Quando una forma di vita muore normalmente attraversa alcuni stadi: si demineralizza, si decompone, va in putrefazione e poi marcisce.
Per metafora, In Italia potremmo ritenere di essere a questo stadio, immersi in un sistema che dopo essere morto, decomposto e putrefatto, é marcito grazie ad una serie di elementi purulenti e rancidi che insieme hanno formato ed esteso il cancro che ha ucciso la nostra democrazia e la nostra libertà di cittadini sovrani, ormai assuefatti alle esalazioni dei partiti, dei loro rappresentanti e del sistema che li circonda.
Non c’é cura etica che possa funzionare! Ricordarla per cercare di applicarla é un palliativo che agisce meno di una tachipirina per bambini.
Se per metafora usassimo una lente ed esaminassimo qualche singolo elemento rancido muoversi a zonzo in questo quadro clinico, ci accorgeremmo che il suo spargere male é coerente e condiviso con ciò che lo circonda, codificato e funzionale al sistema marcio, ma anche non l’unico responsabile.
Ne deduco, nella fattispecie, che un sistema marcio, rispetto ad un sistema sano, é un sistema al rovescio.
Se per vivacchiare in un sistema marcio si deve agire al rovescio, bisogna parlare al rovescio. Ecco che allora é normale se Clemente Mastella, erudito del rovescio, bolla Antonio Di Pietro un analfabeta del diritto.
Questo elemento guasto del nostro governo (dall’alto del suo 1,4% di elettori sulla sua lunghezza d’onda) sà di poter dire così perché tutt’attorno ci sono altri elementi rovesciati come lui, i giornalisti, che anziché fargli domande si limitano ad amplificare senza spirito critico ciò che il loro simile dice.
Certo, non é solo colpa sua se qualcun’altro gli ha assegnato il posto di Ministro della giustizia di questo sistema marcio. Gliel’ha assegnato il suo simile Romano Prodi che per vivacchiare a sua volta ha dovuto accontentare tutti come aveva già fatto e rifarà Silvio Berlusconi.
Se Prodi avesse messo alla giustizia Di Pietro avrebbe innescato una cura seria che avrebbe cominciato a riportare il rovescio al diritto. Romano doveva continuare a scherzare, non poteva fare sul serio altrimenti avrebbe rischiato di fare la fine di Aldo Moro!
E allora tutto quadra! In un sistema al rovescio un magistrato che tenta di riportare il diritto viene aggredito e rimosso dagli anticorpi rovesciati perché una delle teste del male (Mastella) vista la malparata, ne aveva già chiesto il trasferimento.
L’elemento maligno adotta il codice codificato dal sistema senza suscitare alcunché, tantomeno nell’opposizione di governo (a parte Di Pietro che rappresenta un 4% di chi crede ancora in una politica etica), dribbla egli stesso il male di cui si alimenta, dice che il pm voleva fare la star, che l’inchiesta deve continuare e che lui non può essere il male dell’Italia senza dimettersi a costo di mandare all’aria il governo marcio.
Mica é scemo da dimettersi, sà che l’immunità di cui gode gli permette di continuare ad indultare e delinquere con modi gentili.
Quindi nessuno stupore se ci ritroviamo una procura che rimuove un magistrato che indaga, un ex pm alle infrastrutture anziché alla giustizia bollato analfabeta del diritto dal collega mafioso, un capo dell’opposizione che solidarizza con un altro mafioso e una selva di tg che parlano di gossip e maltempo.
In un sistema rovesciato é lecito aspettarsi questo ed altro.
Almeno fin che le sue putride esalazioni continueranno a tenere nel sonno il popolo della “Vita in direttaâ€.
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