In questo caos di un’economia in profonda recessione, i giornali italiani fanno propaganda al regime sparando in prima pagina gli annunci di una classe politica criminale degna dei peggiori regimi sanguinari. Visto che i giornali dovrebbero dare le notizie, purtroppo, nelle ultime settimane, assistiamo all’agonia di questo Paese con prime pagine che servono solo a dare spunto di distrazione ai dibattiti televisivi per parlar d’altro. Per anestetizzare gli impulsi della rivolta i media tradizionali cercano di offuscare, al fine di discolpare i partiti responsabili di questa tragica fine sotto il macigno irrecuperabile del debito pubblico. Qualche esempio: “Monti: l’Italia ce la fa da sola“. “Monti: salvare l’euro a ogni costo“. “Monti: tratterò a oltranza“. “Monti: ora l’Italia è più sicura“. “Supermario ha vinto“. “Perché l’Italia deve farcela” (Napolitano). “Monti: basta danni all’Italia” per giungere all’odierna notiziona “Monti: no alla concertazione“.

Capirete che queste non sono notizie. Sono solo annunci farlocchi che giungono da un curatore fallimentare nominato capo del governo da un testa di legno che al Quirinale fa il presidente di un (fu) grande Paese, in procinto di cedere sovranità alla Germania. L’odierno “Concertazione” viene da concertare, che significa trattare. Dunque Monti avrebbe potuto dire “No alla trattativa” ma non lo ha fatto perché dire trattativa in questi tempi di indagini sui patti stato-mafia dei primi anni ’90, suona male. E siccome in questo sporco regime che è l’Italia ogni parola viene soppesata (qualcuno ha capito cosa vuol dire “ticket” Berlusconi-Alfano?) conviene tirare a campare nel mare magnum di deserto sociale che può sfociare in rivolte improvvise da un giorno all’altro. Vuoi per gli esodati, vuoi per i creditori nei confronti dello Stato, vuoi per i giovani disoccupati (ancora troppi quelli un po’ rincoglioniti dai gossip), si vive alla giornata nell’attesa che qualche focolaio di rivolta possa riempire le prime pagine dei soliti giornali in crisi di vendite.

Ogni giorno è uno smarrimento. Ogni giorno è da inventare. Da riempire per non pensare a quello che verrà in futuro. Siamo una massa di schiavi in cerca ognuno del proprio rifugio e della propria sopravvivenza. I tagli ai posti letto negli ospedali sono un buon modo per sfoltire prima del tempo una moltitudine di poveracci che non potranno permettersi le cure, e dunque moriranno prima. Ecco, la sanità per ricchi è forse l’unica vera forma di americanizzazione ereditata da questo Paese. I giornali pieni di annunci sul nulla potrebbero essere l’ultima vera morfina per chi, disperato, non ha altro modo per distrarsi dall’osservare la picchiata. Si salvi chi può.

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