«Tra Berlusconi e Di Maio non scelgo né l’uno né l’altro. Se uno lo fa ha problemi di vanità. Eugenio Scalfari è molto anziano non più in condizione di rispondere. Lasciamo perdere. Io sono stato fondatore di Repubblica, con Scalfari: nel ’75 cercava soldi per fare un giornale, glieli detti io. Mi piaceva il progetto, ma avevo totale sfiducia editorialmente. Scalfari dovrebbe ricordarsi quando, negli anni ’80, lui e Caracciolo erano tecnicamente falliti: misi 5 miliardi di lire contribuendo a salvarli; e ho dato un pacco di soldi pazzesco a Eugenio quando volle lasciare le quote: può solo stare zitto tutta la vita. Poi parli di Draghi, del Papa, di quelle cose di cui si diletta. Con me è stato assolutamente ingrato». Carlo De Benedetti a Otto e Mezzo di Lilly Gruber.