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Tanto per non perdere il filo il Corriere della sera di oggi scrive in prima pagina: “Inchiesta disciplinare sulla Forleo” con occhiello al seguito che recita: “Al magistrato viene contestata, tra le altre cose, l’ordinanza sui politici del caso Unipol.
Assodato che oltre la metà  degli italiani non sa chi sia la Forleo e che di questi, un’ulteriore metà  non segue le sue vicende perché sfiduciati, distratti e soprattutto confusi, il titolo é ghiotta occasione per i tg per far figurare la Forleo come un magistrato che incorre nei guai perché s’é permessa di mettere in cattiva luce D’Alema.
Ordiniamo le idee: Clementina Forleo é il gip del tribunale di Milano che ha chiesto alla Camera di poter usare le dichiarazioni telefoniche di alcuni parlamentari, tra cui Massimo D’Alema, secondo il gip “consapevole complice di un disegno criminoso di ampia portata” nell’ambito dell’illegale scalata ad Unipol”.
Tradotto: il magistrato ritiene di possedere elementi tali da poter dimostrare l’illegale condotta di D’Alema e di volerlo trascinare in tribunale in nome della Legge italiana per valutare le sue posizioni ed eventualmente perseguirlo, come cittadino italiano e, motivo in più, come politico organo di governo.
In realtà  l’azione disciplinare cui si riferisce l’altisonante titolo del Corrierone riguarda principalmente 2 vicende diverse da quelle di D’Alema:
la prima si riferisce alle offese che la Forleo avrebbe rivolto ai carabinieri di Brindisi per non aver indagato a sufficienza sulle minacce telefoniche che i soui genitori ricevettero prima di morire in un incidente stradale.
La seconda riguarda un alterco che ebbe tempo fa’ per strada con un due poliziotti che arrestarono uno straniero con metodi, a suo dire, troppo violenti.
Tutto qua!
Quanto a D’Alema é stato quest’utlimo ad armarsi di avvocati per aggrapparsi ai vetri pur di non farsi indagare; si é detto offeso dalle frasi usate dal giudice per chiedere di indagare a suo carico e per questo motivo “le asserzioni assolutamente stupefacenti ed illegittime, sospinte da pregiudizievole animosità  (rancore) estranea alla cultura e alla funzione propria di un giudice che si esprime con tanta acrimonia (malignità ), il gip si é arrogato di un compito che non appartiene alle sue funzioni”.
Questa la sintetica e poetica motivazione di D’Alema che non sfiora nemmeno lontanamente il merito delle sue responsabilità , ossia nessun dubbio sulle sue frasi dette al telefono con Giovanni Consorte perseguibili secondo la legge!
La verità  é che Massimo D’Alema prescritto per tangenti di almeno 20 milioni di lire in Puglia, vuole guadagnare tempo e per farlo ci prova in tutti i modi, anche perché poi ci sono i giornalisti della sua quota che fanno confusione coi titoli sui quotidiani.
Ecco che allora, visto che si trova tempo da perdere, al pg della cassazione non rimane che valutare se frasi usate dalla Forleo per chiedere di procedere contro D’Alema siano state effettivamente astiose e maligne tanto da vanificarne il senso, oltre che l’obiettivo!
Mentre sarebbe opportuno chiedersi dove sia la correttezza e la trasparenza di D’Alema, il Corrierone ha centrato l’obiettivo di fare confusione: aprire con un titolone in prima pagina di un argomento di poca rilevanza che riguarda vicende private della Forleo.

3 pensiero su “Inchiesta sulla confusione”
  1. Scopro oggi il tuo blog. Complimenti, in questo scassato paese c’é grande bisogno di informazione qualificata e indipendente. Gli organi di stampa ufficiali (televisioni e giornali), fanno schifo. Come giustamente hai fatto notare, anche in questo caso l’informazione é stata manipolata. O forse sarebbe più corretto dire che é stata fatta disinformazione. Tutti a spettegolare sulla vita della Forleo, nessuno che scriva due righe sui fatti su cui stava indagando. Questo governo – che io ho votato – tra tranquillamente traghettando il paese alla piena decadenza. Non che l’opposizione (o presunta tale) sia meglio. Complimenti ancora per il blog. Stammi bene.

  2. Per me che sono all’estero, il tuo blog e’ uno dei primi luoghi dove posso trovare informazione aldila delle stronzate dei titloi dei quotidiani.

    Complimenti per il blog.

    Saluti,
    Stefano

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