pensiero su “Farina dal sacco di Fausto Bertinotti”
  1. Post dai contenuti condivisibili. Il problema però non é Fausto Bertinotti in quanto tale. La politica italiana é ormai un circo equestre, un buffone in più o uno in meno non fa la differenza. Ormai (vedasi il caso Forleo) é evidente anche a un cerebroleso che l’unica cosa che cambia tra un partito e l’altro sono solo gli ideali (teorici) in nome dei quali farsi gli affaracci propri. Sul difendere i propri lerci interessi tutti i partiti dimenticano le divergenze (teoriche) e fanno quadrato. Bertinotti da questo punto di vista sta solo recitando la sua particina, niente di più e forse molto di meno. Il problema é quale politico salvare. Intanto il paese é sull’orlo del baratro.

  2. Caro Daniele,
    come mi é già  accaduto in passato di farti i complimenti per il tuo blog e il tuo lavoro di fare INFORMAZIONE LIBERA, ti chiedo di NON censurare i miei post(vedi commenti al post sulle dichiarazioni di Di Pietro). In passato mi hai chiesto di poter pubblicare un mio commento che avevo lasciato in occasione dei funerali di Biagi .. oggi non trovo più altri commenti che avevo lasciato. Comprendo la TUA vicinanza(che é anche la MIA)verso Di Pietro e le sue IDEE e PROPOSTE, ma da GIORNALISTA cerca di RESTARE ai FATTI e NON soltanto guardare la PROPAGANDA che ANCHE Di Pietro e il SUO PARTITO(ti ricordo che Italia dei Valori é un PARTITO di SUA PROPRIETA’ i cui dirigenti nazionali e regionali sono RICICLATI e COPTATI/TROMBATI di altri PARTITI e FORZE POLITICHE). NON ripetiamo l’ERRORE che nel voler per “forza” trovare un CATTIVO da SCONFIGGERE si autorizzino i “BUONI” ad ogni PORCHERIA e NEFANDEZZA. Ne và  della POCA LIBERTA’ che ci é RIMASTA(inclusa la TUA di GIORNALISTA).

    http://pornopolitica.wordpress.com/2007/12/04/quelli-che-lincompatibilita/#comments

    Con rinnovate STIMA e RISPETTO per la TUA PROFESSIONALITA’ e LIBERTA’ di ESPRESSIONE. Marco B.

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