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L’orrendo delitto ai danni di Giovanna Reggiani é solo l’ennesimo boccone prelibato che i politici strumentalizzano per i propri regolamenti di conti.
Fini contro Amato piuttosto che Cicchitto contro Prodi sono soltanto patetici artefici di un pedante show di ragli e ritornelli recitato e replicanto ogni volta che le leggine capestro sull’immigrazione dei vari Bossi-fini-turco-napolitano, monche di pene ferree presentano il conto.
I criminali a zonzo per l’Italia sono matematicamente liberi di sfogare i loro bestiali istinti perché i deputati sono anni luce di distanza dall’emergenza che gli italiani avvertono fin dentro casa.
Il governo doveva occuparsi di emergenza immigrazione già  dai tempi dei primi sbarchi degli “irriducibili” albanesi nel ’91, agli albori di quella che in un decennio si é materializzata come globalizzazione, ma i vari berlusprodi non hanno mai preso sul serio il problema un po’ per curare i propri affari, un po’ per via del veto del partito Vaticano, fiero predicatore moralista protetto dalle “froce” (guardie svizzere) puntualmente ripagato con tanto di interessi di mora dalla ciurma di Romano Prodi col varo dell’indulto.
Un criminale, soltanto in Italia può permettersi di violentare e torturare il primo essere umano che gli capita a tiro, assassinare ubriaco al volante, generare risse, rapinare, farsi beffe di chiunque e occupare le case di altri.
Ora più di prima visto che in questo momento cruciale nel quale il governo avrebbe dovuto investire in sicurezza, ha mandato in prepensionamento migliaia di poliziotti di esperienza rimpiazzati da neopoliziotti da formare come si evince dalla lettera pubblicata sul blog di Beppe Grillo!
Ma intanto i nostri deputati a 15mila euro al mese dribblano il nocciolo della sicurezza con le loro recite: Prodi con un epocale “che non accada più!” ha timbrato il suo turno sul palcoscenico dell’autoreferenza seguito a ruota dagli onorevoli colleghi prodighi delle solite dichiarazioni insulse senza rimboccarsi le maniche per risolvere il problema dei balordi alla radice.
Del resto si sa che l’Italia é fatta di amici, di voti di scambio e di promesse, quindi non dimentichiamo che esattamente come la mafia il randagismo di clandestini che mina la sicurezza di tutti, produce inestimabili guadagni alle aziende che producono allarmi e sistemi di controllo con gli indotti che ne derivano.
La recita degli onorevoli verso il delitto di Giovanna Reggiani é d’obbligo perché quella povera donna é morta a due passi dai palazzi della casta e dalle redazioni dei grandi media di distrazione di massa.
Il clamore non é stato dello stesso tenore per le recenti violenze ai danni di una tabaccaia brianzola durante una rapina da parte di tre romeni, per i due coniugi massacrati da 3 indultati slavi vicino a Treviso o per la 40enne violentata da un romeno in pieno giorno sul sagrato di una chiesa.
In questo quadro mentre i cittadini si attivano da soli con i fucili sotto il letto e la pistola nel cassetto per farsi giustizia da soli, i deputati a 15mila euro al mese occupano il loro tempo per arginare il fenomeno dei pericolosissimi lavavetri!
Il burattino di turno agli interni di nome Giuliano Amato (amico di Craxi che si doveva essere dimesso già  da diversi anni) uno dei tanti del teatrino di questo reaty show palazzinaro autoreferenziato, si occupa invece di far multare gli automobilisti che si fermano ai cigli delle strade perché secondo la sua mente perversa bisogna scoraggiare la presenza delle prostitute sulle strade delle nostre città .
Mi chiedo chissà  perché i loro aguzzini continuano a fare affari d’oro alla faccia di Amato e della legalità .
Il mio sincero e umile cordoglio ai familiari di Giovanna Reggiani vittima della casta.

3 pensiero su “Reaty show”
  1. Caro Daniele, ti seguo sempre con molto affetto,continua così ,sarò sempre una tua sostenierice,perché in questo vuoto di valori, colmati
    solo da indifferenza,il tuo impegno nell’informare é molto ammirevole.

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